Messina-Crotone, Modica: «Ci manca un rigore, non contiamo nulla»

Pubblicato il 6 Marzo 2024 in Sala Stampa

Sconfitta amara per il Messina contro il Crotone che passa dopo la mezz’ora della ripresa grazie a Gianmarco Comi. Analizzano la sfida i due tecnici: Giacomo Modica e Silvio Baldini.

TORTO ARBITRALE – «Ci è mancata solo la fase di finalizzazione, però la squadra mi è piaciuta tantissimo per intensità e qualità di gioco. Non abbiamo subito neanche il loro blasone, peccato per l’ingenuità sulla rete subita. Questo è il calcio. Non voglio fare polemica, ma chiedo agli altri di analizzare il fallo subito da Rosafio, se fosse rigore. Potevamo andare in vantaggio. Non ho più parole per cercare di far capire alla società che non possiamo stare sempre zitti. Sono preoccupato perché la mia squadra non ha preso un rigore in casa. Abbiamo le immagini e sfido chiunque a dire che non fosse fallo quello su Rosafio. Alla squadra faccio i complimenti perché ha dato vita a una partita importante. Complimenti a Baldini, al Crotone e penseremo al Benevento. La squadra non subirà il contraccolpo perché quando prendono i miei complimenti sanno che hanno fatto bene. Pensiamo già alla prossima, non era il punto che avrebbe fatto la differenza. La vera svolta poteva arrivare col rigore, perché saremmo potuti andare in vantaggio e chissà. Penseremo ancora partita dopo partita. L’obiettivo è ancora la salvezza. Certo, oggi non possiamo sognare. Ci sono 27 punti, ma prima dobbiamo arrivare a 42/43. I ragazzi devono stare sereni e archiviare il risultato. La prestazione resta. Emmausso? È recidivo. Non posso perdonarlo perché l’avevo avvisato. Non lo giustifico perché un giocatore forte deve avere auto-controllo. Doveva cambiare atteggiamento perché rischiava, non l’ha fatto e ha pagato e pagherà con la squalifica. Sul suo gol annullato non lo so, mi dicono che era fuorigioco e va bene così. Mi concentro sul rigore non dato a Rosafio e non lo accetto. Prendo atto, invece, che non contiamo nulla. Dobbiamo essere sempre il Messina, non solo quando ci conviene».

DS ROMA – «Prima cosa chiediamo scusa al Crotone e gli arbitri per le docce fredde, le abbiamo fatte anche noi. Siamo ospiti e non è una nostra colpa. Ma mi sento in dovere di chiedere scusa alla società ospite. Sulla prestazione posso dire poco, faccio i complimenti al mister e alla squadra. Sugli arbitri, però, devo fare una postilla: non si può non dare un rigore come quello non dato a Rosafio. Sposta la palla e gli prende entrambe le gambe. La partita avrebbe preso un’altra direzione, siamo stanchi come società. Sono 3 anni che riceviamo un rigore in casa. Non è possibile non darlo, sul fuorigioco non commento ma il fallo su Rosafio era netto. Vorremmo maggiore rispetto. Come società possiamo far presente ai vertici quello che non ci è stato dato, farci sentire è stato fatto ma non è servito a quanto pare. Poi, gli arbitri sono umani e sbagliano come tutti. Mi chiedo solo perché gli errori avvengano sistematicamente contro di noi. Il nostro obiettivo è salvarci, prima ci arriviamo poi giocheremo con un’altra serenità. Emmausso ha fatto una sciocchezza e si prenderà le proprie responsabilità. Ci mancherà per un paio di gare. Non è una cosa perdonabile, da lui ci si aspetta un altro equilibrio. È stato ingenuo, non gettiamo la croce addosso ma dovrà riconquistarsi fiducia e posto in squadra».

BALDINI – «Questa vittoria deve essere la scintilla per ripartire. Vincere serve per l’autostima e per lavorare con maggiore serenità. Un successo come il cacio sui maccheroni, arriva al momento giusto. Il Messina ha giocato bene, Modica è uno dei migliori allenatori e non specula mai. Noi siamo stati bravi a stare equilibrati e aspettare il momento giusto. Oggi eravamo in una situazione complicata, avevo pochi cambi a disposizione quindi abbiamo fatto di necessità virtù. Crialese è entrato bene, è un terzino ma è stato bravo nell’adattarsi nella zona avanzata. Non abbiamo rubato niente, non c’è stato solo l’episodio del gol. Nel calcio tutto cambia in un attimo, ci vuole spirito battagliero. Se sviluppi le idee da pensionato non vai da nessuna parte, ci vuole intensità. Come sta facendo proprio il Messina. Siamo stati bravi a restare dentro la partita. Il destino mi vuol bene, perché quando perdo sto male e oggi ci siamo ripresi quello che avevamo sprecato col Giugliano. Il lavoro comincia a dare i suoi frutti».

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