Messina-Andria, Capuano: “Una partita come tante altre”

Pubblicato il 27 Novembre 2021 in Sala Stampa

Conferenza stampa della vigilia per mister Ezio Capuano, domenica alle 14:30 il suo Messina attende la Fidelis Andria per quello che rappresenta uno scontro diretto crocevia.

COME UNO CHEF – “Per noi è una partita normale, come tante altre. Siamo in un processo di crescita, campionato lungo e non si deciderà nulla domani. Se dovessimo vincere non saremmo salvi, come in caso contrario non saremmo retrocessi. Non è la partita della vita, è troppo presto per me, sicuramente gara importante ma non decisiva. Se cominciassimo a parlare delle assenze daremmo alibi a tutti, il nostro calvario è iniziato tre giorni prima Catanzaro. Sono convinto che chi andrà in campo farà la sua parte, ho il piacere di guidare un gruppo che si impegna tantissimo e che farà bene. Chi si nasconde dietro le assenze non può fare questo mestiere. Abbiamo lavorato bene come al solito, speriamo di essere più fortunati perché nelle ultime partite abbiamo perso senza che l’avversario ci abbia creato veri problemi. Spero, anche, che alcune decisioni siano più razionali e meno improvvisate. Poi, ci sarà il nostro pubblico – che ringrazio per la vicinanza anche alla mia famiglia – e per loro dobbiamo lottare e ottenere un risultato importante. Se avessimo fuori solo gli esterni avrei gioito, ci mancano anche calciatori in altri reparti. Un allenatore deve essere come un bravo chef: deve mettere in tavolo un buon piatto con quello che ha, con quello che abbiamo a disposizione faremo la miglior squadra possibile. Se hai gli ingredienti per la pasta e fagioli non puoi fare la lasagna. I numeri sono determinanti e inconfutabili: se parliamo della gara con l’Avellino posso dire che abbiamo creato poco perché era quella la partita che potevamo fare, ma le cose più pericolose le abbiamo fatte noi. Non segnare a Latina, però, non significa che abbiamo creato poco, perché abbiamo creato svariate palle gol come l’occasione di Konate o il miracolo fatto su Fazzi nel finale. Non mi sembra che non creiamo nulla. Invece, abbiamo preso un gol su una lettura facile, più preoccupante questo al massimo. L’assenza di Baldé ci ha negato la possibilità di fare qualcosa di diverso viste le sue caratteristiche e come si sposa con Adorante o Vukusic. Non è un trequartista perché deve giocare sulla linea o faccia alla porta, ha qualche difficoltà a giocare spalle alla porta e, quindi, il trequartista non è il suo ruolo. Abbiamo tutti gli esterni fuori, qualcosa inventeremo, anche cambiare modulo. Con tutti i problemi che abbiamo siamo riusciti a fare più punti della gestione precedente, sicuramente ci sono squadre più abituate a soffrire e altre meno. Ci sono calciatori che sono più a loro agio di giocare sfide dirette e soffrire, altri meno, per migliorare poi deve esserci la mano dell’allenatore. La squadra è giovane, può capitare di portarsi l’episodio contro. I problemi di esperienza non si risolvono in una settimana o in un mese. Non so che partita farà l’Andria, mi interessa cosa faremo noi. Abbiamo preparato la gara sulle loro due fasi, abbiamo preparato determinate cose che ci auguriamo siano positive. Hanno un allenatore giovane e bravo, non mi interessa cosa faranno perché dobbiamo essere noi a fare quello che abbiamo preparato”.

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