Messina, frena di meno e accelera di più

Pubblicato il 4 Ottobre 2022 in Primo Piano

Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Il Messina archivia la pratica Giugliano e inaugura al meglio un mese di ottobre che sarà pieno zeppo di scontri diretti e obblighi di crescita, nel gioco e non solo.

VITTORIA NECESSARIA – Alcune prestazioni convincenti, altre meno. Il Messina arrivava alla partita di sabato con poche certezze e la necessità impellente di fare risultato. A qualsiasi costo, perché l’appellativo di “squadra bella che non balla” non piace a nessuno, men che meno al suo allenatore. Già da qualche settimana Auteri premeva sull’urgenza di trovare la prima vittoria stagionale. Il gruppo ha risposto prontamente, avendo la meglio su un avversario che non ha mai dato la sensazione di tirarsi indietro. La prestazione giallorossa in questo caso non è stata esaltante, ma ha concesso una boccata d’ossigeno a seguito di un avvio deludente. Importante sottolineare come il successo sia frutto del contributo della squadra nella sua totalità. A partire dall’attacco con il lavoro degli esterni che in tal senso è stato determinante, arricchito dal senso del gol di Curiale, match winner di giornata. Il suo apporto diventa più che mai necessario per una squadra che fa fatica a concretizzare e necessita un appiglio anche in termini di esperienza. Sulla linea dei centrocampisti spicca la solita prova di personalità di Marino e quella di intraprendenza del giovane Fiorani. Passando poi alla fase difensiva che, seppur con qualche sbavatura, è riuscita a reggere gli urti di un reparto offensivo esperto formato dai vari Piovaccari, Salvemini e dal subentrante Nocciolini. In particolare hanno fatto comodo l’esperienza e la diligenza di Fazzi che sembra sulla via del rientro a pieno regime.
Dulcis in fundo mister Auteri con la mossa che cambia l’inerzia di una gara che aveva visto il Messina subire per buona parte del primo tempo. Il passaggio dal 4-3-3 al 4-4-2 – o se preferite 4-2-4 – ha smosso la gara aumentando il peso offensivo giallorosso, con l’ingresso in campo di Grillo – al posto di uno spento Fofana – che ci mette appena venti secondi a fornire l’assist per il gol del vantaggio.

PIEDI PER TERRA – Trovare il primo successo stagionale era fondamentale per classifica e morale, per alimentare quella consapevolezza che dopo le ultime uscite rischiava di affievolirsi. Eppure – come già sottolineato in precedenza – la prova della squadra di Auteri non ha convinto appieno per alcuni motivi. In primis perché da alcuni elementi ci si aspetta un contributo diverso. E se da questo punto di vista Balde e Curiale sono apparsi in crescita lo stesso non si può dire di Fofana e Catania, anche se in misure diverse. Per quanto riguarda il primo sembra il lontano parente del giocatore caparbio e travolgente osservato nella seconda parte della scorsa stagione. In fase di possesso fa fatica e sembra quasi spaesato in certi frangenti di gara. Si pensava che l’inserimento di un uomo in più in mezzo al campo lo avrebbe aiutato, relegandogli maggiori compiti di incursione, ma fin qui così non è stato. Catania, invece, ha le potenzialità per essere un elemento trainante di questa squadra ma spesso manca nella scelta finale. Tante le occasioni in cui riesce a portarsi sulla linea di fondo dopo aver seminato il panico sulla sua corsia, poche le azioni vincenti. Una delle quali quella nel match di Avellino culminata con un gol da capogiro. Complessivamente può fare di più. Al di là dei singoli un punto focale su cui il Messina ha necessità di lavorare è quello della gestione della gara. Infatti, l’approccio è spesso positivo nei minuti iniziali, poi, però, la squadra sembra calare alternando fasi della gara di discreta gestione a momenti di sofferenza. E ciò è avvenuto anche nella prima frazione della partita con il Giugliano: buoni i primi dieci minuti, poi qualche calo di tensione in eccesso che poteva costare lo svantaggio. Auteri lo sa e vuole lavorarci su, tanto che in conferenza stampa lo stesso allenatore ha parlato della necessità di una gestione più matura. I passi in avanti in tal senso sono doverosi e indifferibili in vista di un mese di ottobre che si prospetta molto impegnativo, caratterizzato dagli scontri salvezza con Cerignola, Gelbison e Fidelis Andria. Prima però il Messina è atteso dal Crotone nella gara di Coppa Italia che si terrà martedì allo Scida. Una gara in cui si vedrà ampio turnover da ambo le parti, ma che può aiutare il Messina a crescere ulteriormente e a mantenere i piedi per terra in vista del prosieguo del campionato. Non ci saranno Camilleri che resta a riposo e Curiale squalificato, sarà l’occasione per conoscere meglio chi ha giocato meno e comprendere quanto utili possano essere al campionato del Messina.

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