Messina-Avellino, Modica: «Bene nella ripresa, cresciuti grazie agli errori»

Pubblicato il 1 Ottobre 2023 in Sala Stampa

Soddisfazione, senza dimenticare le cose che sono piaciute meno. Giacomo Modica analizza la vittoria del suo Messina sull’Avellino, un successo che arriva dopo una buona capacità di soffrire e maturità.

CRESCITA – Non regala complimenti il tecnico giallorosso, contento per certi versi ma pronto a bacchettare per tante situazioni ancora da migliorare: «Siamo felici per il risultato, ma il primo tempo non mi è piaciuto molto e non sono contento di questo aspetto. Loro potevano andare in gol un paio di volte e non avrebbero rubato nulla. L’approccio non è stato quello che mi aspettavo, infatti abbiamo sofferto più sullo 0-0 che successivamente. Nella ripresa siamo cresciuti, siamo stati bravi a ripartire per come l’avevamo preparata. La migliore risposta l’abbiamo data non arroccandoci e pressando in avanti. Abbiamo difeso senza paura, attaccando la palla. Abbiamo fatto un passo avanti rispetto alla Turris, sotto questo aspetto sono molto soddisfatto. Anche se qualche situazione di ripartenza doveva essere gestita diversamente. Abbiamo difeso di carattere, forse meno puliti dal punto vista tecnico in alcune letture». Panoramica totale su una rosa molto giovane, ma che partita dopo partita sembra imparare e migliorare, poi una sottolineatura sul bomber di giornata: «Siamo partiti con tre under, finito con cinque poi abbiamo anche pasticciato nelle sostituzioni e perso un cambio, che sarebbe stato Luciani e avremmo chiuso con sei under. L’impegno della squadra è stato notevole, vanno ringraziati per quello che fanno durante la settimana e che portano in campo la domenica. Plescia? Non so dove può arrivare ma è un calciatore che si applica, mostra sempre grande disponibilità. Sta crescendo, ha giocato tre partite in 10 giorni e sta dando tutto. Sta ritrovando la sua vena, a fine anno sarò felice di poter raccontare di aver rimesso al mondo un giocatore come lui. È un calciatore con la pancia vuota, come volevo io». Fase difensiva che deve ancora trovare la sua forma migliore, ma alcuni singoli iniziano a piacere: «Ortisi ha grande qualità e potenzialità fisiche, deve solo trovare i tempi di inserimento e qualcosa nelle letture difensive. Ha fatto una grande prova tattica, nei due tempi. Anche nel primo, dove ha sofferto tutta la catena. Questa è una squadra umile, ha voglia di crescere, lui è l’esempio. Spero di crescere nel tempo nella fase difensiva, soprattutto sulla palle inattive. Oggi, però, saremmo stati sereni anche senza vittoria perché la squadra sta crescendo». Infine, parentesi su due leader dello spogliatoio con un paio di brevi battute: «Fumagalli ci ha messo del suo, ma è qui per questo. Ragusa ci ha dato le risposte che ci aspettavamo, sappiamo che non è in condizione ma deve giocare per crescere».

PLESCIA – Seconda rete in giallorosso e sempre in casa, un gol decisivo e che ha colpito nel profondo il bomber palermitani: «Dopo la rete c’è stata una grande emozione, sia per il gol dell’ex in sé che per tutto quello che c’è stato nel dietro le quinte della trattativa. L’Avellino è una grande squadra, sapevamo che sarebbero partiti forte e che ci avrebbero messo in difficoltà. La partita è fatta di vari momenti, siamo stati bravi a sfruttare quelli a nostro favore. Sul gol ho attaccato il primo palo e Firenze mi ha messo la palla in testa. Il merito è del mister e di come prepara la partita, personalmente mi sta dando tanto. Ora torniamo subito in campo, sfida di Coppa Italia importante che servirà per crescere di condizione. Ci teniamo a fare bene perché è un derby sentito e poi vincere aiuta a crescere».

FUMAGALLI – Un paio di sassolini per qualche critica di troppo dopo la rete subita contro la Turris, poi una menzione speciale: «Ho riscattato l’errore contro la Turris, anche se qualche critica mi è sembrata eccessiva. Il calcio è fatto di episodi, mi è andata male ma sono andato oltre. Mettere etichette al primo svarione non mi piace. Ho ancora fame, se non l’avessi mi fermerei. Oggi era importante vincere, perché abbiamo fatto due grandi prestazioni e ci mancava la vittoria. Serviva una grande prestazione da parte di tutti, ed è arrivata. La parata finale? È sceso Mimmo Cecere e mi ha dato una mano a buttare fuori quella palla. Soffrire serve per crescere, oggi abbiamo sofferto tutti. Un percorso di crescita fondamentale soprattutto per i giovani. Dobbiamo avere voglia di portare a casa sempre il massimo, il processo di crescita è in atto. Tutti quelli che hanno giocato hanno dato il massimo, serve questo per raggiungere gli obiettivi. Il maxi recupero? Non lo capisco, mi sembra eccessivo ma lo faranno per temprarci ma il mister ci allena per giocare anche 140’. Jacopo (De Matteis, il suo vice, ndr) impara molto, ascolta i consigli e migliora. Ma anch’io vado al campo per migliorare, non è importante quanti anni io abbia. Cerco sempre di migliorare. Non mi accontento mai. Anche oggi non sono contento perché i rinvii mi sono venuti corti. Queste vittorie ti danno tanto, contro un avversario costruito per vincere. Ti dà consapevolezza, ma va messa da parte perché dobbiamo fare un’altra grande prestazione perché mercoledì c’è un derby sentito».

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