Messina, Auteri: «Dobbiamo vincere, conteranno anche i dettagli»

Pubblicato il 14 Ottobre 2022 in Sala Stampa

Conferenza stampa per mister Gaetano Auteri alla vigilia dello scontro diretto tra il suo Messina e la Gelbison.

RESET – «Non abbiamo fatto una buona partita a Cerignola, i motivi legati alla stanchezza incidono fino a un certo punto. Abbiamo cercato di resettare e lavorare sugli errori. Dobbiamo avere voglia di affrontare le difficoltà, per quanto mi riguarda sono sempre fiducioso. Vedere la squadra in settimana è un piacere, poi occorre trasferire tutto in partita. I problemi principali sono di ordini mentale, di approccio. Con un senso di appartenenza più alto si può fare meglio. Con la Gelbison dobbiamo vincere e lo sappiamo. Paradossalmente prendiamo gol quasi sempre a difesa schierata, dobbiamo leggere meglio le situazione e capire pure quando fermare l’azione avversaria. La prestazione non deve mai mancare, dobbiamo imparare a interpretare le tante partite all’interno della stessa partita. Siamo consapevoli che anche i nostri avversari cercheranno di fare gioco».

TESTA E TATTICA – «Questo è un gruppo che va guidato, pochi hanno la coscienza di capire cosa hanno sbagliato o la capacità di saper rispondere, anche a parole, su cosa va migliorato. È un gruppo che si sta formando, costruendo anche attraverso gli errori. Dovere mio far capire dove si sbaglia, anche analizzando le cose fatte bene. Lavoriamo insieme. La Gelbison è una squadra solida, mi aspetto una partita tipo quella con il Giugliano per valori tecnici e tattici. Si sono calati bene nella realtà del campionato, ma di acqua sotto i ponti ne deve passare ancora tanta. Anche attraverso i dettagli dobbiamo riuscire a vincere la partita. In una partita sono tanti gli aspetti che emergono, loro sono compatti, sanno fare densità nella propria metà campo e sanno ripartire velocemente. Dovremo essere pazienti, puliti e insistenti. Tatticamente? A volte le scelte sono anche obbligate da chi c’è a disposizione, quello che non deve mai mutare è l’atteggiamento e, soprattutto, l’identità. Camilleri, per esempio, ha avuti alcuni problemi e lui rappresenta uno dei giocatori importanti per guidare un gruppo così giovane. La ricerca dell’assetto migliore dipende, quindi, anche dall’avere o non avere i calciatori a disposizione. Siamo alla ricerca dell’assetto migliore. Hanno tutti qualità per fare bene».

IL CELESTE – «Da luglio a oggi è un altro mondo, però siamo ancora lontani. Questo è solo un inizio, qui si respira la storia del calcio e deve essere valorizzata diversamente. Che quello che stiamo facendo sia una partenza, un avvio. Il Celeste può diventare una risorsa per noi. Senza le strutture giuste non si progredisce, siamo un po’ indietro. Il Comune ha fatto un buonissimo lavoro viste le condizioni in estate».

Commenta

navigationTop
>

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi