Mister of the week – Guido Pagliuca, la piacevole sorpresa del Girone C

Pubblicato il 8 Novembre 2023 in Primo Piano, Storie

La Juve Stabia è ormai una certezza di questa Serie C e i meriti della prima posizione attuale vanno soprattutto al suo allenatore, che è arrivato in sordina ma ha dato fin da subito un segnale chiaro alla sua squadra e a questo campionato.

CARRIERA – Carriera da calciatore abbastanza breve, spenta da un grave infortunio. Terzino destro da non confondere con Gianluca, storico portiere di Serie A e della nazionale italiana. Guido Pagliuca conta nel suo bagaglio diverse annate nei campionati dilettantistici e la partecipazione al campionato di Serie C2. A 27 anni ha lasciato il calcio giocato e ha subito avviato la sua esperienza da allenatore. Parte dal Cecina, squadra della sua terra nativa, allenando Allievi e Juniores prima di passare alla prima squadra. In provincia di Livorno si fa notare e ha una chance in Serie D con il Borgo a Buggiano. Buonissima la prima stagione di Pagliuca nella massima serie dilettantistica che si chiude con la storica promozione in Seconda Divisione di Lega Pro. Primi segnali, forti e chiari, di un allenatore che vuole arrivare lontano. Il cammino vincente del giovane allenatore toscano vale le attenzioni del Gavorrano che gli affida la panchina per quella che rappresenta la prima stagione in Lega Pro. Dopo un buon inizio la squadra entra in un trend negativo che porta la dirigenza ad esonerarlo. Ritroverà la terza serie alla guida della Lucchese nella stagione 2014/2015, dopo aver vinto il suo secondo campionato di Serie D in carriera. Nel periodo di transizione dalla vecchia Lega Pro al neonato campionato di Serie C. Anche la seconda esperienza nel professionismo non è delle migliori. Infatti il tecnico viene esonerato dopo tredici giornate ed è costretto a ricostruirsi una reputazione da buon allenatore. Ciò che non è da mettere in dubbio è, però, la sua competenza, che si somma alla grande dedizione al lavoro. Dopo alcune parentesi in D – con Imolese, Real Forte, Ghivizzano e Pianese – torna in Serie C proprio alla Lucchese, dove totalizza 51 punti e conquista i playoff. L’annata successiva allena il Siena, anche qui con buoni risultati: 50 punti sul campo che diventano 44 in seguito alla penalizzazione. Da lì il passaggio alla Juve Stabia, squadra che sta allenando attualmente con ottimi risultati.

INSUPERABILE – Arrivato quest’estate a Castellammare di Stabia, Pagliuca non è di certo passato inosservato. Le prime parole da tecnico dei campani sono manifesto della sua ambizione e della consapevolezza di poter fare un buon lavoro: «Sono contento di esser giunto in una piazza importante come Castellammare, cercherò di guidare la squadra con passione, determinazione e cuore. Con l’entusiasmo possiamo fare qualcosa in più rispetto agli obiettivi stagionali dichiarati». Passione, determinazione cuore. Aspetti imprescindibili del suo modo di allenare, ma che in diverse occasioni lo hanno portato a perdere la calma e rimediare delle squalifiche dalla panchina. L’ultima molto recente, rimediata contro la Turris, che lo ha portato a saltare le due gare successive, in una delle quali è arriva l’unica sconfitta stagionale di una Juve Stabia che rappresenta la più grande sorpresa del girone meridionale: 27 punti in 12 giornate e prima posizione in classifica meritatissima. Frutto soprattutto del grande lavoro del tecnico toscano sulla fase di non possesso e della grande attenzione all’equilibrio. Non a caso si tratta della miglior difesa del campionato con appena cinque gol subiti. L’aspetto per il quale il tecnico si è contraddistinto maggiormente è, però, la grande flessibilità tattica. Il modulo cambia in base all’avversario che si va ad affrontare e nonostante la preferenza dichiarata per il 4-3-3, nelle ultime settimane la scelta è ricaduta a più riprese sul vicino 4-3-2-1 e sul più distante 3-5-2, moduli che consentono di coprire meglio il campo quando il possesso è degli avversari. Ciò che invece non cambia è l’atteggiamento combattivo e deciso di un gruppo che già dai primi mesi ha ricevuto un impronta chiara dal suo tecnico. Al di là del modulo impiegato i giocatori offensivi svariano molto e anche il riferimento centrale Candellone partecipa attivamente alla manovra. E a tal proposito ha già messo a segno tre assist. L’ultima partita, vinta 0-2 allo Iacovone contro il Taranto, ha mostrato l’essenza della squadra allenata da Pagliuca. Pressione forte e continui raddoppi per annullare i tentativi dei pugliesi che, come spesso accade, hanno cercato di sfruttare le corsie esterne per far male. Ma nulla hanno potuto contro l’ottima fase difensiva e il cinismo nei ribaltamenti di fronte della Juve Stabia. Si può discutere sul fatto che il rigore parato da Thiam su Cianci sul momentaneo 0-1 abbia rappresentato una sliding door importantissima per il match. Così come si può dibattere sulla regolarità del gol che ha sbloccato il match di Candellone, forse viziato da un tocco col braccio. Ciò che però risulta indiscutibile è la forza di questa squadra, che partiva con obiettivi diversi ma che grazie al grande lavoro tattico e mentale del suo allenatore è diventata una certezza di questo campionato. E adesso vuole continuare a marciare per mantenere la vetta più a lungo possibile.

*foto copertina: S.S Juve Stabia – Facebook ufficiale

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