Il Messina chiude i conti: Emmausso e Salvo firmano la salvezza

Pubblicato il 21 Aprile 2024 in Primo Piano

Salvezza. Il pari tra Messina e Potenza basta ai giallorossi per non guardarsi più alle spalle e festeggiare la permanenza in Serie C. Primo tempo pessimo della squadra di Modica e lucani avanti. Nella ripresa il ribaltone con Emmausso e Salvo. Chiude i conti Steffè. Poi, la Curva Sud contesta società e amministrazione comunale.

SPENTI E COLPITI – Approccio? Inesistente. Messina assente ingiustificato in un primo tempo che vede il Potenza passare presto e dettare i ritmi di una partita che pare poter inguaiare il finale dei giallorossi. Storie di incastri e calcoli, ma perdere farebbe rima col giocarsi un posto nei playout sul campo del Monopoli. Pugliesi impegnati a Crotone e in vantaggio contemporaneamente al Potenza, chiaro che mai come in questo turno la narrazione debba prevedere il racconto anche delle partite delle avversarie dirette. Una di queste è proprio il Potenza, che scende in campo con un piglio che il Messina si sogna e la sblocca con Maddaloni sugli sviluppi di un corner: Di Grazia pesca Castorani, pallone che resta a pochi passi dalla porta dove Maddaloni insacca. Reazione della squadra di Modica che non arriva, col gioco – orchestrato da Firenze preferito a Giunta – che coinvolge presto Emmausso per poi allargarsi su Ragusa e Zunno che, però, non trovano mai il guizzo per saltare il diretto marcatore. Difficile poter raccontare altro, perché il Messina non produce nulla se non una delle peggiori versioni di sé stesso. Tutti spenti. Potenza che, invece, punge ancora su palla inattiva: prima Maddaloni e poi Caturano, con imprecisione e Fumagalli che evitano il raddoppio. Molto male il Messina, che pare non comprendere l’importanza della sfida e il peso che una sconfitta potrebbe avere sull’immediato futuro.

LA FAVOLA DI SALVO – Cambiare è obbligatorio, anche tatticamente: fuori Plescia e Ragusa – malissimo entrambi -, dentro Rosafio e Giunta che va a ricoprire un ruolo più tattico andando sulle tracce di Saporiti. Si allarga Emmausso con Zunno in mezzo, ma il vero cambio del Messina è mentale. Aggressione, velocità nella circolazione e qualità. Come quella di uno strepitoso Rosafio che col mancino taglia il campo e trova Emmausso a pochi passa da Alastra: tocco di testa e partita in parità. Tutto cambiato, adesso è il Messina a tenere il pallino del gioco e schiacciare il Potenza. Che, però, si rende pericoloso quando Manetta perde un brutto, la pezza che serve è di Pacciardi. Le buone notizie arrivano da Crotone dove la squadra di Zauli ribalta il Monopoli e, quasi contemporaneamente, i messinesi del Messina firmano il sorpasso: imbucata splendida di Emmausso per Giunta che crossa di prima e trova Salvo che di sinistro batte Alastra. Corsa a perdifiato verso la Curva Sud per il giovanissimo ragazzo di Villafranca. Dopo Rizzo e Ragusa, tocca a lui segnare la rete di quella che pare essere la tranquillità. E, invece, il Potenza trova il pari quando Caturano pennella per Steffè che di testa batte Fumagalli. Pareggio che, comunque, basta al Messina e che finisce per avanzare visto che il Crotone allunga sul Monopoli e i giallorossi sarebbero salvi anche perdendo. Finale che, quindi, non racconta molto. Almeno in campo – a parte l’esordio di Jacopo Fumagalli che corona il sogno di giocare con papà Ermanno -, perché in Curva Sud esplode la contestazione: gruppi organizzati che hanno atteso la tranquillità in classifica per tornare a prendere di mira il presidente Sciotto. Parole non dolci anche per l’amministrazione comunale. Nota che va assolutamente segnalata e che racconta, quindi, di come sotto la cenere ardesse il fuoco della distanza tra proprietà e tifoseria.

MESSINA – POTENZA 2-2

MARCATORI Maddaloni (P) al 7′ p.t.; Emmausso (M) al 4′, Salvo (M) al 27′, Steffè (P) al 35′ s.t.

MESSINA (4-2-3-1) E. Fumagalli; Salvo, Manetta, Pacciardi, Dumbravanu; Firenze (dal 43′ s.t. Civilleri), Franco; Ragusa (dal 1′ s.t. Rosafio), Emmausso (dal 48′ s.t. J. Fumagalli), Zunno (dal 44′ s.t. Luciani); Plescia (dal 1′ s.t. Giunta). (Piana, Di Bella, Zona, Signorile, Ortisi, Cavallo, Polito, Scafetta). All. Modica

POTENZA (3-5-2) Alastra; Armini, Sbraga, Maddaloni; Hadziosmanovic (dal 31′ s.t. Maisto), Castorani (dal 21′ s.t. Steffè), Saporiti (dal 31′ s.t. Rossetti), Candellori, Burgio; Caturano, Di Grazia (dal 25′ s.t. Volpe). (Cucchietti, Galiano, Marchisano, Pace, Ragone, Spaltro, Paura, Hristov). All. De Giorgio

ARBITRO Ancora di Roma 1

NOTE Spettatori 4000 circa, paganti e incasso n.c. Ammoniti Burgio, Maddaloni, Saporiti e Dumbravanu. Corner 3-10. Recupero 2′ e 4′.

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