Mister of the week – Roberto Taurino, l’obiettivo è risalire la china

Pubblicato il 2 Novembre 2023 in Storie

Quattro punti nelle ultime due gare che devono rappresentare solo una base di partenza. Per il Monterosi così come per il suo allenatore, che ha grande voglia di riscatto e vuole invertire la rotta inizialmente intrapresa dalla sua squadra.

LA PUGLIA AL CENTRO – Nativo di Lecce e pugliese doc: il legame di Roberto Taurino con la sua terra è indissolubile e si riflette anche sulla sua carriera, tanto da calciatore quanto da allenatore. Sul terreno di gioco è un discreto difensore che raccoglie diverse stagioni in C2 con la maglia del Brindisi prima di approdare in terza serie. L’ultima avventura, prima di appendere gli scarpini al chiodo, lo vede alla Virtus Francavilla. Compagine con cui ottiene una storica promozione in Serie C e getta le basi per un futuro da tecnico. Infatti, conclusa la carriera da giocatore diventa il vice di Antonio Calabro sulla panchina dei biancazzurri. Ottenendo peraltro un risultato importantissimo: quinto posto e piazzamento playoff che accendono i riflettori sulla guida tecnica dei pugliesi. Calabro a fine stagione viene chiamato in Serie B dal Carpi e Taurino decide di mettersi in proprio. Si accasa al Nardò in Serie D, squadra in cui aveva già vissuto una parentesi da calciatore e che gli apre la strada da capo allenatore. L’esperienza nella provincia di Lecce dura poco più di un anno e mezzo. E vede la prima stagione – 2017-2018 – chiudersi con un ottavo posto, mentre la seconda è meno positiva e porta all’esonero di Taurino a marzo del 2019. Nonostante gli ultimi risultati negativi, l’allenatore leccese attira l’attenzione del Bitonto, che, come il Nardò, milita nel girone H della quarta serie. L’apporto di Taurino è sorprendente e prima della sospensione del campionato, causa COVID-19, il Bitonto si trova in prima posizione e detiene il miglior attacco e la miglior difesa in un girone molto competitivo. Promozione conquistata sul campo ma resa vana dalla condanna del club per illeciti sportivi. A cui segue la decisione del tecnico di cambiare aria e la conseguente chiamata della Viterbese in Serie C. Esperienza laziale che si avvia con alcune difficoltà che, però, alla lunga vengono spazzate via da un cambio di marcia che vale il dodicesimo posto nella classifica finale. A fine stagione Taurino non rinnova e torna a Francavilla Fontana, questa volta da protagonista. L’annata 2021-2022 è quella della consacrazione tra i professionisti e si conclude con un sesto posto e la partecipazione ai playoff di categoria. Idee propositive e vincenti che gli procurano l’attenzione di uno dei top club della terza serie: l’Avellino, che nell’estate del 2022 gli affida la guida tecnica. L’avventura campana non è fortunata e dura appena 9 partite: gli 11 punti totalizzati non soddisfano la dirigenza che opta per l’esonero.

RIPARTIRE DAL BASSO – Dopo l’esonero rimediato in Irpinia Roberto Taurino resta fermo per quasi un anno. Non riceve proposte concrete prima dello scorso 28 settembre, quando il Monterosi decide di esonerare mister Romondini, che alla guida dei laziali aveva totalizzato 2 punti in 5 partite, e di riporre la fiducia sull’ex tecnico di Viterbese e Virtus Francavilla. L’avvio è complicatissimo: quattro sconfitte in campionato, eliminazione dalla coppa Italia Serie C e difficoltà generali anche sul piano del gioco. Sul rendimento negativo con ogni probabilità incide anche il cambio modulo. Taurino predica un 3-5-2 che predilige dettami tattici molto distanti dal 4-3-3 dell’allenatore che lo ha preceduto. Eppure, nonostante la grande affinità con la difesa a tre, il tecnico dell’Avellino si è sempre definito abbastanza flessibile e sostenitore di un’idea di calcio priva di dogmi immutabili. In un’intervista di qualche tempo fa ha dichiarato: «Si può vincere in tanti modi. Ci può essere un’attitudine o un’altra. Il nucleo tattico di una squadra si vede solo ad inizio gara, poi i giocatori vanno in continuo movimento. Anche chi difende a tre può trovarsi a quattro. Le cose determinanti nel calcio sono l’occupazione dello spazio e i tempi di gioco». Non gli piace parlare di obbligo di vincere, ma piuttosto di voglia di imporsi. Per questo predilige sempre un ritmo intenso e un approccio mai rinunciatario. Tra i punti cardine del suo stile di gioco ci sono il grande lavoro sulle corsie esterne e la costruzione dal basso che è ormai un classico del calcio moderno, soprattutto per chi gioca con la difesa a tre. «Non deve essere percepita come un limite ma come un’opportunità» ha affermato lo stesso Taurino durante la sua avventura ad Avellino. L’ultima settimana per lui ed il Monterosi può rappresentare la base per un cambio di marcia: quattro punti nelle ultime due gare contro Catania e Sorrento. E se la gara del Massimino è stata pareggiata in extremis grazie ad un eurogol di Palazzino, la vittoria del Viviani contro il Sorrento ha premiato la prestazione di una squadra che ha lottato ed è stata ben messa in campo. Gara approcciata con un un 3-4-1-2 che ha visto Fantacci fare da raccordo tra centrocampo e attacco con maggiori libertà in fase offensiva. Poi cambio tattico forzato, a causa dell’espulsione nella ripresa di Sini: difesa a 5 dal baricentro più basso, con l’inserimento di Piroli al posto di Silipo. E la linea di centrocampo che a sua volta si è abbassata ed è diventata più densa. Nella seconda parte della ripresa viene inserito dalla panchina Di Francesco per sfruttare gli spazi concessi dal Sorrento in contropiede. Ed è proprio l’attaccante classe 2001 a chiudere la partita, conclusasi sul risultato di 2-0 in favore del Monterosi. Successo che non cancella i limiti strutturali dei laziali ma che mostra i primi frutti del lavoro avviato da Taurino. Subentrare a stagione già avviata non è mai semplice. Cambiare volto a una squadra che si presenta al campionato con un’idea di gioco completamente differente lo è ancora meno. Ma questo sarà il compito di qui in avanti per Roberto Taurino che ha grande voglia di riscatto e, dopo qualche difficoltà iniziale, sta ricominciando a pedalare. La strada è in salita ma il tecnico ha le capacità e i mezzi per invertire la rotta e salvare il Monterosi.

*foto copertina: Monterosi Tuscia Fc – Facebook ufficiale

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