Il Messina è in Serie C

Pubblicato il 3 Luglio 2021 in Primo Piano

Quattro anni dopo… il Messina torna in Serie C! Mantenuta la promessa del presidente Pietro Sciotto di riportare i giallorossi tra i professionisti. Una stagione di altissimo livello, un primo posto strameritato con il gran finale del tris servito sul campo del Sant’Agata.

DOPPIO COLPO – Non va nemmeno in panchina Carmine Cretella, il suo posto viene preso da Crisci che completa la mediana con Aliperta e Cristiani. Per il resto, mister Novelli, sceglie la sua formazione tipo con il rientro di Arcidiacono nel trio offensivo. Nel Sant’Agata mister Giampà non rinuncia al suo attacco pesante, dove Tripicchio e Cicirello lavorano a supporto di Alagna. Proprio il centravanti dei padroni di casa firma la prima occasione, il suo colpo di testa è impreciso. Fa peggio, però, Ciro Foggia in due occasioni: prima non sfrutta la bella torre di Lomasto – sparando su Bruno -, poi sbaglia il tempo su un cross di Bollino e finisce col farsi rimbalzare il pallone addosso, sfera sul fondo. Il gol è nell’aria e deve pensarci uno degli uomini più in forma del momento: bel recupero, con assist annesso, di Cristiani e pallone che arriva a Mauro Bollino che apre il piatto destro e incrocia in maniera vincente. Messina in vantaggio, gara in discesa e Serie C sempre più vicina. Il Sant’Agata non punge, ci prova qualche volta Gnicewicz ad affondare sulla destra con i giallorossi che sono attenti. Risultato – solo numericamente – in bilico e, allora, la squadra di Novelli apparecchia il raddoppio: corner dalla destra di Bollino, schema a cercare il calcio al volo di Sabatino dal limite, il sinistro del centrale palermitano trova potenza e precisione che valgono lo 0-2. Primo tempo che scorre via, Messina che si distrae e il Sant’Agata accorcia: cross dalla trequarti di Favo, colpo di testa Cicirello a servire Alagna, il numero 9 deve solo appoggiare in rete con un facile tocco aereo. Squadre al riposo con i giallorossi in vantaggio.

INIZIA LA FESTA – Le prime battute di inizio ripresa sono interrotte dalla girandola di cambi voluta da Giampà. Interruzioni che, forse, confondono anche i suoi ragazzi con Gallo e Bruno che combinano una clamorosa frittata: retropassaggio del difensore che coglie di sorpresa l’estremo difensore, pallone che finisce sul palo con Bruno ancora ipnotizzato e immobile sulla riga, Arcidiacono si fionda e insacca. Tris servito, partita in ghiaccio. Novelli tira fuori Lomasto e proprio capitan Arcidiacono, dando spazio a Boskovic e Vacca. I giallorossi, ora, devono solo gestire e portare a casa la vittoria che li riporterà il Messina tra i professionisti dopo 4 anni. Il Sant’Agata spinge con buona volontà, ma Caruso non deve mai intervenire. Passerella anche per Manfrellotti che prende il posto di Ciro Foggia: per il numero 9 si chiude una stagione da capocannoniere – pari a Terranova del Dattilo – con 20 reti siglate. Il finale non racconta più nulla, non potrebbe essere diversamente. Si attende solo il fischio che darà inizio alla meritatissima festa del Messina. Una cavalcata firmata Raffaele Novelli e Cocchino D’Eboli: i due valori aggiunti nella costruzione e gestione di una rosa che non ha mai tradito le attese, riuscendo a sopportare la pressione avversaria e non cedere mai, nonostante una stagione infinita. Il triplice fischio arriva: il Messina è in Serie C!

SANT’AGATA 1

MESSINA 3

MARCATORI Bollino (M) al 22′, Sabatino (M) al 38′, Alagna (S) al 44′ p.t.; Arcidiacono (M) al 5′ s.t.

SANT’AGATA (3-4-2-1) Bruno; Gallo, Mancuso, Brugaletta; Gnicewicz (dal 2′ s.t. Mbengue), Favo (dal 2′ s.t. Marcellino), Cardella, Franchina (dal 29′ s.t. Dama); Tripicchio (dal 30′ s.t. Manno), Cicirello (dal 4′ s.t. Caruso); Alagna. (D’Amico, Biondo, La Gamba, Miruku). All. Giampà.

MESSINA (4-3-3) Caruso; Cascione, Lomasto (dal 8′ s.t. Boskovic), Sabatino, Giofrè (dal 19′ s.t. Polichetti); Cristiani, Aliperta, Crisci (dal 37′ s.t. Mazzone); Bollino, Foggia (dal 25′ s.t. Manfrellotti), Arcidiacono (dal 10′ s.t. Vacca). (Lai, Cunzi, Izzo, Oggiano). All. Novelli.

ARBITRO Colaninno di Nola

NOTE Ammoniti Favo. Corner 4-6. Recupero 0′ e 4′.

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