Il timore diventa realtà. I tamponi molecolari a cui è stato sottoposto l’intero gruppo squadra del Marina di Ragusa lasciano in eredità il peso di quattro nuovi positivi da aggiungere al primo caso. Quello che aveva già fermato i ragusani per due turni. Un totale di 5 positivi che lascia il Girone I in stallo.

PROTOCOLLO ASP – Difficile immaginare qualcosa di diverso. Davvero impossibile pensare che i casi all’interno del gruppo squadra del Marina non sarebbero aumentati. Aveva lanciato l’allarme – qualche giorno fa – il dg Calogero, spiegando come impegni ravvicinati e allenamenti avessero imposto al gruppo una convivenza prolungata. Cinque casi, ma il monitoraggio continuerà, da prassi, vista la paura che qualche altro positivo sia ancora nella fase di incubazione. Tutto da protocollo, non quello della Lnd, ma quello imposto dalla legge. Allora, palla all’Asp di Ragusa che procederà secondo passaggi obbligati. Gli stessi che hanno fermato le ultime due giornate per le squadre che incrociavano il proprio cammino con quello dei ragusani e i loro avversari. Vero, che il protocollo della Lnd parla di un numero di casi maggiore a uno per la richiesta di rinvio (poi c’è tutta la questione legata al fatto se i positivi siano o meno degli under), ma a fermare parte del Girone I è stata la decisione, giusta e obbligata, dell’Asp di Ragusa che non poteva non mandare in isolamento fiduciario l’intero gruppo. Soprattutto, vista la presenza delle nuove varianti sul territorio italiano. Nessun margine, quindi, per la Lnd di far giocare quelle gare. Adesso, una decina di giorni senza la reale possibilità di allenarsi, solo dopo si capirà quanti positivi ci saranno ancora e se potranno riprendere gli allenamenti di gruppo.

SCENARIO – E il campionato? Per adesso tutto fermo, in attesa del confronto tra Lega Nazionale Dilettanti e Figc. Il primo punto sulla lista è quello della data del 30 giugno: il giorno in cui scadono contratti, polizze assicurative e prestiti. Lo scorso anno le Federazioni e la Uefa attuarono una proroga per portare al termine campionati e Coppe. Proroga che, comunque, passava dall’accordo tra società e calciatori. Esempio: Timo Werner già ceduto al Chelsea rinunciò ai quarti di Champions con la maglia del RB Lipsia, anche su suggerimento del suo nuovo club. Nel caso specifico delle società del Girone I sarà, probabilmente, una formalità, ma – dal punto di vista tecnico regolamentare – non sarà tutto risolvibile in maniera semplice o automatica. La data del 30 giugno va presa in considerazione perché – come spiegavamo in precedenza – difficilmente il Marina di Ragusa avrà il permesso da parte dell’Asp per la ripresa delle attività entrò pochi giorni. Impossibile, allora, giocare le due giornate mancanti in tempo. Più credile, quindi, che si sfori il muro del mese di luglio tornando in campo nelle giornate del 4 e 7 luglio. Tutto passerà dal confronto tra Lnd e Figc previsto già in queste ore e, in maniera più concreta, nella giornata di lunedì. Al momento, dalla Lega, viene esclusa la possibilità di cristallizzare la classifica: lo scorso anno, infatti, fu fermata l’intera Serie D e non il singolo girone. Se i tempi non dovessero diventare biblici, allora, da parte delle Lnd c’è la volontà di far concludere i 9 gironi in maniera uniforme e secondo il programma originario del numero di giornate da disputare, sia per promozione che per salvezza. Resta, quindi, altissima la percentuale che vuole che la prossima squadra tra Messina e Football Club Messina a giocare in Serie C verrà decisa dal campo. Discorso – se vogliamo – ancora più complicato, invece, per i playoff: anche questi restano confermati, ma se la stagione regolare dovesse terminare il 7 luglio non potrebbero essere disputati e conclusi prima del 14 dello stesso mese. Forse un po’ troppo.

*fonte foto: pagina Facebook ufficiale del Marina di Ragusa

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