Crotone, arrestare il declino: quel giorno contro la Lazio e la Serie C

Pubblicato il 1 Settembre 2022 in Primo Piano, Punto C

Dalla Serie A alla Serie C in soli due anni. Storia di una discesa ardita: quella di un Crotone che domenica riparte da Messina, primo avversario stagionale dei giallorossi e formazione che dovrà recitare il ruolo di favorita per il salto di categoria.

UN CROTONE DA SOGNO – La stagione è ai nastri di partenza e ad attendere il Messina è il Crotone di mister Lerda. Avversario tutt’altro che banale, novità di questo Girone C dopo la retrocessione – senza appello – dalla Serie B. I pitagorici si sono piazzati penultimi nel campionato cadetto concluso a giugno e tornano dopo 13 anni in Serie C. Una vera e propria caduta libera quella dei calabresi che appena due anni fa militavano nella serie maggiore del calcio italiano. Caduta che è bene ripercorrere per capire che squadra scenderà in campo domenica. Partendo da più lontano, è sicuramente impresso nella mente di molti amanti del calcio la storica salvezza in Serie A conquistata dal Crotone nella stagione 2016/2017. Un incredibile vittoria sulla Lazio permise al Crotone di scavalcare all’ultima giornata l’Empoli, condannando i toscani alla B. Sono passati 5 anni è vero, e in un lasso i tempo così lungo può succedere davvero di tutto, ma resta da capire come una realtà come il Crotone in questi anni abbia vissuto il migliore momento della sua storia e contemporaneamente uno dei peggiori. Dalla promozione in B del 2009 il Crotone era sempre riuscito a mantenere la categoria e a conquistare due volte la Serie A. Successivamente alla storica salvezza sopra citata, il Crotone, continua a stupire e, nella stagione successiva, solo una grande impresa della Spal di mister Semplici rispedisce i calabresi in Serie B all’ultima giornata. Bastano due anni al Crotone per riconquistare la A, dimostrando ancora una volta come il loro progetto sia estremamente concreto e di successo. Dopo un anno di stallo piazzandosi a metà classifica i pitagorici centrano ancora la promozione diretta concludendo il campionato secondi dietro al Benevento. La squadra di patron Vrenna continuava il suo grande percorso, inconsapevole che dalla stagione successiva più di qualcosa non avrebbe funzionato.

L’INIZIO DELLA FINE – La stagione 2020/2021 è letteralmente l’inizio del disastro del Crotone, concretizzatosi nei successivi due anni. I calabresi, prima sotto la guida di Giovanni Stroppa, poi sotto quella di Serse Cosmi, non sono mai veramente in lotta salvezza. Disputano un campionato anonimo e retrocedono malamente con la peggiore difesa del campionato. Si piazzano penultimi in classifica, meglio solo di un inspiegabile Parma che termina il campionato con sole 3 vittorie. Il cambio di panchina in corsa non è servito a dare una speranza al Crotone che torna in Serie B – nonostante gli exploit di calciatori come Simy o Messias, finito poi al Milan con cui vincerà l’ultimo scudetto -, con il dovere di dare vita al progetto e di lottare per la Serie A ogni anno. Così non sarà, perché la stagione 2021/2022, ossia la scorsa stagione, è la peggiore dell’ultimo decennio per il Crotone. La guida è affidata a Francesco Modesto, che termina il campionato al diciannovesimo posto davanti solo al Pordenone. Le colpe sono sicuramente da distribuire equamente tra società, allenatore e giocatori, ma risulta incredibile come la società non si sia sentita in dovere di cambiare il timoniere di una nave che affondava sempre di più. Il Crotone dopo 15 giornate colleziona una sola vittoria, non si schioda mai dalle ultime posizioni e lì conclude il campionato. La responsabilità per una retrocessione che a inizio anno sembrava impossibile se la prende proprio il presidente Vrenna. In seguito alla retrocessione si verifica, poi, un episodio alquanto spiacevole: tre giocatori del Crotone – andati al parco con le famiglie – vengono aggrediti prima verbalmente e poi fisicamente da alcuni tifosi. La società, con Vrenna in testa, condanna ogni tipo di violenza addossandosi la totale responsabilità della stagione fallimentare e dichiarando di essere pronto a riorganizzare la società. Finisce un ciclo per i pitagorici che adesso dovranno ripartire dalla C e riconquistare la fiducia dei tifosi.

SI RIPARTE DA MESSINA – Per ripartire il Crotone si affida a Franco Lerda, allenatore di una certa esperienza che ha allenato anche in B. Viene da una mezza stagione alla Pro Vercelli – ingaggiato a fine dicembre – dove ha disputato un ottimo campionato. La rosa messa a disposizione è di buona esperienza, due su tutti Golemic e Cuomo, veterani del Crotone dai tempi della Serie A, e ricca di giovani interessanti oltre ai colpi in attacco rappresentanti da Gomez e Chiricò. I precedenti tra Crotone e Messina danno tutti ragione ai giallorossi, dalla vittoria per 4-0 nel gennaio 2002 alla vittoria per 1-0 nell’agosto del 2004 in Coppa Italia. Precedenti a parte il Messina domenica troverà una squadra con grande voglia di riscatto dopo le passate stagioni e che punta a essere tra le favorite di questo campionato. La storia recente del Crotone è a favore dei calabresi, ma sarà il campo a dire se la squadra di patron Vrenna può tornare tra le grandi.

*fonte foto: Fc Crotone – Facebook ufficiale

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