Nulla più. Il primo Messina di Sullo è pronto all’esordio, quello di una Coppa Italia sul campo della Juve Stabia che somiglia alla prima prova di insieme dei giallorossi.
ALL’OSSO – Forse, anche meno di una prova generale vista la rosa esigua con cui i giallorossi si presentano al Menti. Solo 16 calciatori, con Distefano che resta a casa limitando le scelte offensive del tecnico. Poco da dire o immaginare, sarà un Messina sperimentale e, probabilmente, lontano anche da quello che si vedrà a Pagani sabato prossimo. Dalla difesa all’attacco, con l’esclusione di un centrocampo ormai formato. Proprio in mediana, quindi, Sullo troverà le sue carte migliori. Impossibile, poi, anche una modifica tattica rispetto allo sbandierato 4-4-2 che diventa 4-2-3-1. Damian, Simonetti e Fofana, infatti, sono trio che potrà dare solidità e sgravare da troppi compiti difensivi gli esterni. Magari con l’ex Ternana a oscillare tra mediana e trequarti.
NULLA È SCONTATO – Ultime ore di vigilia di attesa. Non solo per un mercato sempre in fermento, con Argurio pronto a siglare i contratti di Milinkovic e Celic. La vera attesa, allora, è quella legata ai casi Covid nella Juve Stabia. Protocollo dei pro diverso dall’improvvisazione della LND. Si gioca con un minimo di 13 calciatori convocabili. Da Castellammare non arrivano numeri definitivi, e allora la gara resta con un asterisco virtuale. Al Messina, però, la sfida contro la squadra di Novellino serve più di un’altra settimana di lavoro. Testarsi sul campo, contro avversari di categoria e scoprire la reale condizione. Il risultato finisce in secondo piano, anche se dare per scontata la sconfitta dei giallorossi va contro tutte le leggi non scritte del calcio.
JUVE STABIA (4-2-3-1) Russo D.; Donati, Troest, Tonucci, Rizzo; Berardocco, Scaccabarozzi; Bentivegna, Schiavi, Guarracino; Gomez. All. Novellino.
MESSINA (4-3-3) Lewandowski; Morelli, Carillo, Fantoni, Sarzi; Damian, Simonetti, Fofana; Russo, Adorante, Baldé. All. Sullo.
