Messina, assente e travolto: Adorante trascina la Juve Stabia

Pubblicato il 30 Marzo 2024 in Primo Piano

Travolti e impauriti. Il Messina crolla senza appello sul campo della Juve Stabia, sconfitta figlia della forza della capolista e di una prestazione non decorosa dei giallorossi. La sfida col Monterosi diventa, ora, cruciale per evitare brutti scherzi vista la risalita, anche, del Monopoli.

BUIO PESTO – E il muro crollò. Quello che il Messina prova ad alzare in un primo tempo di grossa difficoltà e poca fortuna visto che Modica, prima della mezz’ora, perde prima Ortisi – problema alla spalla – e poi Lia – riacutizzarsi del dolore alla caviglia -. Doppio cambio che riscrive una difesa già priva di Manetta, tocca a Salvo e Zona immergersi immediatamente in una partita complicatissima. Juve Stabia stimolata dal pari del Benevento sul campo del Monterosi, con una vittoria i campani sarebbero a un solo punto dalla Serie B e domenica prossima c’è lo scontro diretto al Vigorito. Insomma, le motivazioni contano e il Messina pare farsi travolgere da quelle della squadra di Pagliuca. Martellamento continuo e ci deve pensare Fumagalli a mettere due pezze: prima sul tentativo ravvicinato di Romeo – servito da Mosti -, poi sulla fuga di Adorante che interrompe con un’uscita al limite dell’area. Non basta, perché il Messina non riesce mai a tenere in alto la palla con Emmausso e Plescia fuori partita e fatica anche a contenere centralmente vista una cintura lenta formata da Franco e Scafetta. Sistema difensivo che non trova le misure e le contromosse giuste, col muro giallorosso che – come detto – regge fino al primo vero scossone: rimessa laterale dalla destra, Andreoni lavora il pallone e poi lo crossa verso il secondo palo dove Romeo brucia Rosafio e insacca. Difesa tutta fuori posizione e gol facile facile. Breccia aperta, il resto è un assolo stabiese. Candellone raddoppia alla fine di un’azione nata da un recupero palla alto con assist di Mignanelli. Testa spenta per la squadra di Modica, che subisce anche il tris quando Mosti serve Adorante in profondità e l’ex di turno calcia dopo il rimbalzo senza lasciare scampo a Fumagalli. Tre reti subite, nessun tiro in porta effettuato e la sensazione di essere usciti dalla partita molto presto.

PASSERELLA – Due cambi forzati nella prima frazione, tre per precisa volontà a inizio ripresa. Modica ridisegna il suo Messina bocciando la prestazione anonima di Rosafio, Emmausso e Plescia per tornare al 4-3-3 con Giunta in mediana più Ragusa e Luciani in attacco. Il copione, però, resta quello del primo tempo e al primo affondo Adorante firma poker e doppietta personale. Male Fumagalli nell’occasione, perché il cross di Mignanelli non è eccezionale ma la sua smanacciata serve solo ad apparecchiare per Adorante. Figuraccia che aumenta le sue proporzioni, ma una piccola reazione arriva dopo una manciata di minuti con Luciani che insacca sugli sviluppi di uno schema che porta Zunno a crossare basso per servire il compagno a pochi centimetri dalla linea di porta. Distanze accorciate, ma è una magrissima consolazione. Anche perché la Juve Stabia non si ferma e continua a creare con cattiveria. Fumagalli deve disinnescare Candellone per evitare la cinquina. Pagliuca regala standing ovation ai suoi e il Messina si raccoglie per provare a rischiare il meno possibile. Non ci riesce, perché con la testa la squadra è già sulla via di ritorno e ci vuole ancora Fumagalli per fermare la caccia alla tripletta di Adorante. L’ultimo a mollare è proprio il portiere giallorosso, che dopo ogni parata lancia urlacci ai suoi compagni, rei di aver mollato la presa. Ed è quello che pare a guardare la prestazione fumosa di tutti quelli scesi in campo. Partita approcciata malissimo, probabilmente con una formazione iniziale non ideale per le caratteristiche che la gara richiedeva e interpretata con leggerezza estrema tanto da rendere semplici tutte le reti della capolista. Esame di coscienza che diventa necessario in casa Messina, perché la classifica resta corposa ma il distacco sul Monterosi – prossimo avversario – non deve diventare un abbaglio visto che oltre al quintultimo posto andrà evitato il quartultimo dato un Monopoli in risalita. Per il primo c’è sempre il bonus distacco sulla penultima, nella seconda circostanza sarebbe complicato appendersi a questa evenienza vista condizione e calendario della Virtus Francavilla. Tutti conti da fare in un altro momento, al Messina il compito di resettare davvero e focalizzarsi con massima attenzione sulla sfida contro il Monterosi. Una vittoria, adesso, diventa vitale per evitare brutte sorprese. Di quelle che questa squadra sembrava poter evitare. Servirà, però, tutto un altro atteggiamento.

JUVE STABIA – MESSINA 4-1

MARCATORI Romeo (JS) al 35′, Candellone (JS) al 39′, Adorante (JS) al 47′ p.t.; Adorante (JS) al 6′, Luciani (M) al 12′ s.t.

JUVE STABIA (4-3-3) Thiam; Andreoni, Bachini, Bellich, Mignanelli; Pierobon (dal 27′ s.t. Meli), Leone (dal 34′ s.t. Gerbo), Romeo (dal 45′ s.t. La Rosa); Mosti (dal 34′ s.t. Piovanello), Adorante, Candellone (dal 27′ s.t. Piscopo). (Esposito, Baldi, Guarracino, Garau, Folino, D’Amore, Erradi, Picardi, Marranzino, Stanga). All. Pagliuca

MESSINA (4-2-3-1) E. Fumagalli; Lia (dal 29′ p.t. Zona), Polito, Dumbravanu, Ortisi (dal 10′ p.t. Salvo); Scafetta, Franco; Rosafio (dal 1′ s.t. Ragusa), Emmausso (dal 1′ s.t. Giunta), Zunno; Plescia (dal 1′ s.t. Luciani). (Piana, Firenze, Signorile, Pacciardi, Cavallo, J. Fumagalli). All. Modica

ARBITRO Caldera di Como

NOTE Spettatori 7000 circa. Ammoniti Polito, Candellone, Emmausso e Zunno. Corner 5-3. Recupero 5′ e 3′.

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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