Vittoria chiave: il Messina stende il Locri

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Pubblicato il 24 Febbraio 2019 in Primo Piano

Tre punti fondamentali in una gara sempre sotto controllo. Il Messina supera come meglio non avrebbe potuto l’ostacolo Locri e si proietta verso l’ultimo scorcio di stagione con ottimismo.

SORPASSO IN DUE STEP – Biagioni riparte dalle sue certezze e conferma in larga parte pedine e sistema di gioco proposti nel precedente turno. L’unica eccezione sulla corsia mancina, dove il tecnico giallorosso schiera il classe 2001 Barbera. Meo confermato tra i pali, con Biondi, Zappalà e Ferrante a completare il reparto arretrato. Dalla cintola in su è un copia-incolla dello scacchiere titolare del pari di Castrovillari: in mezzo al campo il duo Traditi-Bossa; sulla trequarti spazio a Catalano, Cocimano e Arcidiacono. Davanti recita in solitario Marzullo. L’assetto coraggioso proposto da Biagioni dà subito i suoi frutti, perché il Messina prima rompe gli indugi con una bella punizione di Catalano e 3 minuti più tardi sblocca il match, con lo stesso Catalano che manda in porta Cocimano, freddissimo al cospetto di Manno. Tutto troppo facile, ma è più o meno un’illusione che dura giusto un quarto d’ora, fino cioè al pari ospite, che arriva dal dischetto dopo il fallo proprio di Cocimano ai danni di Amato: implacabile De Marco. Il pari genera un equilibrio sostanziale, spezzato però dall’ennesima freccia scoccata da Catalano, il cui cross in mezzo all’area produce l’uscita sbilenca di Manno e la ribattuta in rete di Traditi, che ristabilisce le distanze e dà nuova verve ai suoi compagni. Arcidiacono fa ammattire gli avversari e innesca due, tre situazioni potenzialmente pericolose prima del duplice fischio.

TRE PUNTI IN GHIACCIO – Al via della ripresa cambio poco o nulla. Le dinamiche della gara mantengono lo stesso copione: il Messina fa la partita, il Locri resta basso in atteggiamento guardingo. Così Pellicori prova a scuotere i suoi, operando tre cambi in un’unica tranche dopo un quarto d’ora di gioco. Gli ospiti in effetti guadagnano metri e fiducia, senza però pungere. L’occasione invece arriva per il Messina, con Ferrante che stacca più alto di tutti sul piazzato del solito Catalano: sfera sopra la traversa, tris sfiorato. Da qui in avanti il Messina contrae il proprio gioco, senza però perdere il controllo nella gestione complessiva della gara. Così la sfida scivola fino al 90′ senza sussulti degni di nota, almeno fino all’errore clamoroso sotto porta di Cocimano. Poi il triplice fischio, che consegna tre punti cruciali al Messina contro una diretta concorrente e gli applausi a fine gara. Meritati, considerato il clima che si respira lontano dal rettangolo verde.

MESSINA 2

LOCRI      1

MARCATORI Cocimano (M) al 9’, De Marco (L) su rigore al 24’, Traditi (M) al 38’ p.t.

MESSINA (4-2-3-1) Meo; Biondi, Zappalà, Ferrante, Barbera; Traditi, Bossa (dal 38′ s.t. Tedesco); Catalano (dal 30′ s.t. Selvaggio), Cocimano (dal 47′ s.t. Carini), Arcidiacono; Marzullo (dal 39′ s.t. Pirrone). (Lourencon, Sambinha, Ba, Mancuso). All. Biagioni

LOCRI (4-3-3) Manno; Biancola (dal 17′ s.t. Costabile), Russo (dal 39′ s.t. Cosentini), Strumbo, Condomiti; Siano (dal 31′ s.t. Bruzzese), Amato, Libri (dal 17’ s.t. Trombino); Pannitteri (dal 17′ s.t. Larosa), Caruso, De Marco. (Pellegrino, Indelicato, Varricchio, Baccilieri). All. Pellicori

ARBITRO Sicurello di Seregno

NOTE Spettatori 300. Ammoniti Biancola, Barbera, Condomiti, Siano, Biondi. Corner 4-4. Recupero 1′ e 4′.

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