Fc Messina-Rotonda, il fattore campo

Pubblicato il 9 Gennaio 2021 in Primo Piano

Crescere ancora. Soddisfatto a metà, nonostante la vittoria, Pino Rigoli del suo Football Club Messina: qualche gol in più per una sofferenza in meno, ma la squadra reduce dal successo di Biancavilla sembra aver mostrato il suo miglior volto stagionale.

IN PROVINCIA – Trasloco al Fresina di Sant’Agata per Giuffrida e compagni. La motivazione di un manto migliore trova la sua risoluzione sul sintetico della provincia, così Rigoli e i suoi sembrano indirizzati a battezzare come “nuova casa” la struttura tirrenica. Tra porte chiuse e dirette Facebook sembra cambiare poco, almeno dal punto di vista degli spettatori. Vedremo, allora, se l’obiettivo di migliorare la qualità del gioco troverà la sua evidenza. Spostamenti a parte, però, il Football Club vive il suo momento migliore arrivato grazie a una pesantissima vittoria sul difficile campo del Biancavilla. Un successo dallo scarto minimo, ma ancora una volta figlio di una grande solidità difensiva. Rigoli vuol ripartire dalle cose buone, correggendo le polveri bagnate che hanno limitato il passivo. Il ritorno di Carbonaro è stata buona medicina, così come la crescita di Agnelli e Coria. Sacrificato, per i giochi under, Giuseppe Palma che resta, comunque, uno dei fiori all’occhiello della rosa giallorossa. Una profondità, nel reparto centrale, che concede a Rigoli la possibilità di creare più di un volto alla sua squadra. La questione attacco ha attirato l’attenzione nell’ultimo periodo, mettendo troppo da parte la consistenza degli altri reparti. La questione, però, resta attuale e la sfida contro un roccioso Rotonda rischia di rimettere il discorso al centro del dibattito.

STRUTTURA – Ripartire da quanto fatto al Raiti è il primo obiettivo di Rigoli, per farlo serve la continuità nelle prestazioni ma anche la crescita fisica generale. Avversario non semplice quello guidato da Boncore, probabile una partita costruita di un susseguirsi di batti e ribatti. La struttura con Coria e Garetto bravi a interscambiarsi potrebbe trovare ancora spazio, un continuo di inserimenti per riempire l’area in maniera diversa rispetto al classico centravanti. Carbonaro cerca la rete, forse anche troppo disperatamente per restare lucido, ma il suo impatto sul gioco è stato evidente. La mano di Rigoli ora si fa sentire, sia per visione tattica che per cattiveria mentale. I punti prima di tutto restano il mantra, ma una parvenza di gioco preciso si vede più che intravede. Al Fresina, poi, finiscono gli alibi legati a terreno di gioco e simili, con la curiosità di vedere Coria e soci muovere il pallone con maggiore velocità rispetto ad altre uscite. Non solo il manto, però, perché al Fresina si giocherà su altre misure rispetto al San Filippo. Non un dettaglio, perché gli spazi diventeranno limitati viste anche le caratteristiche care alle squadre di Boncore. Gli ingredienti, allora, per una sfida interessante sembrano esserci tutti. Da una parte un Rotonda in crescita, dall’altra un Football Club Messina che prova a prolungare un momento impreziosito da una classifica – anche senza contare il recupero – di tutto rispetto per una squadra che ha, comunque, cambiato allenatore e sofferto di carenze in ruoli chiave.

IL ROTONDA – Ottimo pari sul campo dell’Acireale come biglietto da visita. Così i lucani guidati da Boncore si presentano al cospetto del Football Club, convinti di rappresentare uno degli ostacoli complicati di questo torneo. Sulla scia di quanto buono fatto a Troina, infatti, mister Boncore presenta una squadra corta, capace di serrarsi e ripartire con atroce cattiveria. Tanti i colpi arrivati a seguito del tecnico, che dalle esperienze di Troina e Licata (fugace) salva protagonisti che in Serie D possono fare la differenza. Difesa a 3, a volte anche a 5 per rischiare il meno possibile e colpire in meno di un secondo.

TITOLARI – Difficile pensare a molti cambiamenti rispetto alla vittoria di Biancavilla, unico dubbio in difesa dove Ricossa – uscito acciaccato – potrebbe lasciare spazio a Casella. Per il resto, poi, vince la continuità e le certezze regalate non solo contro gli etnei di Pidatella. Scalpita Palma, ma la presenza obbligata di Garetto chiude le porte nel ballottaggio con Alessandro Marchetti, utile per ruolo ed equilibri regalati. In avanti c’è Carbonaro, con lui Coria e Bevis. Match complicato, neanche sulla carta possibile dare un reale vantaggio viste le capacità di un tecnico esperto come Boncore.

FC MESSINA (4-3-3) Marone; Aita, Marchetti D., Da Silva, Casella; Agnelli, Marchetti A., Garetto; Coria, Carbonaro, Bevis. All. Rigoli.

ROTONDA (5-3-2) Polizzi; Fricano, Calaiò, De Santis, Toure, Valenti; Saverino, Tuninetti, Boscaglia; Goretta, Diop. All. Boncore.

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