Monterosi-Messina: la mano di Modica, i piedi di Emmausso e Firenze. Muro Fumagalli

Pubblicato il 2 Dicembre 2023 in Primo Piano

Vittoria doveva essere, ma nessuna crisi può dirsi cancellata. Il Messina passa sul campo del fanalino Monterosi grazie a Pacciardi ed Emmausso. Il numero 10 si prende la scena dopo un mese di critiche feroci, ma la prestazione giallorossa è tutta figlia dell’insistenza di Giacomo Modica.

UNA SQUADRA VIVA – Tutto ruota attorno al 21′ del secondo tempo: Silipo calcia sulla traversa il rigore che Scafetta concede ingenuamente e la partita resta sul vantaggio del Messina. Si riprende ed Emmausso pennella per Ragusa che è bravo ad anticipare Mastrantonio e trovare il penalty. 0-2 di Emmausso e match indirizzato. Ce ne sarà un altro, ma Fumagalli lo respinge mostrando di essere un muro ancora solidissimo. Conta meno nella dinamica, perché il passare dal possibile 1-1 allo 0-2 è quello di cui i giallorossi avevano bisogno. Sì, quell’iniezione di fiducia figlia anche dell’episodio che gira a tuo favore. La vittoria era necessaria, praticamente vitale. Partita non eccezionale dal punto di vista estetico, condizionata dal vento e da troppi errori tecnici. Che non arrivano, però, dai calciatori con qualità: Firenze ed Emmausso. Il primo torna regista quasi per obbligo e mostra una capacità di far girare la squadra in maniera diversa rispetto a Franco. In primis, perché vuole la palla. Firenze il possesso lo vuole, il pallone lo concepisce come qualcosa da avere tra i piedi e non da rubare. Sono due visioni diametralmente opposte. Che il Messina giri meglio così era evidente anche prima, ma Franco garantisce – almeno in teoria – una maggiore copertura a una squadra già esposta di suo. È un tema, però, e lo sarà anche per le prossime settimane. Giacomo Modica (voto 7) torna alla vittoria soprattutto grazie a sé stesso. Ci ha creduto, ha insistito e continuato a pensare che questo sistema potesse essere vincente. E non solo, perché qualche modifica di atteggiamento c’è stata. Squadra più compatta, più corta e non sempre altissima. Esterni che aiutano e corsa richiesta ai due intermedi, anche per proteggere e far restare lucido Firenze. Impegno totale da parte di tutti. Era quello che si richiedeva, sempre al netto di un match non dominato per nulla. Monterosi che il pari se lo divora almeno due volte, che resta in gara sempre e che, per questo, concede maggiori meriti ai giallorossi. Tutti compresi – anche se in difesa le prestazioni restano mediocri -, con Emmausso in copertina per quanto mostrato: corsa, lucidità, capacità tattica di occupare il campo in maniera utile. Poi, quel taglio per Ragusa che è puro calcio di Modica. Finalmente. Perché quel taglio da esterno a esterno resta uno dei tratti distintivi di questa tipologia di gioco. Tutto risolto? Macché, ne parleremo e senza perdere di vista quanto fatto male fino a ieri. Il domani, però, deve contare e nelle scelte di Modica e Roma peserà, anche, quanto questa rosa sarà capace di reagire (e mostrare) fino alla sosta di Natale.

LE PAGELLE

Fumagalli 7
Spegne un paio di volte i tentativi di Silipo, che poi lo grazia dal dischetto trovando la traversa. Costantino, invece, centra lo specchio ma lui intuisce e respinge. Valore aggiunto.

Polito 5
Ancora una marea di errori tecnici che non possono essere cancellati dal risultato. Indeciso, in ritardo in alcune letture e quando entra in possesso perde subito palla. Ragusa deve dargli più di una mano.

Manetta 6
Bravo nel tenere la linea alta, la squadra compatta e nel non perdere alcun duello fisico.

Pacciardi 6,5
Qualche mancanza tecnica c’è, ma firma la rete che stappa la sfida e svuota la testa della squadra dai cattivi pensieri. Cresce alla distanza.

Ortisi 5,5
Deve dare di più quando spinge, in fase di non possesso è troppe volte in ritardo. Bittante non è un cliente difficilissimo, ma nella ripresa soffre la presenza di Frediani.

Scafetta 5,5
Gioca una buona partita, fatta di tanta sostanza e caparbietà. Però, sbaglia e tanto quando concede un rigore gratuito.

Firenze 7
In regia è un calciatore illuminante. Sempre testa alta, sempre lucido nelle scelte. Da fermo pennella per i compagni. Si perderà il presunto filtro di Franco, ma il gioco scorre con vera qualità.

Frisenna 6
Prestazione seria e decisa. Non sbaglia nulla, calcia pure un paio di volte in porta. Gioca più leggero di altre volte e diventa un fattore positivo.

Ragusa 6,5
Le cose migliori le fa quando rincorre, copre e recupera palla. In avanti non c’è lo spunto per colpire, ma quando deve conquistare il rigore è perfetto per scelta di tempo. Sacrificio da capitano.

Plescia 6
Primo tempo complicato e passato più a terra che a cercare palloni da trasformare in pericoli. Cresce nella ripresa riuscendo a tenere alta la squadra, peccato per un bel tentativo che Mastrantonio disinnesca.

Emmausso 7
Lui è così. Prendere o lasciare. Lezioso, apparentemente svogliato, poi di colpo delizioso e imprendibile. Primo tempo tatticamente perfetto, con tanto di botte prese un po’ da tutti. Nella ripresa taglia il campo con un pallone perfetto che Ragusa trasforma in rigore. Poi, dal dischetto non sbaglia. L’abbraccio con Modica è di quelli tra padre e figlio. Questioni loro. Il suo futuro dipende anche da questo aspetto.

Salvo 6
Bravo a calarsi nel match, attento e ordinato.

Ferrara 5
Per meritarsi una maglia deve dare di più. Sempre rimpianto, ma quando scende in campo il perché non si capisce. Costantino lo inganna fino a farsi fare fallo. Poi lo sbaglia, ma l’errore del centrale giallorosso resta ben impresso.

Luciani e Zunno s.v.

MONTEROSI Mastrantonio 5; Cinaglia 5 (dal 1′ s.t. Frediani 5,5), Mbende 6, Sini 5,5; Bittante 5,5, Fantacci 5,5 (dal 28′ s.t. Costantino 5), Parlati 6, Verde 5,5 (dal 28′ s.t. Tolomello 5), Di Renzo 5; Vano 5 (dal 1′ s.t. Ekuban 5), Silipo 5,5 (dal 41′ s.t. Palazzino s.v.). All. Taurino 5,5

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