Catanzaro-Messina, non può piovere per sempre

Pubblicato il 25 Settembre 2016 in Primo Piano

Arturo Di Napoli amava ripetere che il campo sarebbe stato “giudice supremo”. Le nostre o le sue chiacchiere le avrebbe portate vie il terreno da gioco, un mantra che l’ex allenatore del Messina continuava a proporre ad ogni conferenza quasi a voler spostare l’intera attenzione sul campo, o meglio a voler affidare il proprio destino al dio Eupalla. Un salto nel passato prossimo il nostro, solo per chiarire che tutto quello che volteggia sopra il Messina nelle ultime settimane può avere un grande palcoscenico nel quale smentire, o purtroppo confermare. Le uscite proposte dai giallorossi non possono soddisfare neanche una platea conscia di puntare alla salvezza, se poi le premesse del sorridentissimo Stracuzzi si basano su ambizioni altissime, allora la delusione dovrebbe stamparsi sul volto di qualsiasi tifoso, critico, tecnico e dirigente. Una reazione, un gol dalla distanza, un derby pessimo e mancanza di personalità: questi sono gli ingredienti base del Messina servito nelle prime cinque settimane di campionato. Una vittoria e un pareggio casalinghi, alternati da due sconfitte esterne ed una al San Filippo sono il ruolino di una formazione in totale crisi di risultati. A non smentire questa tesi è lo stesso Marra, la sua conferenza pre gara è una dichiarazione di pura sincerità. “Sono pronto ad accettare una cattiva prestazione in cambio dei punti”, frase che oltre a non fare una grinza scopre tutti i nervi di un tecnico avvilito dagli errori dei suoi ragazzi. Contro Juve Stabia e Foggia l’allenatore giallorosso prepara attentamente le sfide dal punto di vista tattico, frustrato poi dalla mancanza di personalità vista in Campania e dalla marea di errori contro la capolista. A Catanzaro si gioca una partita tra squadre dal morale sotto i tacchi e la confusione nella testa. Se per il Messina il problema più importante è quello dell’infermeria, in Calabria la gestione degli ultimi mesi è stata alquanto eccentrica. L’esonero di Erra è il peccato originale, il resto è una squadra che delle idee di Somma non ha raccolto neanche le briciole, rimanendo invischiata nella terra di mezzo tra il vecchio e il nuovo. Prestazioni sottotono, calciatori che non convincono e che pagano un’estate di grandi speranze. A differenza di Messina, in Calabria la delusione è giustificata dato un mercato da asso pigliatutto del ds Preiti. Tanti nomi che ad oggi non fanno sostanza, mentre a Messina le parole hanno sempre superato i fatti. La realtà del “giudice supremo” dice che i punti in classifica sono pochissimi, soprattutto per ambizioni chiacchierate e calciomercato. Il campo potrebbe dire tutta la verità o non dire nulla, avvilito anch’esso dal terrore di proseguire nella scia negativa. Che partita sarà lo sapremo solo dopo, il calcio rimane una scienza inesatta.

FUORI UN ALTRO – Un problema muscolare tiene lontano dal campo, probabilmente, anche Ionut. Il rumeno con un solo allenamento nelle gambe dovrebbe lasciare il posto al giovane Bruno. Con lui in campo Mileto sarebbe nuovamente dirottato a destra, a completare il reparto Maccarrone e Akrapovic. Fuori ancora Musacci e De Vito per squalifica, mentre per Rea e Palumbo è inutile fare previsioni. A centrocampo, quindi, si dovrebbe andare verso la conferma del trio visto col Foggia anche se per Lazar cominciano a pesare gli impegni. Difficile, però, rinunciare al rumeno sopratutto se il sostituto è il Capua visto fin qui. Bramati in regia ha la leggerissima concorrenza di Ricozzi, il suo vero nemico sarà la condizione fisica. Foresta non si discute, come lui Mancini ed i due attaccanti Milinkovic e Pozzebon. Il numero 9 avrà ancora la fascia da capitano al braccio, con essa avrà anche il peso di dover essere l’uomo giusto al momento giusto; sulle sue spalle la responsabilità di rialzare la quota punti del Messina. A vincere dovrà essere la serenità, perché questo gruppo soffre certamente di una qualità media troppo bassa ma sopratutto di una gioventù che diventa limite in alcuni campi. Reggio Calabria e Castellammare sono stati banchi di prova da classe superiore, Catanzaro è nello stesso corso di studi. Il girone di settimane di relax in riva al mare non ne concede, maturare oggi servirà a non affondare domani.

CRISI – La parola che rappresenta in maniera cristallina la situazione del Catanzaro non può che essere questa. Una sola vittoria (3-0 sulla Fidelis Andria) per sorridere per appena novanta minuti, il contorno sono quattro sconfitte pesanti e orribili per passivo e prestazioni. Lecce e Paganese, le ultime due, sono state manifesto della pochezza tecnica e tattica della squadra di Somma. In Puglia come al Ceravolo il Catanzaro, semplicemente, non è sceso in campo: se un Lecce, tra i singoli in serata di grazia e superiorità generale, poteva essere digerito, contro la Paganese i calabresi sono stati spezzati dopo meno di un tempo di gioco. Il 3-4-1-2 proposto fin qui è stato disastroso (Catanzaro, nel regno della confusione), applicato in maniera errata con una scarsa attenzione difensiva da far venire i brividi. In avanti Tavares e Cunzi non decollano, Giovinco invece delude senza giustificazioni. Contro il Messina uno dei tre dovrebbe finire fuori per lasciare spazio ad un centrocampista in più. Con Roselli ed il belga Van Ransbeeck in mediana dovrebbe essere spostato al fianco di Giovinco l’ex Baccolo. Unica punta sarà proprio Tavares, l’altro ex. Somma cerca una maggiore densità in mezzo, sopratutto vuol mettere in grande difficoltà l’impostazione del play basso del Messina e mettere due archi al servizio della freccia Tavares. I veri problemi sono in difesa: rientra Prestia, non una garanzia fin qui. Con lui Di Bari e Patti, mentre Pasqualoni è in ballottaggio per un posto sugli esterni dove partono favoriti Esposito e Sabato. Come per il Messina, la tattica e le scelte serviranno a nulla se non verrà riattiva la testa. Quello visto fin qui non può essere il Catanzaro pensato in estate: impossibile crederlo scadente, giusto giudicarlo come tale.

schermata-2016-09-25-alle-01-03-25

Commenta

navigationTop
>

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi