Fc Messina-Sant’Agata, meravigliosamente

Pubblicato il 12 Aprile 2021 in Primo Piano

Facile, facilissimo. Dominio, spettacolo e vittoria per il Football Club Messina. Cinquina al Sant’Agata con una prestazione impreziosita da giocate di altissima classe, scrollata via l’amarezza dello scorso turno e segnale evidente di come Lodi e compagni vogliano lottare fino all’ultima giornata.

IN DISCESA – Inno alla bellezza calcistica quello suonato dalla squadra di Massimo Costantino (voto 7). Cinque reti, altrettante palle gol create e partita perfetta macchiata solo dalla classica dormita sulle palle inattive avversarie. Suicidio tattico quello di Giampà: il suo 3-4-3 viene demolito dagli esterni Arena e Bevis che trovano praterie alle spalle dei quinti avversari, con Franchina e Brugaletta a provare improbabili uscite alla disperata. Sono proprio gli esterni di Costantino a rubare l’occhio: Bevis per atletismo e velocità, Arena per una dose extra di tecnica. Sant’Agata che si consegna, una mediana imbambolata con Favo e Marcellino che non trovano mai i tempi per tenere a bada Lodi e la netta sensazione che rinunciare a una punta sarebbe stata cosa buona e giusta per Giampà. Forse sarebbe cambiato poco, perché il Football Club è nella classica giornata di grazia dove tutto riesce e maledettamente bene. Carbonaro resta fuori dopo una settimana passata più a guarire dall’influenza che ad allenarsi, così Costantino vara il 4-2-3-1 con Coria dietro a Piccioni per un duo tutto pressing e che lavora senza palla. Quando, però, la sfera capita tra i piedi dell’argentino arrivano sempre soluzioni e pericoli, in una gara a chi fa meglio con Lodi e il già citato Arena. Crea tantissimo il Football Club, per sbloccare la sfida arriva un rigore figlio della visione di Lodi che premia le caratteristiche di Bevis. Quando il francese corre per fermarlo si rischia, Gallo eccede e il penalty ci sta abbondantemente. Gara stappata, poi in discesa grazie alla lucidità di Marone e il dirompente Arena che assiste Bevis che – a differenza del finale di Ragusa – non sbaglia. Cambia anche il modulo: un 4-3-3 con Arena mezzala, Piccioni a coprire a destra e Coria che lavora da falso nove in fase di non possesso. Non solo, perché quando Arena e Bevis si allargano in linea con Agnelli e Lodi il sistema somiglia più a un 4-4-2. Nel finale di tempo ancora un gol: nato dall’asse Coria-Piccioni, con il numero 10 che dribbla, vede e serve con una leggerezza unica.

BICICLETTA – La ripresa, in teoria, avrebbe potuto raccontare meno. Non è così, perché il Football Club parte mostrando – ancora una volta – una insopportabile vaghezza sulle palle inattive. Fragapane per Mbengue con la zona che fallisce ancora e Aita che lo perde. Il ritornello “con Costantino si subiscono troppi gol” non trova aderenza con la realtà, perché i suoi ragazzi cadono ancora – e quasi sempre – in situazioni da fermo. A difesa schierata e in azione dinamica, infatti, i giallorossi non subiscono quasi mai. Il prezzo da pagare è basso, solo perché il Sant’Agata non ha la forza di fare di più e crolla sotto i colpi – che tornano incessanti – di Lodi e Bevis. Fa storcere il naso la sostituzione di Arena: fuori per il gioco degli under e il rispetto della presenza del 2002. Quando si fa male Aita tocca a Bianco e di conseguenza Casella va a rimpiazzare l’ex Acireale. Un peccato, perché il numero 30 è un piacere da gustare. Il finale di gara dice meno dal punto di vista tattico ma tantissimo da quello dello spettacolo. Con un’altra amarezza: l’infortunio di Piccioni. Fermato da un fastidio al polpaccio, la sua assenza – in attesa di Caballaero – sarebbe una tegola pesantissima. Lo spettacolo, dicevamo, favorito anche dall’ingresso di Carbonaro. Subito vivo e nel vivo, voglioso di segnare ma senza smania. Mastica il destro – su assist di Bevis – nella prima chance, ma la respinta di Ferrara vale il tap-in che regala a Bianco la prima rete in stagione e gli affettuosi schiaffi di Ciccio Lodi. Azione bella, quasi classica del repertorio del Football Club. La ciliegina arriva e tocca proprio a Carbonaro metterla: una rovesciata che parla da sola. Bella, imprudente, quel rischio che conquista e merita il massimo del risultato. Stupendo il servizio di Lodi – sì, sempre lui -, ma la bicicletta dell’attaccante palermitano diventa la classica immagine da copertina. Vince e convince il Football Club, con la giusta quantità di rivincita dopo il pessimo pari di Ragusa. Il tempo di crogiolarsi non c’è, perché mercoledì si viaggia verso Cittanova per un’altra sfida complicata. E fino a fine stagione non sarà l’unica. Il Messina di Novelli corre velocissimo, per non vivere di rimpianti al Football Club servirà una sola cura: vincere, e basta.

