Messina, altro giro altra sconfitta: la Juve Stabia passa con Bellich

Pubblicato il 25 Novembre 2023 in Primo Piano

Sconfitta. Quinta in fila per un Messina che non riesce a reagire come dovrebbe. Passa una Juve Stabia che sfrutta la classica palla inattiva per piegare una squadra di Modica ancora distante dal livello utile per ottenere un risultato positivo. Finisce con i fischi della Curva a squadra e proprietà.

ANCORA UNA PALLA INATTIVA – La lettura delle formazioni ufficiali apre all’interrogativo dello schieramento scelto da Giacomo Modica. La presenza contemporanea di Luciani, Plescia e Ragusa invita a pensare che il Messina tenti la via del trequartista – anche se adattato come il capitano giallorosso – dietro le due punte. Non proprio, perché in campo è facile trovare Ragusa largo a destra con Luciani riferimento centrale, mentre Plescia oscilla tra il pestare i piedi a Leone – regista della Juve Stabia – e cercare aria pulita sulla sinistra. Tridente che prova a sorprendere, con alle spalle tutti i muscoli necessari visto Franco accompagnato da Frisenna e Giunta. Formazione, quindi, aggressiva e che prova a far tornare il pressing alto di moda. Campani che dividono bene il campo e che chiariscono quanto la solidità sia la loro arma migliore. Giunta scalda le mani di Thiam da fuori, diventando l’unico a calciare, veramente, verso la porta avversaria nella prima parte di gara. Maltempo che diventa protagonista: vento fortissimo più pioggia, così il terreno inizia a risentirne e il gioco viene condizionato. Soprattutto, per il vento. Che, forse, modifica la traiettoria della punizione con cui Buglio trova Bellich – che parte da posizione dubbia – sul secondo palo: spaccata e Fumagalli battuto. Ancora una palla inattiva che diventa rete subita, sintomo di una squadra che continua a non calarsi pienamente nel match. Difesa schierata a zona, con Polito e Frisenna che pasticciano nel prendere la posizione tanto che quest’ultimo parte in ritardo rispetto a Bellich, comunque alla quarta rete stagionale. La reazione provoca solo confusione in area campana, come già accaduto in precedenza ma sempre senza successo. Un vero peccato la rete subita, perché la Juve Stabia non pareva tanto pericolosa da poter passare in vantaggio. La squadra di Pagliuca, però, è proprio in questo modo sornione e smaliziato che ha costruito buona parte del suo primato. Pioggia che cala di intensità, ma terreno ormai zuppo e condizionante. Sarà uno dei temi della ripresa, intanto si va al riposo col vantaggio della Juve Stabia. Difeso con ordine, ma anche con vigoria: come quando Luciani sfrutta una mezza indecisione per arrivare davanti a Thiam, il tiro parte col ritardo che permette ad Andreoni di respingere.

POCHISSIMO, ALTRO ROSSO E SCONFITTA – Fuori Giunta, campo per Firenze anche se il terreno di gioco saltato in più punti non aiuta il gioco tecnico dell’ex Sestri Levante. Lanci lunghi, allora, con Luciani e Plescia che provano a lavorare l’uno per l’altro. Ci riescono anche, con la sponda del numero 9 e Plescia che può calciare: destro molle e Thiam blocca. Modica tira fuori anche Luciani, dentro Zunno per un Messina che passa a un 4-3-3 più lineare. L’occasione, però, arriva per la Juve Stabia ma Romeo imita Plescia e per Fumagalli l’intervento è banale. Gioco condizionato dal terreno, ma anche dalla pochezza delle idee di un Messina che fatica a scalfire il muro campano e non può far altro che cercare Plescia con insistiti palloni alti. Serve maggiore velocità per muovere le linee serrate della squadra di Pagliuca, quella che i giallorossi trovano nel palleggio che libera Ortisi al tiro: Thiam respinge di istinto. Botta e risposta, perché Piscopo prende il tempo alla difesa e si invola verso Fumagalli: destro piazzato, ma largo. Messina ancora in partita, invece no: Franco si fa saltare facilmente, commette fallo e si becca il secondo giallo. Cartellino rosso: sesto stagionale e tutti al San Filippo. Giallorossi che provano a rimettere ordine, Juve Stabia che può gestire con maggiore facilità. Anche in questo caso, però, arriva la variabile che può cambiare tutto: manata inutile di Erradi a Plescia e cartellino rosso. Squadre nuovamente in parità numerica. Ultima mossa per Modica: dentro Emmausso, fuori Ortisi. Forcing finale che non porta a nulla. Messina alla quinta sconfitta consecutiva, sesta nelle ultime sette. Quattro le sconfitte consecutive interne.

MESSINA – JUVE STABIA 0-1

MARCATORE Bellich al 35′ p.t.

MESSINA (4-3-3) Fumagalli; Polito (dal 35′ s.t. Salvo), Manetta, Ferrara, Ortisi (dal 46′ s.t. Emmausso); Frisenna, Franco, Giunta (dal 1′ s.t. Firenze); Ragusa (dal 35′ s.t. Cavallo), Luciani (dal 12′ s.t. Zunno), Plescia. (De Matteis, Di Bella, Darini, Tropea, Pacciardi, Scafetta, Santoro, Zammit). All. Modica

JUVE STABIA (4-3-2-1) Thiam; Andreoni, Bachini, Bellich, D’Amore; Buglio, Leone (dal 44′ s.t. Maselli), Romeo (dal 48′ s.t. Folino); Meli, Bentivegna (dal 24′ s.t. Erradi); Piscopo (dal 44′ s.t. Rovaglia). (Signorini, Esposito, La Rosa, Guarracino, Gerbo, Aprea, Picardi, Marranzino, Vimercati). All. Pagliuca

ARBITRO Delrio di Reggio Emilia

NOTE Spettatori 1500 circa. Espulsi al 36′ s.t. Franco per doppia ammonizione, al 41′ s.t. Erradi per condotta antisportiva. Ammoniti Giunta, Bentivegna, Polito, Ferrara, Franco e Ortisi. Corner 7-2. Recupero 1′ e 5′.

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