Messina spento, al Sorrento basta il rigore di De Francesco

Pubblicato il 8 Ottobre 2023 in Primo Piano

Il Messina non si accende. La sconfitta sul campo del Sorrento arriva al termine di una prestazione poco incisiva, opaca e schiacciata dall’intensità imposta dai campani. Ai quali basta il rigore (fallo netto di Pacciardi) di De Francesco. Giallorossi alla seconda caduta esterna, mercoledì c’è la Casertana.

IMPACCIATI E LENTI – Squadre in fotocopia, per atteggiamento tattico e schieramento. Diverso, però, è l’approccio alla partita: Sorrento aggressivo e volenteroso – esattamente come preannunciato da Modica nel pre gara -, Messina molle e tanto addormentato quanto basta per avere sempre con un passo di ritardo rispetto agli avversari. Copione atroce per i giallorossi, soprattutto vista la massima allerta che il tecnico aveva lanciato nel presentare la sfida. Consapevole di quanto Maiuri avrebbe preparato bene la partita e di quanto la tipologia di calcio che unisce i due tecnici vada espressa al massimo dell’intensità possibile. Quella che i suoi ragazzi non riescono a trovare per tutto il primo tempo, una frazione di dominio territoriale e mentale dei campani che collezionano corner e scaldano le mani di Fumagalli con De Francesco dal limite. La rete è nell’aria sin dal calcio di inizio – anche per la traversa che Todisco sbuccia con un cross non perfetto -, il rigore che D’Eusanio fischia per il calcione sguaiato che Pacciardi rifila a La Monica è solo il mezzo con cui il Sorrento trova il vantaggio meritato. Incrocia a fil di palo De Francesco e per Fumagalli resta il rammarico di aver intuito. Al Messina manca tutta la cattiveria e il ritmo necessari, squadra mai veramente in partita – sicuramente lontanissima da quello che vorrebbe Modica – e capace solo di appoggiarsi su Plescia che non può trovare più di qualche fallo da subire. Sorrento che corre di più e meglio, mantenendo alta l’aggressività per tutta la frazione. Sfiancante, però, tanto da concedere attimi di break giallorossi. Manca precisione a Scafetta quando Lia ara la corsia destra per poi pescare il compagno in area. Squillo a vuoto, dato che la sfera finisce in curva, ma primo segnale di vita. Ancora più a vuoto va Emmausso quando un pallone svirgolato finisce dalle sue parti, pallone sfortunato perché anche il destro di prima del numero 10 è masticato oltre che innocuo. Non l’ultima Dimenticabile il primo tempo del Messina, così poco brillante da far credere che le possibilità di ribaltare il quadro non siano così alte.

LUCE SPENTA – Copione che, quindi, torna a essere recitato nella ripresa. Sorrento che continua col suo pressing forte e le folate offensive che mettono in crisi la staticità di alcuni ragazzi di Modica. Su tutti Franco e Pacciardi che faticano a calarsi in un match a così alta intensità. La Monica sfiora il raddoppio e la sensazione resta quella che nulla sia cambiato. Ci prova Modica a mischiare le carte con Buffa e Cavallo per lo stanco Franco – non presente nemmeno in panchina Firenze per un problema alla caviglia – e l’ammonito Scafetta. Vivacità cercasi: sembra questo il messaggio lanciato dal tecnico. Come quella che Scala continua a regalare ai suoi compagni e Sorrento che si appoggia su di lui per cercare la ripartenza buona a chiudere la sfida. Si gioca poco, però, con il nervosismo che è diventato padrone e forse ricetta che il Messina crede buona per cercare di cambiare l’andazzo. Sorrento che sembra andarci a nozze, però, dato che il gioco si spezzetta e il tempo continua a scorrere. Marcone resta spettatore non pagante, Modica vuol cambiare questa brutta abitudine e ci prova con Zunno per un Ragusa mai pervenuto. Messina con un 4-2-3-1 che cerca imprevedibilità sulla trequarti, ma chiaro che lo sbilanciamento diventa addirittura maggiore del solito. Sono alcuni contrasti, alcuni palloni a metà che confessano la brutta giornata dei giallorossi: sempre battuti. Maiuri si gioca un paio di cambi per tornare ad avere energia per la pressione in alto, e il match prosegue nella scia di una ripresa bloccata, bruttina e senza che il Messina sappia reagire alla volontà avversaria. Non può bastare il solito Lia se le sue discese non trovano mai un compagno pronto a chiudere l’azione. Plescia si prenderà qualche critica solo da chi non ha apprezzato le botte prese, le lotte fatte e la capacità – unica in questa uscita – di vincere qualche contrasto per provare ad alzare la linea della squadra. Si vede anche annullare una rete per fuorigioco, più di così non avrebbe potuto fare. Pochino in generale. Modica aveva avvisato: “Se sottovalutassimo il Sorrento saremmo sciocchi, saremmo piccoli”. Il Messina non ha sottovalutato l’avversario, ma la citazione del tecnico torna utile per comprendere quanto Modica temesse questa tipologia di avversario. Che lotta con le armi che possiede e, al Viviani di Potenza, lo fa sicuramente meglio rispetto al Messina. Tutto per tutto con Zammit e Luciani, giallorossi sbilanciati e che vedono nel nuovo centravanti il protagonista dell’ultima occasione potenziale: duetto con Plescia, ma porta non inquadrata. Anche il Sorrento si divora il raddoppio con Petito, ma ai campani il rigore trasformato da De Francesco continua a bastare e avanzare. Triplice fischio e seconda sconfitta consecutiva in trasferta per il Messina. Diversa, molto diversa, rispetto quella di Francavilla.

SORRENTO – MESSINA 1-0

MARCATORE De Francesco su rigore al 27′ p.t.

SORRENTO (4-3-3) Marcone; Todisco, Blondett, Fusco (dal 38′ s.t. Panelli), Loreto (dal 38′ s.t. Colombini); La Monica (dal 30′ s.t. Messori), De Francesco, Cuccurullo; Vitale (dal 38′ s.t. Vitiello), Ravasio, Scala (dal 30′ s.t. Petito). (Del Sorbo, D’Aniello, Badje, Bonavolontà, Kone, Caravaca). All. Maiuri

MESSINA (4-3-3) Fumagalli; Lia, Manetta, Pacciardi, Ortisi; Frisenna (dal 36′ s.t. Luciani), Franco (dal 13′ s.t. Buffa), Scafetta (dal 13′ s.t. Cavallo); Ragusa (dal 27′ s.t. Zunno), Plescia, Emmausso (dal 36′ s.t. Zammit). (De Matteis, Ferrara, Darini, Salvo, Tropea, Giunta). All. Modica

ARBITRO D’Eusanio di Faenza

NOTE Ammoniti Loreto, Scafetta e Todisco. Corner 6-2. Recupero 1′ e 5′.

*foto copertina: Sorrento Calcio 1945 – Facebook ufficiale

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