Cerignola-Messina, l’inizio è la parte più importante del lavoro

Pubblicato il 2 Settembre 2023 in Primo Piano

Il momento di scendere in campo è arrivato. Il Messina riparte da Cerignola, una di quelle trasferte che ti obbliga a fare tremendamente sul serio sin da subito. Conteranno il giusto assenze e condizione, perché quando il campionato inizia non aspetta nessuno.

UN GIOCO RICONOSCIBILE – Lavoro duro e continuato quello voluto da Giacomo Modica. Il tecnico mazarese è allenatore che non devi scoprire: il suo stile gioco è noto, ben contornato e di facile riconoscibilità. Inutile, quindi, stare qui – oggi e domani – a discutere sull’approccio tattico che i giallorossi avranno in campo, quello è abito che Modica ha cucito addosso e che indosserà senza farsi influenzare troppo dai risultati. Un credo preciso, una volontà di dominio e controllo del gioco che quando attivo diventa difficilissimo da parare per gli avversari. Certo, la differenza tra le rose – oggi e domani – conterà sempre, ma una squadra con un preciso gioco e una vera identità rimane una squadra che parte con un leggero vantaggio. Il Messina – questo vantaggio – ha cercato di costruirlo in queste settimane e non solo: mercato mirato con profili scelti per la loro “pancia vuota” – citazione cara al tecnico – e per caratteristiche che combacino con quanto chiesto e preteso da Modica. Dibattere a priori sui nomi diventa esercizio per veggenti, anche se è chiaro che il Messina non si presenti con una lunga lista di certezze. Alcune ci sono e nascono anche dalle riconferme: Fumagalli, Ferrara e Ragusa. Gli innesti di Manetta e Franco diventano linfa e leadership su cui contare. I punti interrogativi non mancano, ma attendere il campo è sempre utile. Non per reticenza al rischio, ma perché a un tecnico come Modica – a un tecnico che addestra il proprio gruppo come Modica – va data l’opportunità di mostrare i frutti del lavoro effettuato.

I SINGOLI – L’esordio è di quelli che non vorresti mai. Cerignola avversario tostissimo, reduce da una stagione entusiasmante – nonostante l’amaro finale nel derby col Foggia -, mercato di alto livello con gli arrivi di Martinelli e Tentardini freschi di vittoria del campionato col Catanzaro, ma con l’incognita rappresentata dall’addio di Pazienza. In panchina c’è Ivan Tisci che al Fasano ha convinto più di qualche critico. Squadra di buona struttura e non peserà l’addio di Achik finito al Bari, dato che la cessione del marocchino sembrava di quelle da mettere in conto già alla fine della scorsa stagione. Cerignola da rispettare e Messina che dovrà essere bravo a sfruttare al meglio le proprie armi. Difensivamente ci vorrà coraggio, in avanti velocità. Due ingredienti che non potranno mai mancare nella gestione Modica. Mister che, però, dovrà fare i conti con le assenze: squalificati Manetta, Ragusa e Franco – per lui rientro l’1 ottobre contro l’Avellino -, a cui aggiungere la condizione non ottimale di Firenze e Plescia. Capitolo centravanti che diventa interessante: il nome del palermitano non ha eccitato la piazza, ma l’ex Avellino pare possedere tutto quello che Modica ricercava. Fisicità, capacità di attaccare la profondità e occupazione concreta dell’area. Il gioco coi compagni non pare dispiacergli e, allora, Plescia cade perfettamente nell’identikit. Tra sogno e realtà non ci sarà mai aderenza, ma Plescia è il compromesso ideale visto anche il livello dei profili – tatticamente, economicamente e per “pancia vuota”- arrivati.

LE SCELTE – Non ci sono gli squalificati già citati nell’elenco dei convocati, fuori anche i non ancora tesserati Darini e Zammit, mentre si attende il mercato degli svincolati per riempire la casella del terzino sinistro. Ruolo in cui giocherà Tropea, così si parte da una difesa che dovrebbe vedere – davanti a Fumagalli – sulla corsia destra Lia con Polito e Pacciardi in mezzo, mentre Ferrara dovrebbe partire dalla panchina visti i piccoli problemi accusati durante la preparazione. In mezzo al campo Giunta in cabina di regia, ai suoi lati Scafetta e Frisenna per una mediana piena degli under utili per la questione minutaggio. Che, però, in questa prima uscita non avrà bisogno di addizioni difficili dato che anche in attacco si dovrebbe partire con due giovani: Emmausso è sicuro della maglia, così come Cavallo che partirà dalla destra. La condizione di Plescia invita a una partenza dalla panchina e la terza maglia diventa ballottaggio tra Zunno e Luciani. Se dovesse giocare il primo sarà Emmausso ad agire da prima punta, in caso contrario l’ex Picerno agirebbe sulla zona di sinistra. Cerignola che ricomincerà da un 4-3-2-1 che ricerca fantasia sulla trequarti buona per innescare il centravanti Malcore, vero e proprio punto di forza dei pugliesi.

LE PROBABILI FORMAZIONI
SABATO 2 SETTEMBRE 2023 ORE 20:45 | STADIO MONTERISI

CERIGNOLA (4-3-2-1) Krapikas; Coccia, Ligi, Martinelli, Tentardini; Tascone, Capomaggio, Sainz-Maza; Ghisolfi, D’Ausilio; Malcore. All. Tisci

MESSINA (4-3-3) Fumagalli; Lia, Polito, Pacciardi, Tropea; Scafetta, Giunta, Frisenna; Cavallo, Emmausso, Zunno. All. Modica

*foto copertina: Acr Messina | ph. Francesco Saya

Commenta

navigationTop
>

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi