Messina, Carillo: “A testa alta contro chiunque” | Celic: “Il gioco di Sullo perfetto per me”

Pubblicato il 8 Settembre 2021 in Sala Stampa

La loro uscita a Pagani ha aperto le porte alla rimonta della squadra campana, contro il Palermo la loro solidità è stata decisiva. Capitan Carillo e Maks Celic raccontano il loro primi passi con la maglia del Messina.

STRADA GIUSTA – “Ci alleniamo da poche settimane e c’è ancora molto da lavorare – spiega Carillo -, ma stiamo crescendo e continuando così ci toglieremo sicuramente delle soddisfazioni. Resto convinto che non dobbiamo avere limiti, affrontiamo le sfide giorno dopo giorno”. Leader in campo e anche fuori, ex capitano della Casertana che ha conquistato la fascia anche a Messina: “Un grande onore essere il capitano di una squadra con tanta storia, però questo non cambia il mio ruolo all’interno dello spogliatoio, voglio incidere indipendentemente dalla fascia”. Classe 1996, ma tantissima esperienza in una carriera in continua crescita: “Ho fatto la gavetta, anni difficili che mi sono serviti a crescere. A Caserta ho trovato continuità e sono anche riuscito a segnare parecchio, ma il merito è stato dei miei compagni che mi mettevano nelle migliori condizioni. Sicuramente è una delle mie caratteristiche, qui ho trovato un gruppo di ragazzi di alto livello e spero di poter ripetere quanto fatto la scorsa stagione”. Il direttore Argurio ha parlato del Messina come di una possibile “mina vagante”, in un Girone C che pare tra i più complicati degli ultimi anni: “Ci sono squadre super attrezzate come Bari, Catanzaro e Avellino, ma in questa categoria non bastano i nomi, ci vuole fame. Qui ci sono giocatori ambiziosi e che vogliono dimostrare. Siamo il Messina, dobbiamo e possiamo giocarcela con tutti. Alla fine di una partita non dobbiamo avere rimpianti, l’obiettivo non deve essere solo la vittoria ma uscire dal campo a testa alta contro chiunque”. Ultimo passaggio sul neo acquisto Vukusic e la sfida di domenica sul campo del Monopoli: “Ante è un giocatore di spessore che ha esperienze in campionati importanti. Ci darà una grande mano, inoltre parla molto bene la nostra lingua e si è mostrato sempre disponibile con i compagni. Il Monopoli? Dura, è un avversario tosto, ma siamo pronti a mettercela tutta per spezzare il loro entusiasmo”.

CELIC – Compagno di reparto di Carillo, già colonna portante della squadra giallorossa grazie al suo ottimo impatto fisico e una buonissima capacità di palleggio: “Mi piace lo stile di gioco che mister Sullo ci chiede, non sono uno a cui piace buttare la palla e mi trovo a mio agio a costruire dal basso. I moduli mi interessano meno, a 3 o 4 cambia poco, mi trovo bene in entrambi gli assetti. Crescita in campo e anche personale, passaggi fondamentali per vedere il vero Celic: “Abbiamo subito qualche gol di troppo, ma veniamo da pochissimi allenamenti e sappiamo di dover lavorare ancora. Personalmente non sono ancora in buone condizioni, ma siamo consapevoli che queste difficoltà passeranno presto”. Colonia croata a Messina – con Vukusic e Mikulic -, per due modi di vedere il calcio in maniera diversa: “La prima differenza è quella dei campi, in Croazia sono migliori di quelli che ho visto fin qui. Poi, la tattica che qui è presente in ogni allenamento della settimana”. Chiusura sul suo ambientamento e il lavoro per imparare al meglio la lingua: “Capisco bene l’italiano perché i miei genitori lavoravano a Massa e passavo le estati in Italia. Devo migliorare nel parlarlo. Sto imparando a conoscere la Sicilia, ho fatto le vacanze con la mia famiglia nella zona di Cefalù”.

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