Primo tempo da cancellare, perlomeno in termini di qualità offensiva. Poi il super gol di Carbonaro che consegna all’Fc Messina tre punti pesantissimi.

POLVERI BAGNATE – Mister Rigoli ancora alle prese con la positività al Covid-19, come del resto Coria, Dambros e Da Silva, che domani attendono il riscontro dei rispettivi tamponi. In panchina, quindi, Leo Criaco, a guidare un Fc Messina che si presenta con il duo Fissore-Marchetti al centro della difesa e Casella e Ricossa sugli esterni. Giuffrida in cabina di regia, stretto tra Agnelli e Palma. Che avranno il compito di dare sostegno ad un tridente ancora deficitario (considerata anche l’indisponibilità di Caballero, che potrebbe tornare convocabile mercoledì nel turno infrasettimanale). Carbonaro, dunque, punta centrale, mentre sugli esterni alti spazio per Bevis e Bianco. I tre là davanti vengono chiamati in causa poco o per nulla, nelle prime battute. Il Paternò è guardingo, ma alla prima situazione invitante colpisce la traversa, col tiro da fuori di Scapellato, che si abbassa improvvisamente. Brivido. Il Football Club fatica a trovare soluzioni offensive. E più che per lo scollamento tra mediana e attacco, per l’assenza di incisività negli ultimi 30 metri di campo, dove Carbonaro e compagni di reparto vanno sempre a sbattere sul muro rossazzurro. Il 4-5-1 di Catalano paga, tatticamente, perché alla densità dalla cintola in giù gli ospiti combinano un’attenzione maniacale rivolta agli interni Agnelli e Palma, cioè le principali fonti di gioco giallorosse. A rompere gli indugi, a un certo punto, ci prova proprio Agnelli, con un tiro da lontanissimo: gran giocata, perlomeno sul piano puramente estetico, che costringe Cavalli a rifugiarsi in corner. Troppo poco, però, a dire il vero. E non bastano i buoni guizzi di Bianco, 2002 dal sinistro educato che davanti non si risparmia in personalità.

LA PERLA – A inizio ripresa l’avvicendamento Giuffrida-Arena produce il passaggio al 4-2-3-1, con l’ultimo arrivato in casa Fc Messina che agisce da trequartista centrale, alle spalle di Carbonaro. I giallorossi comandano il gioco, ma pesa come un macigno l’assenza di un leader offensivo, uno che detti le giocate, che si assuma responsabilità straordinarie, che attacchi lo spazio. Arriva un colpo di testa di Carbonaro, servito da Arena: debole, senza pretese. A stretto giro replica il Paternò, con la conclusione niente male di Scapellato. L’assenza di spunti per il taccuino è la costante di questa sfida. Ma fino ad un certo punto, fino cioè a quando Carbonaro, che finalmente si sblocca, illumina la scena con un gol da urlo: destro a giro sotto l’incrocio dei pali. Conclusione da vedere e rivedere. Che spacca la sfida, indirizzandola, in chiave Fc Messina, sul binario giusto. Criaco pensa a coprirsi: congelare il raccolto è l’unica via, a questo punto. I suoi, sul campo, rispondono all’input, badando a contenere eventuali sussulti d’orgoglio degli ospiti, che però in attacco risultano assai poco incisivi. Tutto burro, in ottica Fc Messina. Che ritrova i 3 punti a un mese dal blitz di Biancavilla. Sostanza, in vista del recupero di mercoledì prossimo. Sempre al San Filippo, contro il Marina di Ragusa.

FC MESSINA 1

PATERNÒ       0

MARCATORE Carbonaro al 22′ s.t.

FC MESSINA (4-3-3) Marone; Casella, Marchetti D., Fissore, Ricossa; Palma (dal 42′ s.t. Marchetti A.), Giuffrida (dal 4′ s.t. Arena), Agnelli; Bianco (dal 38′ s.t. Aita), Carbonaro (dal 33′ s.t. Mukiele), Bevis. (Tocci, Quitadamo, Garetto, Panebianco, Cangemi). All. Criaco (Rigoli indisponibile).

PATERNÒ (4-5-1) Cavalli; Raia, Mazzotti, Raimondi, Guarnera; De Marco (dal 27′ s.t. Savasta), Scapellato, Puglisi S., Santapaola, La Piana; Di Stefano. (Cavallaro, Barbaro, Bruzzo, Zappalà, Aureliano, Puglisi M., Tavelli, Giuffrida). All. Catalano.

ARBITRO Peletti di Crema

NOTE Ammoniti Guarnera e Agnelli. Corner 3-2. Recupero 0 e 4′.

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