Messina mai in partita, il Taranto domina e Bifulco incanta due volte

Pubblicato il 1 Novembre 2023 in Primo Piano

Non pervenuto. Il Messina che cade, malamente, sul campo del Taranto paga un vestito tattico scomodo e la capacità della squadra di Capuano di leggere al meglio situazioni e giocate. Bifulco firma due reti piene di tecnica e classe, la reazione dei giallorossi non c’è e la quarta sconfitta è servita.

TUTTO SBAGLIATO – Uno specchio che non riflette, almeno nella prima parte di gara, quello scelto da Modica per affrontare un Taranto in ottima forma. Fuori Emmausso, Ragusa, Lia e Giunta per un Messina che si piazza con una difesa a tre supportata da Polito e Ortisi sulle corsie. In mezzo la qualità e la quantità delle tre F – Frisenna, Franco e Firenze – con Plescia accompagnato da Zunno, inserito all’ultimo istante dopo il problema muscolare all’adduttore per Luciani nel riscaldamento. Sarà lo schieramento sperimentale, sarà la forza della squadra di Capuano, ma il primo tempo è un dominio tecnico e tattico del Taranto. Approccio anche buono dei giallorossi, ma quando Ortisi calcia morbido un corner che consente a Kanoute di andarsene in contropiede – senza successo – diventa chiara la differenza di intensità mentale delle due squadre. Bifulco sale in cattedra per una decina di minuti in cui dribbla qualsiasi avversario gli si pari davanti e firma due reti. Sulla prima Kanoute trova il burro nell’affrontare Manetta, cross respinto corto da Pacciardi col pallone che finisce sui piedi di Bifulco che si beve Ortisi con estrema facilità e scarica un sinistro imparabile. Primo schiaffone a un Messina che sembra costretto a cambiare e in fretta. Non c’è tempo e Kanoute riparte bruciando una linea difensiva lentissima: tiro incrociato impreciso. “Ci pensa Bifulco”, sembra essere lo slogan a cui il Taranto può aggrapparsi e il numero 14 non tradisce. Slalom gigante sulla corsia destra di un Messina che stava provando a rientrare: Manetta ancora leggerissimo, non possono nulla Plescia e Franco, poi destro leggermente toccato e Fumagalli ancora battuto. Modica capisce che l’esperimento è finito oltre a essere fallito: fuori Pacciardi e Polito – malissimo entrambi -, dentro Lia e Cavallo col Messina che torna al 4-3-3. Tardi per rimettere le cose in ordine in un primo tempo totalmente dominato dal Taranto, tanto che la confusione regna sovrana e Kanoute avrebbe ancora la palla del tris, ma Manetta ci mette una pezza. L’altra la piazza Ortisi quando ferma Bifulco che aveva già caricato il tiro per il tris. Occasioni in serie, con Cianci che ci prova su azione di corner e Fumagalli che devia fuori. Assolo della squadra di Capuano che può finire qui. Messina che torna negli spogliatoi consapevole di aver messo in campo solo confusione e disattenzione.

NOIOSAMENTE FINO AL FISCHIO FINALE – Atteggiamento diverso quello del Messina nella ripresa, ma è solo apparenza perché gli errori restano e il Taranto controlla senza sudare troppo. Certo, dalle parti di Fumagalli i guai sono meno rispetto al primo tempo, anche per la volontà di Capuano di entrare in modalità gestione per non rischiare nulla. Difficile anche che possa accadere, perché il Messina sbaglia ogni singola giocata che possa innescare i suoi giocatori offensivi. Modica lancia Emmausso per Firenze per cercare uno spunto mancato fin qui. Il tris del Taranto è meno probabile, ma viene sfiorato quando Kanoute si beve – ancora una volta – tutta la fascia mancina giallorossa trovando, però, la respinta di Fumagalli. Sulla quale si avventa Zonta: ancora Fumagalli. Il secondo tempo, in realtà, non racconta davvero nulla di eccezionale. Messina che non può dire di aver reagito e che, anzi, ha sofferto l’entusiasmo e la tecnica di un Taranto meno arrembante ma pur sempre padrone del campo. Tempo che è scivolato via regalando qualche sostituzione, un paio di leziosismi tecnici, un destro di Emmausso e poco altro. Per il Taranto vittoria fa rima con quota 20 e posizione a ridosso delle prime in classifica. Messina che trova la quarta sconfitta stagionale, la terza in trasferta e che, ora, dovrà essere bravo a gestire il post sconfitta. Alti e bassi come sono stati quelli di Crotone e Taranto rischiano, infatti, di influenzare il giudizio – anche interno – e non raccontare quale sia il reale volto di questa squadra. Al netto, poi, di una prestazione odierna fortemente condizionata dalle modifiche tattiche – rivelatesi errate – presenti nello schieramento iniziale.

TARANTO – MESSINA 2-0

MARCATORE Bifulco al 15′ e al 22′ p.t.

TARANTO (3-4-1-2) Vannucchi; De Santis, Antonini, Riggio; Mastromonaco, Calvano (dal 24′ s.t. Romano), Zonta (dal 31′ s.t. Fiorani), A. Ferrara; Bifulco (dal 42′ s.t. Capone); Cianci (dal 31′ s.t. Samele), Kanoute (dal 42′ s.t. Orlando). (Loliva, Di Serio, Bonetti, Enrici, Kondaj, Heinz, Hysaj, Papaserio). All. Capuano

MESSINA (3-5-2) Fumagalli; Manetta, M. Ferrara, Pacciardi (dal 28′ p.t. Cavallo); Polito (dal 28′ p.t. Lia), Frisenna (dal 29′ s.t. Giunta), Franco, Firenze (dal 12′ s.t. Emmausso), Ortisi; Plescia (dal 29′ s.t. Ragusa), Zunno. (De Matteis, Buffa, Luciani, Salvo, Darini, Zammit, Scafetta). All. Modica

ARBITRO Pezzopane di L’Aquila

NOTE Spettatori 7000 circa. Ammoniti A. Ferrara, Firenze, De Santis e Riggio. Corner 9-4. Recupero 3′ e 5′.

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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