Messina-Ebolitana, illuminati di immenso

Pubblicato il 18 Novembre 2017 in Primo Piano

L’errore più grande sarebbe quello di snobbare i prossimi avversari. Il ritornello del calendario in discesa non deve incantare un gruppo non ancora guarito. Giacomo Modica conosce il calcio e il modo serafico con cui si pone alla stampa non deve ingannare, sono gli allenamenti intensi il luogo giusto dove tirare voce e carattere. Il suo Messina ha trovato identità tattica e la crescita generale rimane evidente, anche i risultati accompagnano il lavoro del tecnico mazarese. Gli schiaffoni firmati Vibonese sono serviti a far tirare fuori l’orgoglio ad una squadra apatica e troppo spesso perdente in partenza. Palazzolo, Igea e le recriminazioni di Ercolano dicono che il Messina deve proseguire sulla strada intrapresa, quella “buona strada” che il tecnico cita nella conferenza pre Ebolitana. “La classifica non inganni, non abbiamo nessun motivo per sottovalutare l’avversario”, basterebbe questa frase per riassumere il pensiero dell’allenatore giallorosso alla vigilia di una sfida che potrebbe sollevare una posizione in classifica ancora indecorosa. Ebolitana e Palmese colonne d’Ercole per un gruppo che dal primo dicembre potrebbe essere stravolto da un mercato che non ammetterà errori. Il ds Lamazza lavora sul reparto under e col tecnico compila la lista degli indesiderati: nessuna proscrizione, solo meritocrazia. Il Messina non fa per tutti, questo Messina può rinunciare a chiunque.

LUCE – Allacci abusivi, concessioni mancate e dirigenti silenziosi. La vigilia del match è accesa dalla strana richiesta di aiuto del ds Lamazza. Il Messina martedì lascerà il Celeste per la mancanza della rete elettrica, logica conclusione di una vicenda fatta di pochi passi avanti e troppe incomprensioni. Il club giallorosso non ha una concessione annuale, la stessa che costringerebbe il presidente Sciotto a sobbarcarsi il peso delle spese di gestione dell’immobile. Allo stesso tempo l’amministrazione ha concesso l’utilizzo dello stadio e per questo motivo il taglio della corrente senza preavviso è, quantomeno, un atto di superficialità. La soluzione rimane quella del dialogo: il Messina con i suoi dirigenti ritrovi favella e pazienza, l’amministrazione risolva una questione vecchia di anni e che ha visto passare quattro diverse proprietà (Lo Monaco, Stracuzzi, Proto, Sciotto) senza una reale soluzione. A pagare il conto più salato rimane mister Modica e il gruppo che perde un campo di allenamento e una casa diversa da quella domenicale, ennesima difficoltà di una stagione costellata di primizie gestionali e assurdità senza paragoni.

CONTINUITÀ – Chiusa l’imbarazzante parentesi (nessuna delle parti si senta esclusa), torniamo a parlare di campo e scelte. Mister Modica è conquistato dall’applicazione di Damiano Lia: “Si allena divertendosi, è la dimostrazione che il lavoro paga e se sei felice di quello che fai la fatica non pesa”. Jolly duttile l’ex Sicula Leonzio, la sua presenza in campo nel ruolo di terzino destro rappresenta un’arma tattica e offensiva a cui sembra difficile rinunciare. In difesa le scelte sono, praticamente, obbligate: squalificati Bruno e Bucca toccherà a Colombini cancellare l’onta delle prestazioni precedenti. Manetta e Polito completeranno il pacchetto arretrato insieme al portiere Meo. In mezzo al campo ancora out Migliorini, al suo posto Pezzella che ad Ercolano ha svolto i compiti richiesti dal tecnico in maniera soddisfacente. Ai suoi fianchi Maiorano e Lavrendi diventano indispensabili, in avanti nessuna modifica al trio formato da Rosafio, Mascari e capitan Cocuzza.

MESSINA (4-3-3) Meo; Lia, Manetta, Colombini, Polito; Maiorano, Pezzella, Lavrendi; Rosafio, Mascari, Cocuzza. All. Modica

EBOLITANA (4-3-3) Spicuzza; Ciotti, Landolfi, Nigro, Gambardella; Federico, Pecora, Serroukh; Mounard, Scalzone, De Rosa. All. Pepe

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