Il Messina non sbaglia: Pacciardi ed Emmausso stendono il Monterosi

Pubblicato il 2 Dicembre 2023 in Primo Piano

Vittoria. Il Messina torna al successo grazie alle reti di Pacciardi ed Emmausso su rigore che stendono un Monterosi che dal dischetto sbaglia due volte. Tre punti pesantissimi e che mancavano da quasi 50 giorni. Prestazione di pura reazione alle difficoltà dell’ultimo periodo.

TESTATA VINCENTE – E alla fine arriva Pacciardi. Sì, l’uomo meno atteso. Anche in campo, dato che la conferma della coppia Manetta-Ferrara sembrava scontata. Invece no, gioca il numero 23 ed è proprio lui a sbloccare un primo tempo ricco di errori tecnici e per larghi tratti noioso. Emmausso accende la sfida dopo un minuto con un tiro-cross su cui Plescia non arriva, ingannando chi si aspettava una frazione carica di vivacità. C’è la volontà, ma risultano assenti precisione e forza con Frisenna e Firenze che fanno il solletico a Mastrantonio. La risposta del Monterosi è tutta nel sinistro con cui Silipo scalda le mani di Fumagalli. Il tutto è condito da una miriade di palloni persi per il forte vento e la forte incapacità di giocare con pulizia tecnica. Da parte di entrambe le squadre. Primo tempo che sembrava destinato al pari senza sussulti, invece il Messina conquista un corner che Firenze pennella e Pacciardi trasforma in rete con un colpo di testa in anticipo sul primo palo. Vantaggio, che in trasferta mancava da Crotone; la stessa gara dell’ultima rete giallorossa fin qui. Era il 29 ottobre. Il resto è storia nota. Monterosi stordito dalla rete e capace di peggiorare la, già scarsa, capacità di muovere il pallone. Quando ci riesce, però, sfiora il pari con Silipo – e chi sennò? – che lavora dalla destra, cross sporcato e Vano che da mezzo metro centra la traversa. Errore grossolano e Messina salvo. Il primo tempo è tutto qui. Anzi no, perché Emmausso si accende ancora e in azione solitaria prova a chiuderla. Impreciso, ma che peccato visto il gran lavoro per liberarsi al tiro dal cuore dell’area. Il suo destro è sparacchiato e non spinto dalla cattiveria del caso. Dalla voglia di non sbagliare. Al netto di un ritmo lentissimo e di errori tecnici sparpagliati va, però, riconosciuto un impegno non visto nelle ultime sfide. Squadra più compatta, corta e brava nel ripiegare anche con gli esterni offensivi quando c’è da rincorrere. Firenze è più lucido in regia rispetto a Franco, ma in avanti manca ancora cattiveria. Quella che fa sprecare a Emmausso la palla del raddoppio fatale.

TUTTO DAL DISCHETTO – Cambia Taurino, con Frediani ed Ekuban per aumentare il peso offensivo. Il modulo rimane più o meno invariato, ma cambia la dinamica con la squadra sbilanciata a destra. E in generale, perché la caccia al pareggio vede tutti coinvolti. Fumagalli deve temere sempre il solito Silipo, ma il più pericoloso diventa Fantacci quando di testa sfiora il palo. Messina un po’ meno pressante, più basso e deciso nel lasciare il pallino ai laziali. Scelta che potrebbe anche essere giusta, ma dopo il recupero palla ci vuole tutta un’altra decisione negli affondi in contropiede. Ragusa si spolmona in fase di non possesso, poi è anche bravo nel servire Plescia che non ci arriva, di nuovo, per un soffio. Partita che sembra sedersi un po’, col Messina che gestisce senza fatica e Monterosi che resta confusionario. L’episodio è sempre dietro l’angolo, così un cross innocuo diventa un pericolo quando Scafetta sbaglia i tempi di attacco della palla e colpisce di braccio. Calcio di rigore. Dal dischetto parte Silipo: traversa. Sospiro di sollievo, ma non c’è neanche il tempo perché dopo la ripartenza dal fondo Emmausso si inventa un gran numero a centrocampo, con tanto di lancio tagliato a premiare lo scatto di Ragusa. Il capitano arriva prima di Mastrantonio che lo stende in uscita: rigore. Dal dischetto va Emmausso che non sbaglia. Poi, corsa verso la panchina per abbracciare Giacomo Modica. Quasi a chiedere scusa per un ultimo periodo ben al di sotto delle sue possibilità. Cazzottone in faccia per il Monterosi, col Messina che si copre con Salvo e Ferrara per l’infortunato Scafetta (spalla) e Ragusa, ma che sfiora il tris con un gran destro di Plescia respinto da Mastrantonio. Finita? Eh no, perché Ferrara si fa prendere – letteralmente – in giro da Costantino che lo aggira e si fa stendere: rigore. Il terzo. Dal dischetto lo stesso Costantino che ci prova con un destro potente, ma che Fumagalli intuisce e respinge. Prende forma il ritorno alla vittoria del Messina, un successo che mancava dal 15 ottobre quando la spaccata volante di Plescia stese il Giugliano. In trasferta, invece, i giallorossi non vincevano dal 19 marzo: dallo 0-1 di Potenza dello scorso campionato. Sempre al Viviani, poi, era arrivata l’ultima vittoria in trasferta in un girone di andata: era il 17 ottobre 2021 quando la squadra guidata da Capuano – all’esordio – passava per 2-3. Statistiche, queste, che raccontano quanto radicata sia la crisi del Messina in questa sua avventura triennale in Serie C.

MONTEROSI – MESSINA 0-2

MARCATORI Pacciardi al 35′ p.t.; Emmausso su rigore al 25′ s.t.

MONTEROSI (3-5-2) Mastrantonio; Cinaglia (dal 1′ s.t. Frediani), Mbende, Sini; Bittante, Fantacci (dal 28′ s.t. Costantino), Parlati, Verde (dal 28′ s.t. Tolomello), Di Renzo; Vano (dal 1′ s.t. Ekuban), Silipo (dal 41′ s.t. Palazzino). (Rigon, Di Francesco, Giordani). All. Taurino

MESSINA (4-3-3) Fumagalli; Polito, Manetta, Pacciardi, Ortisi; Scafetta (dal 32′ s.t. Salvo), Firenze, Frisenna; Ragusa (dal 33′ s.t. Ferrara), Plescia (dal 49′ s.t. Zunno), Emmausso (dal 49′ s.t. Luciani). (Di Bella, Tropea, Cavallo, Zammit). All. Modica

ARBITRO Iacobellis di Pisa

NOTE Spettatori 200 circa. Ammoniti Vano, Pacciardi, Fantacci, Polito, Fumagalli, Mastrantonio e Tolomello. Corner 2-4. Recupero 2′ e 5′.

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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