Dattilo-Fc Messina, progresso necessario

Pubblicato il 3 Ottobre 2020 in Primo Piano

Una brutta prestazione, una vittoria. Alla fine il bilancio del campo, per il Football Club Messina contro il San Luca, è stato più generoso di quanto mostrato. Non una casualità, visto che tra le armi – sempre presenti sotto la guida Gabriele – di questo gruppo c’è sempre stata una grande forza di volontà.

METTERE ORDINE – A convincere molto poco nella gara d’esordio contro la formazione di Ciccio Cozza è stato – prima della prestazione stessa – l’undici iniziale scelto da Gabriele. Il mercato del Fc Messina non è stato di quelli che hanno stravolto: la strada scelta da Ferrante e Rizzieri è stata quella della continuità, quando si è intervenuti si è cercato di alzare il livello. Giuseppe Palma rappresenta – senza possibilità di smentita – il colpo migliore: centrocampista dalle qualità multiple, tra tecnica e visione di gioco senza dimenticare un ottimo tasso di agonismo. La sua panchina ha perplesso, così come non ha stupito il suo impatto, alla fine decisivo. Cervellotiche – fin troppo – le scelte di Gabriele, forse condizionato da incastri under non sempre semplicissimi. La slot del 2002, infatti, è quella che lascia maggiori dubbi: Gille ha ben impressionato, mentre Aita è arrivato con buone referenze. Ruoli diversi, cosa che non fa altro che complicare – a cascata – la stesura dei restanti dieci. C’è da mettere ordine, iniziando da una base su cui applicare – a rotazione – under e alternative. Tornerà Giuffrida, mentre per Carbonaro ci sarà un’altra settimana di riposo forzato. Poi, gruppo totalmente a disposizione e necessità per Gabriele di ripartire dalle certezze. Un po’ come fatto lo scorso anno. In attesa che il mercato si concluda: forse rinforzando, o forse mescolando ancora più le carte.

QUALITÀ – Il pragmatismo è, certamente, una delle maggiori doti del tecnico del Football Club. Dal suo arrivo in poi, infatti, l’allenatore calabrese ha palesato una tendenza particolare verso il concreto. Condivisibile, soprattutto quando ti chiedono di stare in alto, ma non sempre semplice far sposare il tutto con la qualità di gioco. Non una questione filosofica, perché non siamo alla ricerca del bello a tutti i costi. Più che altro, invece, la curiosità di comprendere come un gruppo composto da tanti giocatori di alta tecnica possano regalarla al servizio della squadra senza, però, snaturare il volere meno svolazzante del tecnico. Una ricerca di equilibri necessaria, che potrà aiutare nelle tante partite in cui il Fc Messina sarà chiamato a metterci pazienza e qualità. Contro il San Luca a sorprendere – almeno inizialmente – è stata la grande intensità dei calabresi, poi il gioco ha iniziato a ristagnare e convincere poco. Affidato al tecnico, quindi, il compito di esaltare maggiormente le possibilità tecniche – oltre che tattiche – di una squadra che, troppo spesso, ama delegare a un Coria, comunque, già in buona forma. Il Dattilo non sarà avversario che lascerà praterie e campo da attaccare: probabile, invece, che l’atteggiamento dei trapanesi ricalchi l’approccio fatto vedere proprio dal San Luca. Per il Football Club, allora, la buona occasione per mostrare di aver appreso la lezione.

IL DATTILO – Matricola? Sì, ma no. Perché la squadra di Chianetta con la Serie D sembra aver buona confidenza. Lo dice una rosa fatta di tanti, tantissimi, profili già visti dalle parti, proprio, del Girone I. L’esordio di Castrovillari, poi, ha mostrato un gruppo capace di mettere in difficoltà l’avversario, senza nessuna voglia di inserirsi immediatamente nella lista di quelle che dovranno soffrire. Per Chianetta un 4-3-3 molto elastico e basato un centrocampo che sa esprimere qualità e quantità, soprattutto grazie a profili come Sekkoum, calciatore già ammirato con la maglia del Marsala. L’esordio al Provinciale, poi, rappresenta qualcosa di significativo in un momento delicatissimo del calcio trapanese con il Trapani, appunto, impelagato in grossissimi problemi societari tanto da rischiare di non prendere parte alla stagione.

FORMAZIONE – Una rosa tanto ampia da favorire l’errore. Il nostro – chiaramente – nel provare a inquadrare le scelte: torna Giuffrida dopo il turno di squalifica, e per il capitano giallorosso sembra scontata una maglia da titolare. Al suo fianco Palma è favorito su Alessandro Marchetti e Garetto. I dubbi, però, sono in ogni reparto: in difesa non ha convinto Barnofsky con Fissore che potrebbe tornare nell’undici iniziale, mentre a sinistra dipenderà tutto dalle scelte sul 2002, come dicevamo in precedenza. Se gioca Ricossa in difesa, infatti, spazio a Gille davanti a lui; se dovesse essere confermato Aita, allora Garetto potrebbe tornare di moda anche se non è da escludere una chance per lo stesso Ricossa sulla linea mediana. In avanti gli ultimi nodi: Balistreri non ha convinto, ma come lui anche Dambros. In attesa di Carbonaro, però, toccherà a uno dei due con Ebui che resta in attesa di un’occasione dal primo minuto. Seconda neopromossa di fila sul cammino del Football Club Messina, ma questo campionato ha chiarito – già dall’esordio – che nulla è facile, soprattutto quando punti in alto.

DATTILO (4-3-3) Giappone; Benivegna, Nigro, Baiata, Rallo; Belingheri, Sekkoum, Lupo; Terranova, Testa, Manfré. All. Chianetta.

FC MESSINA (4-4-1-1) Marone; Casella, Marchetti, Fissore, Ricossa; Bevis, Giuffrida, Palma, Gille; Coria; Dambros. All. Gabriele.

*foto tratta dalla pagina Facebook ufficiale del Football Club Messina

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