Messina-Latina, Auteri: «Basta alibi, serve maturità. Gioca Lewandowski»

Pubblicato il 21 Ottobre 2022 in Sala Stampa

Classica conferenza stampa della vigilia per mister Auteri. Il suo Messina è chiamato a una forte reazione dopo la brutta sconfitta di Andria, ma al San Filippo – sabato alle 14:30 – arriva il pericoloso Latina di Daniele Di Donato.

MATURITÀ – «Difficile anche fare domande da parte vostra, siamo costretti a ripeterci sempre le stesse cose rischiando di diventare poco credibili. Il motto di questa sfida deve essere “il cuore oltre l’ostacolo”, perché prima degli aspetti tecnici devono venire quelli mentali. Dobbiamo vincere i duelli, giocare un calcio di contrasto. Cose che dipendono dalla voglia di lottare. Importante, però, non perdere la voglia di essere squadra. Vogliamo venire fuori da questo momento, provo a trasmettere concetti positivi ai ragazzi tutti i giorni. L’essere uomini – come ho chiesto nel post Andria – significa saper affrontare i momenti difficili della vita e maturare velocemente. A volte, ho sentito una ricerca di scusanti esagerata. Se, invece, affronti i problemi cresci più velocemente. Gli alibi non mi piacciono e non fanno mai bene, se ci sarà contestazione dei tifosi significa che è giusto così. Sarà compito nostro farli ricredere. Io in discussione? In questo lavoro si è sempre in discussione, però occorre saper analizzare i momenti. Faccio un esempio: se avessimo vinto con la Viterbese e pareggiato con la Gelbison io direi le stesse cose che sto dicendo con soli 4 punti in classifica».

CAMBIO IN PORTA – «Spesso abbiamo cambiato modulo per adeguarci alle assenze, ma non credo sia un problema di difesa a tre o quattro, conta avere la giusta testa. Abbiamo cambiato spesso, anche a gara in corso, ma sempre imbattendoci negli stessi errori. Abbiamo fatto cazzate, ma il campionato è ancora lungo e dobbiamo restare compatti. Non siamo a tre giornate dalla fine. Col Latina cambieremo qualcosa e anche protagonisti: in porta gioca Lewandowski. Loro sono una squadra di qualità, capace anche di ottenere punti quando non meritava del tutto. Li rispettiamo ma non temiamo, dobbiamo giocare la nostra partita senza paure. Il mercato? Difficile trovare profili determinanti in questo momento. Anche in estate ho dato delle indicazioni, ma c’era un budget da rispettare e quando accetti le linee della società devi rispettarle. Dobbiamo fare di più noi che ci siamo qui adesso, non serve fare vittimismo. Il senso di appartenenza conta moltissimo: chi è nel calcio da tanto come me sa che Messina è Messina pure se non tutto è perfetto. Tanti sono giovani, forse non conoscono nemmeno la storia».

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