Messina-Vibonese, Dr. David and Mr. Manuel

Pubblicato il 19 Dicembre 2016 in Tattica

O lo ami o lo odi, perché un numero 10 come lui non metterà mai d’accordo le diverse anime di tifo e critica. David Manuel Milinkovic, nato in Francia ma di origini serbe, segni particolari: genio e sregolatezza. Fortemente voluto dall’ex ds Tosto, su di lui Valerio Bertotto voleva costruirci l’imprevedibilità, quella che si sono goduti a fasi alterne Marra e Lucarelli. Impatto devastante con Messina, quando in una sera di agosto spaccò in due le linee di un Siracusa troppo lento per fermarlo. Poi il rosso per una reazione inutile a Reggio Calabria, ecco che le due anime di Milinkovic si palesano. Contro la Vibonese corre, rincorre, si sbatte e diventa decisivo mettendo lo zampino in tutte le tre reti del Messina. A lui se il terreno non è in condizioni ottimali sembra non importare, quando è in giornata di grazia non ci sono zolle che possano bloccare le sue avanzate. Lucarelli nelle scorse settimane raccontava di un David depresso dagli errori, in preda ad una vergogna tale da non farlo uscire di casa. Un pudore che chiarisce che l’indolenza è radicata ma combattuta, perché Milinkovic può non accendersi con continuità ma difficilmente lo vedrete fermo con le mani sui fianchi. Quando vuoi spaccare il mondo, spesso, non spacchi neanche un filo d’erba. La tranquillità non è la sua abituale compagna di viaggio, quando invece decide di accomodarsi sul sedile del passeggero ecco che il genio del Dr. David schiaccia il pauroso Mr. Manuel. La prestazione vista contro la Vibonese non è la prima, è solo la più concreta perché in realtà di Milinkovic fa rabbia proprio la mancanza di cattiveria nei momenti topici. A Cosenza, come contro il Lecce, era stato sempre lui ad accendere la luce giallorossa subito spenta per gli eccessi di leziosità. Il mercato di gennaio è alle porte, la rivoluzione che Lucarelli pretende porterà nuovi protagonisti in riva allo Stretto, movimenti che dovranno tener conto delle caratteristiche di un calciatore come Milinkovic che andrà esaltato e accompagnato nelle sue solitarie giocate puramente tecniche.

CONTRO TUTTI – Tre animazioni dedicate al franco-serbo, la sua partita contro la Vibonese merita un approfondimento speciale che va oltre allo sviluppo della sfida. Partiamo dal primo tempo: punteggio bloccato, sono i calabresi a rendersi pericolosi con un pimpante Saraniti, il Messina ci prova proprio con Milinkovic. Il numero 10 riceve a centrocampo (cerchio rosso), attorno a lui ci sono tre avversari che presto diventano quattro (evidenze blu). I calciatori di Costantino provano a limitare l’avversario, un tocco con l’esterno e sono tutti saltati: Giuffrida cade nel tentativo di bloccarlo, gli altri rincorrono senza successo. Azione spettacolare di Milinkovic, l’errore però è in arrivo: superati i quattro avversari il fantasista è esaltato, il destro molle e sbilenco che lascia partire è il tipico eccesso che andrà limato.

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COINVOLTO – Passiamo all’azione che sblocca la partita e la indirizza definitivamente: palla lunga su Pozzebon che lavora da centravanti boa, nel riquadro blu c’è Foresta che accorcia bene sullo sviluppo. Milinkovic (cerchio rosso) è lontano dall’azione ma attento, capisce immediatamente di poter partecipare in maniera decisiva. Pozzebon scarica su Foresta, Milinkovic attacca lo spazio e detta il passaggio al compagno. Perfetti i tempi di giocata di Foresta, ottimo il numero 10 nell’inserimento e nel mettere il pallone in mezzo di prima. Usai svirgola e fa il resto, ma lo sviluppo partecipato e coinvolto del Messina è la vera giocata decisiva.

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TACCO D’ARTISTA – Per Lucarelli doveva tirare, ma il tecnico livornese di mestiere faceva il centravanti e per lui un assist da quella zolla rimane impensabile. Milinkovic va annoverato tra gli artisti del calcio, il livello di arte lo deciderà la sua carriera, al momento rimane tra gli autori di dipinti più emozionanti dell’intera Lega Pro. Constatata la tendenza artistica bisogna rassegnarsi: in cento casi simili, Milinkovic, per cento volte cercherà l’assist di tacco. Alla fine anche Lucarelli se ne farà una ragione, va bene volere un David più concreto ma impossibile trasformarlo in un killer d’area. Andiamo all’azione: Pozzebon apre su Nardini a destra (freccia blu), Milinkovic (cerchio rosso) è opposto ma capisce che accompagnare potrebbe risultare decisivo. Nardini taglia alla grande, Milinkovic detta ancora il passaggio che arriva puntuale, Yabré cerca la chiusura preventiva sul tiro ed ecco che arriva il genio: tacco di prima verso il rimorchio di Pozzebon (riquadro giallo), il tris è servito.

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