Messina da urlo: Gonçalves stende il Bari

Pubblicato il 6 Febbraio 2022 in Primo Piano

Da urlo! Colpaccio del Messina al San Nicola, vittoria arrivata a tre minuti dal novantesimo grazie alla rete di Tiago Gonçalves. Primo tempo scosso dalla botta di Terranova e la risposta di Trasciani, poi una ripresa con un Bari sterile e un Messina ordinato e pronto a ripartire. Successo pesantissimo.

TESTA A TESTA – Confermate le previsioni della vigilia con Raciti che rompe gli indugi e manda in soffitta la difesa a 5: in porta c’è ancora Lewandowski, a destra confermato Trasciani con Fazzi opposto. In mediana out Damian, in regia tocca a Rizzo con Fofana e Marginean ai lati. Larghi Russo e Gonçalves, punta centrale Adorante. Nel Bari solo panchina per Galano, in attacco gioca Cheddira con Antenucci, in regia confermato Maiello con D’Errico sulla trequarti al posto dell’infortunato Botta. Il cambio di sistema condiziona, immediatamente, l’atteggiamento dei giallorossi: pressing alto e tentativo continuo di fare gioco. Fofana il primo a provarci, ma il Bari si chiude bene. Bari un po’ troppo passivo, si arrabbia Mignani che richiama la sua linea ad alzarsi. Antenucci ci prova con un destro velleitario, ma Lewandowski è ancora insicuro e non trattiene con Celic costretto a spazzar via. Cresce il Bari, giallorossi che si abbassano leggermente e sono costretti a rifugiarsi in corner. Calcia Maiello, svetta imperiosamente Terranova – bruciando Carillo – e pallone in rete senza che Lewandowski possa intervenire. Reazione immediata del Messina che punge con un gran affondo solitario di Fazzi, il suo destro secco viene deviato in angolo da Frattali. Battuto corto, con Gonçalves che scarica su Fazzi per un cross arrotato che trova Trasciani sul secondo palo – a vuoto l’intervento di Pucino -, colpo di testa e parità servita. Battere il ferro finché è caldo, così alla reazione con gol segue un atteggiamento ancora propositivo. Il più ispirato pare essere Russo, bene il lavoro di raccordo di Adorante. Bari che insiste con un ritmo basso, marce lente che consentono al Messina di sistemarsi e rischiare il giusto. Ultimo terzo di tempo che racconta poco, anche per colpa di un Bari ben al di sotto degli standard richiesti a una capolista. Bene il Messina, invece, che col 4-3-3 sembra aver trovato equilibrio e distanza tra i reparti nelle due fasi. Unica pecca, forse, l’appoggiare in maniera troppo timida il lavoro di Adorante. I ritmi lenti del Bari vengono rotti dall’arrembaggio di Pucino sulla destra: fuga e cross che trova Antenucci nel cuore dell’area, tuffo del numero 7 e pallone che si stampa sul palo. Occasione clamorosa per i pugliesi, grandissima la giocata messa in piedi dai due calciatori di Mignani. Tempo finito e squadre a riposo in parità.

IL COLPACCIO – Secondo tempo che inizia senza cambi, ma con un atteggiamento diverso da parte del Bari: pugliesi più alti e che cercano di imprimere un ritmo più alto. Più basso il Messina, con le linee di difesa e centrocampo che si schiacciano troppo e ripartenze più complicate. Adorante si fa vedere per qualche pallone protetto con tanto di falli subiti, come sempre da elogiare lo spirito di sacrificio del centravanti giallorosso. La sua partita finisce prima del quarto d’ora, dentro Piovaccari. Fuori anche Russo, campo per Statella. Non c’è minutaggio, quindi, nelle scelte di Raciti che si gioca le sue carte più esperte per l’ultima mezz’ora di gara. Meno brillante e più difensivo il Messina della ripresa, quasi fisiologico visto il valore di un Bari che prova a mettere le tende nella metà campo giallorossa. Dalle parti di Lewandowski, però, non accade praticamente nulla, palesando tutta la farraginosità della manovra della squadra di Mignani. Tutto per tutto, allora, per i pugliesi con Galano che rileva Scavone aumentando il peso offensivo. Contromossa di Raciti con Konate che prende il posto di Marginean. Troppo basso il Messina, ma il gioco lento e prevedibile dei pugliesi favorisce una fase difensiva ordinata e attenta. Brutta la prova della capolista, troppo legata a qualche spunto individuale più che al gioco. Terranova punge ancora di testa, ma non è preciso. Messina che non riesce più a ripartire, ma che può gestire un pari pesantissimo senza troppa ansia. Le palle inattive sembrano essere l’unica soluzione della squadra di Mignani, altro corner e altro pericolo per il Messina: Maiello mette dentro, Cheddira si ritrova il pallone sul destro e calcia di potenza – a botta sicura – da distanza ravvicinata, riflesso miracoloso di Lewandowski e risultato che non cambia. Non punge mai il Messina, che ci prova solo con la prima discesa di Statella, ma all’ex di turno manca la precisione nell’ultimo passaggio. Mancano le idee nel Bari, con Mignani che mischia le carte più volte, ma senza trovare mai il giusto cambio di ritmo. Messina che può contenere. Rizzo diventa uomo tatticamente ovunque, piace l’impegno di Fazzi e Fofana. Muro giallorosso, spara a salve il Bari. Servirebbe solo il contropiede giusto, quello che arriva a pochissimo dalla fine: Maita e Simeri palleggiano stancamente, Rizzo recupera l’ennesimo pallone e Konate può ripartire. Sfera allargata verso Fofana, il numero 6 alza la testa e mette nello spazio per l’accorrente Gonçalves, sinistro secco e Frattali battuto. Forcing del Bari che non scuote il muro giallorosso, fischio finale e Messina che passa sul campo della capolista.

BARI 1

MESSINA 2

MARCATORI Terranova (B) al 10′, Trasciani (M) al 16′ p.t.; Gonçalves (M) al 42′ s.t.

BARI (4-3-1-2) Frattali; Pucino, Terranova, Gigliotti, Ricci; Maita, Maiello, Scavone (dal 20′ s.t. Galano); D’Errico; Cheddira (dal 33′ s.t. Simeri), Antenucci. (Polverino, Plitko, Celiento, Di Cesare, Bianco, Citro, Misuraca, Mazzotta, Belli, Daddario). All. Mignani

MESSINA (4-3-3) Lewandowski; Trasciani, Celic, Carillo, Fazzi; Fofana, Rizzo, Marginean (dal 20′ s.t. Konate); Russo (dal 12′ s.t. Statella), Adorante (dal 12′ s.t. Piovaccari), Gonçalves (dal 46′ s.t. Camilleri). (Caruso, Fantoni, Simonetti, Damian, Baldé, Angileri, Rondinella, Dipinto). All. Raciti

ARBITRO Ricci di Firenze

NOTE Ammoniti Celic, Fofana. Corner 11-5. Recupero 0′ e 4′.

*foto copertina: SSC Bari – Facebook ufficiale

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