Imbarazzante Messina: cinquina Turris, capolinea Capuano

Pubblicato il 12 Dicembre 2021 in Primo Piano

Un Messina inguardabile, senza idee, senza gioco e senza guida tecnica. Cinquina della Turris, trascinata da un Santaniello scatenato e facilitata dalla prestazione imbarazzante della squadra giallorossa. La storia tra il Messina e Capuano dovrebbe terminare qui.

CROLLATI AL PRIMO COLPO – Una sola sorpresa rispetto alle previsioni della vigilia nell’undici iniziale scelto da Capuano: fuori Baldé, dentro Russo che prende posto a sinistra nel 5-4-1 dove Fazzi torna titolare come terzino sulla stessa fascia. Trasloca a destra Simonetti, con Konate che viene nuovamente preferito a Damian per una mediana tutta contenimento. Nella Turris la novità è rappresentata da Lorenzini nel cuore della difesa, con Finardi che vince il ballottaggio con Pavone sulla corsia destra. Fase di studio che si allunga ben dopo il decimo minuto, scossa solo dal destro da fuori area di Fofana che finisce vicino al palo della porta difesa da Perina. Un Messina che prova a mostrare un buon pressing portato sin dal primo possesso dei campani. Turris che – come da copione – prova a pungere sfruttando le corsie esterne. Al quarto d’ora la svolta con annesse polemiche: verticalizzazione di Tascone verso Leonetti, l’esterno scappa sul filo dell’offside – forse tenuto in gioco da Celic -, entra in area e scarica per Franco che può calciare di prima intenzione, il suo tiro è masticato ma fortunato con la sfera che arriva a Santaniello per una deviazione fatale per Lewandowski. Proteste, però, perché la posizione del numero 9 corallino pare più avanzata rispetto all’ultimo difensore giallorosso. Protesta Carillo, con lui tutto il Messina, ma per la terna guidata da Moriconi il gol è regolare. Rete beffarda, ma nessuna reazione da parte dei ragazzi di Capuano che sembrano anestetizzati dallo svantaggio. Anzi, ancora la Turris pericolosa con Leonetti che semina il panico venendo fermato da Celic e Lewandowski. Quando la Turris prova ad affondare il colpo il Messina si scioglie: Santaniello avanza fino al limite, scarico su Leonetti che imbuca per l’accorrente Varutti, primo cross respinto, il secondo è perfetto per la testa di Santaniello che insacca da due passi. Giallorossi passivi, difensivamente molli e offensivamente inesistenti. Restano le proteste per la prima rete, ma servono solo per allungare la lista delle scusanti tipiche di questa gestione. La prestazione, infatti, è gravemente insufficiente. La reazione del Messina è tutta in un calcio di punizione dalla distanza – meno che velleitario – di Russo, col pallone che finisce largamente – e stancamente – sul fondo. Tutto qui il Messina, mentre la Turris passa alla modalità gestione provando a condurre il doppio vantaggio all’intervallo. Operazione riuscita, squadre al riposo.

CINQUINA SERVITA – Ripresa che inizia con un triplice cambio per Capuano: fuori Celic, Russo e Konate, dentro Damian, Rondinella e Baldé. Nessuna modifica tattica, però, col 5-4-1 che resta il sistema dei giallorossi. Non cambia l’inerzia, con la Turris che sfiora il tris immediato, ma Simonetti salva sulla linea dopo il tentativo di Varutti. Giallorossi sempre molli, Baldé prova a dare una scossa, ma è solo apparenza. La sostanza porta il nome di Santaniello: lancio lungo di Franco, il bomber di Caneo controlla e scambia con Varutti, poi tocco di esterno destro dal limite, fulminato Lewandowski e tripletta servita. La prestazione del Messina si avvicina alle peggiori stagionali, servono a pochissimo un paio di mischie confuse e qualche braccio alzato per protestare per presunti contatti. Vero, verissimo, che questa Turris pare troppo per il Messina, ma l’inconsistenza delle idee di Capuano trova la sua massima espressione al Liguori. Gara che scivola via, Turris leggermente meno attenta e Damian pizzica la traversa dopo una bella discesa. Briciole di vitalità. Quando si accende la Turris, però, i giallorossi tremano: come quando Franco ne salta due e scaglia un sinistro dalla distanza, pallone fuori di un soffio. Non sbagliano due volte i corallini, così il poker viene servito da capitan Giannone: azione travolgente di Loreto, scarico su Esempio – rimorchio di marca gasperiniana -, sinistro secco che Lewandowski può solo deviare, facile per Giannone appoggiare in rete. Pochi attimi e la storia si ripete: botta dal limite di Giannone, respinta di Lewandowski e Franco insacca comodamente. Cinquina. Imbarazzante il Messina del Liguori, in totale accordo con il non-calcio proposto dalla gestione Capuano che, ragionevolmente, dovrebbe terminare qui.

TURRIS 5

MESSINA 0

MARCATORI Santaniello al 15′, 29′ p.t. e al 12′ s.t., Giannone al 32′, Franco al 36′ s.t.

TURRIS (3-4-3) Perina; Manzi, Lorenzini, Esempio; Finardi, Tascone, Franco (dal 37′ s.t. Iglio), Varutti (dal 24′ s.t. Loreto); Giannone (dal 37′ s.t. Pavone), Santaniello (dal 43′ s.t. D’Oriano), Leonetti (dal 24′ s.t. Bordo). (Abagnale, Zanoni, Di Nunzio, Ghislandi, Palmucci, Longo, Sartore). All. Caneo

MESSINA (5-4-1) Lewandowski; Simonetti, Celic (dal 1′ s.t. Rondinella), Carillo, Mikulic (dal 33′ s.t. Fantoni), Fazzi; Catania (dal 14′ s.t. Distefano), Konate (dal 1′ s.t. Damian), Fofana, Russo (dal 1′ s.t. Baldé); Adorante. (Fusco, Damian, Busatto, Marginean, Nicosia). All. Capuano

ARBITRO Moriconi di Roma 2

NOTE Ammoniti Konate, Russo, Lewandowski, Manzi, Damian. Corner 2-6. Recupero 1′ e 2′.

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale

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