Messina, il tempo stringe e il campionato non aspetta

Pubblicato il 22 Novembre 2022 in Primo Piano

Il pari contro il Potenza lascia un amaro in bocca capace di far riemergere fragilità e fatica nella gestione del vantaggio. Messina condannato alla coda della classifica, con la consapevolezza che i tempi di reazione diventano sempre più corti e che non saranno più accettabili ulteriori passi falsi.

FUORI TEMPO – Amarezza. Parola che echeggia da settimane in casa giallorossa come un suono stridulo che non si vorrebbe più udire. Eppure, il Messina sembra bloccato in un tunnel da cui non riesce ad uscire: il pareggio col Potenza colloca i giallorossi all’ultima posizione in classifica. Verdetto inconfutabile di un campionato fin qui nettamente al di sotto della sufficienza. La colpa non va attribuita a qualcuno in particolare, quanto a un lavoro di squadra dissonante e – fin qui – mal riuscito. La mancanza di sintonia è percepibile nell’azione che porta al gol subito nell’ultima gara, in cui diversi giocatori – chi per poca cattiveria, chi per mancanza di attenzione – si rendono complici di un errore di valutazione che costa 2 punti. Dinamica simile a quella già vista alla terza giornata di campionato contro la Viterbese, con il Messina che si ritrova a gestire il vantaggio e subisce gol nel finale. Due svarioni simili a distanza di mesi in cui il Messina è cresciuto, ma continua a ripetere gli stessi errori. E i punti persi diventano 4. Tanti, quanti sono i punti che in questo momento separano il Messina dalla salvezza diretta. A dimostrazione di come i dettagli facciano la differenza, soprattutto negli scontri diretti in cui il Messina riesce sempre a fare la sua partita, ma fa fatica ad affondare il colpo. Almeno in casa, perché allontanandosi dal San Filippo la squadra sembra smarrire il mordente. E questo aspetto va risolto tempestivamente, perché i giallorossi non danno l’impressione di essere squadra che può costruire la sua salvezza sui soli risultati casalinghi. Diverse note stonate di una melodia disarmonica, che stenta a diventare orecchiabile. Attenzione, però, perché il tempo per rimediare non è così tanto e va sfruttato al meglio.

VIETATO SBAGLIARE – Nonostante l’ennesima occasione sprecata dalla squadra di Auteri va riconosciuta una buona organizzazione difensiva – fino al gol non aveva rischiato nulla – che può essere una solida base da cui ripartire. In primis perché il Messina è la peggior difesa del campionato, ma soprattutto perché l’attacco col passare delle giornate convince sempre meno. Inutile focalizzarsi ancora una volta sui soliti noti, perché il reparto giallorosso resta inconcludente e poco incisivo nel suo complesso. Le idee sembrano esserci, ma diventano irrilevanti se non sono accompagnate da scelte e movimenti adeguati. Per non parlare del cinismo: le occasioni sprecate da Balde e Fazzi – che a tu per tu con Gasparini calciano alto – sono difficili da accettare, soprattutto se si verificano in una gara in cui il margine d’errore è estremamente ridotto. Dunque, se in difesa ed a centrocampo Auteri sta ritrovando delle certezze, lo stesso non si può dire delle corsie esterne e dell’attacco. Zone del campo in cui occorre intervenire al più presto per correre ai ripari. In avanti si attende ancora la scelta sul tesseramento di Ngombo. Sulle fasce il Messina ha la coperta corta e Fazzi e Fiorani sono giocatori che non saltano l’uomo e che non reggono i ritmi richiesti agli esterni a tutta fascia. Versienti sembrava l’unico con determinate caratteristiche, ma non scende in campo dalla vittoria di un mese fa ai danni del Latina. A breve toccherà a Pitino sbrogliare la matassa che lui stesso ha creato. Nel frattempo il Messina è atteso da un finale di 2022 più che mai decisivo per le sorti dell’intera stagione. Gli appuntamenti interni con Turris, Picerno e Taranto rappresentano tre gare in cui è vietato sbagliare, con la speranza di aggiungerci almeno un punto tra Foggia, Juve Stabia e Crotone per sfatare il tabù relativo alle trasferte. Già nel prossimo impegno – contro una Turris in crisi – il Messina ha necessità impellente di fare risultato pieno.

*foto copertina: Acr Messina – sito ufficiale | ph. Francesco Saya

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