Marone 6,5: prova di gran carattere dopo il passo falso di Ragusa. Non sbaglia mai in presa alta, reattivo sulla conclusione ravvicinata di Alagna e fa partire il contropiede che porta al raddoppio.

Aita 5,5: soffre nel contenere gli avversari, perde il contatto con Mbengue che porta alla rete avversaria. (dal 3′ s.t. Bianco 6,5: entra con grandissima voglia, la rete è un bel premio per il suo impegno)

Marchetti D. 6: spegne le velleità di Perkovic e Alagna, gestisce con esperienza.

Da Silva 6,5: buonissimo rientro dal primo minuto per il portoghese. Sempre puntuale in anticipo, bravo anche in fase di possesso.

Ricossa 6,5: spinta continua e senza sosta. In fase difensiva non soffre mai.

Agnelli 6: gara di sacrificio e di grande intelligenza tattica, in crescita dal punto di vista fisico. (dal 33′ s.t. Marchetti A. sv)

Lodi 7,5: meraviglioso sinistro a servizio dei compagni. Altro gol su rigore, ma a stupire è la quantità di giocate di pura classe, compreso l’assist per la rovesciata di Carbonaro.

Arena 7: che talento. La sostituzione è un vero peccato per la bellezza delle giocate proposte. Serve l’assist a Bevis dopo una fuga di velocità e furbizia, piazza colpi di pura tecnica. (dal 3′ s.t. Casella 6: il solito impatto da calciatore che sbaglia pochissimo. Si fa vedere in avanti e dalle sue parti non si passa)

Coria 7: altro protagonista della fiera espositiva del talento. L’argentino, però, regala alte frequenze in fase di pressing e recupero palla. Spettacolare l’azione che porta all’assist per Piccioni. (dal 27′ s.t. Palma 6: entra a gara finita, spende un giallo evitabile ma che serve a tenere alta l’attenzione)

Bevis 7,5: travolgente. Si procura un rigore, firma il raddoppio e fa nascere l’azione del quarto gol. Imprendibile per gli avversari, anche lui reagisce alla pessima prova di Ragusa.

Piccioni 7: peccato per il problema muscolare al polpaccio. Gara da centravanti intelligente e tatticamente sempre utile, lucido quando firma il tris di giornata. (dal 14′ s.t. Carbonaro 7: parte fuori per una settimana con pochi allenamenti causa influenza, quando entra mostra la parte migliore delle sue qualità. Rovesciata incosciente, bellissima e dirompente. Spettacolo puro che prova a replicare con un pallonetto leggermente impreciso)

SANT’AGATA Ferrara 6; Franchina 4,5, Gallo 4,5, Brugaletta 4,5; Mbengue 6 (dal 23′ s.t. Dama 5,5), Favo 4,5, Marcellino 5 (dal 23′ s.t. Bongiovanni 5), Fragapane 5,5 (dal 23′ s.t. Gnicewicz sv); Perkovic 4,5 (dal 14′ s.t. Caruso 5), Alagna 5, Tripicchio 5,5 (dal 7′ s.t. Cicirello 5). All. Giampà 4.

*fonte foto: Football Club Messina – ph. Familiari

Commenta

navigationTop
>

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi