Viaggio al centro dell’avversario: Foggia, la piazza chiede di più

Pubblicato il 17 Novembre 2023 in Punto C

Imperativo tornare a vincere per Cudini e il Foggia. Piazza caldissima e ambizioni ben più alte del 10° posto attuale. Prima il Messina e poi il Latina per un doppio crocevia che dirà molto sul futuro.

MERCATO – Tanti acquisti per il Foggia che, dopo la mancata promozione complice l’eliminazione dei playoff, è ripartito con un nuovo mister. Dopo l’addio di Delio Rossi, il designato è stato Mirko Cudini, che ha raccolto una squadra capace di arrivare fino alla finale dei playoff grazie a rimonte di grande valore, per poi perdere ad un passo dal sogno. Molti di quegli interpreti sono andati via, non tutti, perchè i rossoneri sono ripartiti da una base, seppur ristretta, di giocatori. Parliamo del portiere Nobile, dell’esterno e capitano Garattoni, del centrocampista Odjer, il trequartista Schenetti e l’attaccante Peralta. Oltre questi, numerosi acquisti messi a segno dal ds Belviso per dare a mister Cudini una squadra che possa tornare a lottare per l’obiettivo Serie B. Difesa rivoluzionata, con gli arrivi di Carillo dal Novara, Salines dalla Feralpisalò e Riccardi preso da svincolato. Ottimi innesti anche a centrocampo, in cui si è deciso di agire mediante le formule di prestito da squadre big della massima serie. Martini, Marino e Rossi sono arrivati proprio attraverso questo modus operandi, rispettivamente da Inter, Lazio ed Empoli. In attacco gli arrivi di Embalo dal Cittadella e Tonin dal Monterosi hanno dato ottima scelta come compagno e vice Peralta, seppur forse l’intero reparto offensivo sia quello che meno è riuscito a incidere finora.

STILE DI GIOCO – Mirko Cudini è un allenatore diverso dagli altri. Il mister ex Fidelis Andria preferisce adattarsi al contesto, ai giocatori che ha e, soprattutto, all’avversario che ha di fronte. Non predilige schemi fissi e moduli abituali, ma opta per variare e sorprendere la squadra che deve affrontare. Nella sua breve carriera, iniziata nel 2015 dalla Sangiustese, è spesso passato dal 4-3-3 al 4-3-1-2 e, all’occorrenza, ha modificato il suo schieramento anche passando al 3-4-3. Con la Fidelis Andria ha optato più volte per il 3-5-2, mentre in questa stagione a Foggia ha continuato a stupire cambiando più volte schieramento di gioco, passando dalla difesa a 3 a quella a 4 di domenica in domenica. Grande attenzione alla retroguardia e ottima solidità difensiva nel gioco di Cudini, che spesso però può portare, come quest’anno, a sterilità offensiva. Non è un caso che la sua squadra sia la terza miglior difesa e, al contempo, il terzo peggior attacco.

QUI FOGGIA – Per approfondire sul momento del Foggia abbiamo parlato con Antonio Palladino, giornalista di Tele Foggia. Impossibile non partire dalla crisi di risultati dei rossoneri, con la vittoria che manca ormai da un mese. L’ultima, infatti, risale al 2-0 del 14 ottobre con il Brindisi: «L’ultima vittoria risale ormai al derby col Brindisi, dove ci fu sicuramente la miglior prestazione stagionale del Foggia ma direi anche la migliore degli ultimi anni. Nelle ultime prove, invece, il Foggia risulta scarico e soprattutto sterile in fase offensiva. Nell’ultimo match con la Juve Stabia si è visto un Foggia solido in difesa, come in tutto il campionato dato che è la terza miglior difesa, ma poco lucido per riuscire a portare a casa i tre punti. Si giocava contro la capolista che in casa aveva sempre vinto, quindi un buon risultato in ogni caso, anche se con più cattiveria e forse un pizzico di fortuna poteva arrivare anche il bottino pieno». Ciò che manca è invece l’attacco: «Ciò che manca è la concretezza, non a caso il Foggia è il terzo peggior attacco del girone con solo 11 gol fatti. Questa situazione poi ha comportato anche malumori con la piazza, che è caldissima e, soprattutto, molto ambiziosa. Dopo l’1-1 col Sorrento i giocatori andarono sotto la Curva e dunque l’imperativo contro il Messina è vincere».

PROBABILE FORMAZIONE – Per quanto riguarda la probabile formazione, difficile prevedere un 11 certo, con mister Cudini abituato a variare molto gli interpreti: «Raramente ho visto una squadra che cambia così tanto. Di domenica in domenica variano sia il modulo e sia, di conseguenza, anche i giocatori. All’inizio si schierava a specchio in base all’avversario, mentre nell’ultima con la Juve Stabia ha cambiato questa abitudine. Spesso cambia il modulo, dal 3-5-2, al 3-4-1-2, fino al 4-3-1-2». Allenatore che dunque preferisce adattarsi all’avversario, che usare un modulo e uno stile di gioco fisso. Nonostante ciò, al momento ci sono alcuni giocatori in vantaggio rispetto ad altri, ma occhio alle sorprese: «Ad oggi se dovessi dirti una formazione direi un 3-4-1-2, con in porta Nobile mentre in difesa Salines, Carillo e Riccardi. A centrocampo, sulle fasce a destra Garattoni e a sinistra Vezzoni, in mediana Martini e Odjer. Trequartista Schenetti, con Peralta e Tonin coppia d’attacco».

*foto copertina: Calcio Foggia 1920 – Facebook Ufficiale

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