Messina, quando meno te lo aspetti: il Giugliano passa al 90′

Pubblicato il 18 Febbraio 2024 in Primo Piano

Il veleno nella coda. Una rete di Salvemini lancia il Giugliano e interrompe la scalata del Messina. Sconfitta che arriva quando il match sembrava destinato al pari, visto un andamento dai pochi spunti – coi giallorossi che recriminano per un rigore non dato – e accorto da ambo le parti.

BRACCIO E BOTTE – Un paio di occasioni sprecate per un pizzico di superficialità e un calcio di rigore abbastanza evidente – braccio di Cargnelutti – non dato. L’impatto sul match del Messina lasciava ben sperare, perché la squadra di Modica era partita con estrema convinzione e intensità. Giugliano pasticcione in fase di possesso e i palloni regalati ai giallorossi sono tanti. Il più ghiotto non viene calciato immediatamente da Emmausso che si fa chiudere da Russo in uscita, poi Plescia perde una frazione di secondo e rimedia solo un fallo. Primo regalo, non ultimo dato che De Rosa consegna nuovamente nei piedi di Plescia che, però, non ne approfitta. E siamo solo all’inizio, col Messina assolutamente più calato nella partita rispetto a un Giugliano distratto. Un po’ come D’Eusanio, che non vede il braccio largo di Cargnelutti che incoccia il cross di Zunno. Distanza ravvicinata, ma gli estremi per il rigore restano palesi. Chissà, forse la penombra in cui è permesso di giocare al Giugliano non ha aiutato il direttore di gara faentino. Padroni di casa che escono alla distanza, ma dalle parti di Fumagalli c’è tanta confusione e pochi rischi. Messina che prova a trovare le misure, esercizio non scontato dato che Modica le carte, alla fine, un po’ le ha mischiate: Scafetta “promosso” terzino destro, con Frisenna out e Firenze a far coppia con Franco in mezzo. Due mosse – legate tra esse per questioni di minutaggio – che equilibrano in maniera diversa la squadra. Tempo che scorre raccontando poco, se non botte su botte per Plescia. Partita che diventa dura e pure brutta, sicuramente tattica ma con contenuti tecnici poco brillanti. Troppi errori di misura nel momento che conta. E il primo tempo è tutto qui.

BEFFA FINALE – Il copione della ripresa non è altro che la brutta replica di quanto visto nella prima frazione. Con l’unica variante del finale avvelenato per il Messina. Match che non decolla mai, con la squadra di Modica che diventa anche meno pericolosa e che soffre un paio di spunti di Balde e Salvemini. Fumagalli deve disinnescare un paio di tentativi, anche se l’intervento più complicato arriva su un tiro-cross deviato di Romano che stava andando a finire sotto la traversa. La replica della squadra di Modica è tutta in un destro velenoso di Plescia dalla distanza, con Russo che reagisce e mette in corner. Bravo il centravanti, ma anche costretto a calciare dato che sulla verticalizzazione di Rosafio era stato l’unico ad alzare il suo raggio d’azione. Ecco, quello di Giugliano è un Messina meno spavaldo e più attento a non lasciare regali sul suo cammino. Ne soffre una manovra offensiva che diventa anche orfana degli spunti di Emmausso che resta, infatti, spento. Bertotto gioca la carta Gladestony, mentre Modica risponde con la tripla mossa under: Frisenna, Luciani e Cavallo per Rosafio, Firenze e Plescia. Solo l’ultimo di questa lista strappa la sufficienza, segno che non è stata la costruzione la parte migliore del Messina odierno. Il Giugliano non fa meglio, anzi la squadra di Bertotto diventa noiosa nella ripetitività con cui cerca il solo Romano. L’ex Taranto non si accende come vorrebbe, così il Messina contiene senza sudare. Finale lentissimo e in cui non succede davvero nulla. Un pareggio che, pian piano, sembra diventare bottino interessante per entrambe. E l’ingresso di Civilleri per Zunno diventa una conferma. Ci può stare e il campo dice che è anche giusto così. O meglio, è un racconto che vale fino al 90′. Sì, perché il Giugliano spinge il tanto che basta per collezionare corner. Dall’ennesimo viene servita la beffa: pallone che viene scavalca tutti, con Salvemini che lo controlla per poi calciare di prima e trovare l’angolino alla sinistra di Fumagalli. Gelo. La missione pari sembrava condotta in porto, invece il Messina cade sulla sirena e interrompe una striscia positiva di 6 turni. In trasferta, poi, i giallorossi non cadevano dal 19 novembre a Foggia.

GIUGLIANO – MESSINA 1-0

MARCATORE Salvemini al 45′ s.t.

GIUGLIANO (4-3-3) Russo; Valdesi (dal 43′ s.t. Menna), Cargnelutti, Caldore, Oyewale (dal 30′ s.t. Yabre); De Rosa (dal 19′ s.t. Gladestony), Maselli (dal 43′ s.t. Berardocco), Romano; Ciuferri (dal 30′ s.t. De Sena), Salvemini, Balde. (Baldi, Coprean, Scognamiglio, Boccia, Oviszach, Di Dio). All. Bertotto

MESSINA (4-2-3-1) E. Fumagalli; Scafetta, Manetta, Dumbravanu, Ortisi; Firenze (dal 25′ s.t. Cavallo), Franco (dal 48′ s.t. Signorile); Rosafio (dal 25′ s.t. Frisenna), Emmausso, Zunno (dal 40′ s.t. Civilleri); Plescia (dal 25′ s.t. Luciani). (Piana, Zona, Lia, Giunta, Polito, J. Fumagalli). All. Modica

ARBITRO D’Eusanio di Faenza

NOTE Ammoniti Oyewale, Maselli e Dumbravanu. Corner 8-2. Recupero 1′ e 5′.

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