Messina-Turris, Raciti: “Lealtà e coraggio fanno la differenza”

Pubblicato il 15 Aprile 2022 in Sala Stampa

Ultima dell’anno per il Messina di Ezio Raciti, l’allenatore giallorosso presenta la sfida con la Turris e apre a qualche previsione sul futuro del club.

SULL’AVVERSARIO – “Non ho ancora deciso, ma è una scelta difficile, perché facendo giocare chi ha giocato meno non si gratifica chi è stato protagonista. D’altro canto, chi ha giocato meno ma è stato importantissimo per il raggiungimento dell’obiettivo, avrà voglia di giocare. Domani vedremo”. Non scontato, dalle parole del tecnico, che ci sarà spazio per chi ha giocato meno. Partita vera, insomma, per un Messina che vuole chiudere in bellezza: “Sicuramente domani ci sarà voglia di rivalsa, visti i cinque gol subiti della gara d’andata che rappresentano una batosta che non rispecchia i reali valori di questa squadra. Non è ancora arrivato il momento di rilassarsi, vogliamo regalare ai tifosi una bella giornata”.

SUL FUTURO – “Il presidente più volte ha manifestato l’interesse ad aprire a collaborazioni e se aiutato dalla città cercherà di fare una squadra degna del blasone del Messina. Basta poco per fare una squadra dai playoff, ma è necessario programmare il prima possibile, confermando l’ossatura di una squadra che ha valori importanti”. Poi, una parentesi sul suo di futuro: “Mi sono già arrivate delle proposte, ma la priorità resta il Messina e, società permettendo, la mia volontà è quella di rimanere”.

CAMPIONATO EQUILIBRATO – L’allenatore giallorosso offre anche importanti riflessioni sul campionato che sta per terminare: “La Serie C è un campionato molto equilibrato, non c’è una squadra che per due tempi riesce a schiacciarti. Competere con Avellino, Bari, Catanzaro e Foggia non è semplice ma noi ci siamo riusciti e ce la siamo giocata a viso aperto con tutte queste compagini, ottenendo peraltro alcune soddisfazioni”.

SQUADRA COMPATTA – Una squadra, il Messina, che ha fatto grandi progressi dall’arrivo di Raciti e che è cresciuta sempre più con il passare del tempo: “Al mio arrivo la situazione non era affatto delle migliori, c’erano giocatori come Fofana che volevano andar via e altri che non erano soddisfatti dell’andazzo della stagione. Poi, col lavoro e qualche aggiustamento nel mercato invernale siamo migliorati di partita in partita, cambiando vari assetti, ma lavorando principalmente sulla difesa a quattro”. Poi, una riflessione sul reparto mediano: “I miei tre di centrocampo non li cambierei con nessuno, neanche con quelli di squadre come Palermo e Avellino. Fofana, Damian e Rizzo sono giocatori eccezionali, ma anche ragazzi come Simonetti, Marginean e Konate si sono sempre fatti trovare pronti e hanno dato il massimo”. Infine, detta le parole chiave del suo rapporto con i giocatori: “Lealtà e coerenza sono le due parole chiave per far funzionare il rapporto con i giocatori. Chi meritava di giocare è sempre stato schierato. Difatti siamo la squadra in Serie C che ha portato più uomini a rete”.

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