Messina, focus difensivo: non si marca il pallone, vita facile per Malcore

Pubblicato il 4 Settembre 2023 in Tattica

Un pareggio che deve essere accolto con positività, ma nella gara del Messina a Cerignola non tutto riesce al meglio. Fase difensiva che diventa, quindi, protagonista del nostro focus tattico con particolare attenzione alle due azioni utili al Cerignola per battere un incolpevole Fumagalli.

PER MALCORE È TROPPO FACILE – Due brevi montaggi video ci daranno una mano per la nostra chiacchierata tattica su quanto fatto dalla squadra di Modica al Monterisi. Un paio di foto in sequenza per avere impresse le immagini di quanto analizzato. Nessuna premessa, andiamo direttamente al punto e passiamo, immediatamente, all’azione del primo gol del Cerignola.

Siamo sulla corsia sinistra della difesa del Messina, pallone che si è mosso dal centro verso il lato e che finisce in possesso a Tascone. Il numero 29 vede il suggerimento di Russo (entrambi indicati con la freccia blu) e imbuca sul passaggio dettato dal terzino. Messina che è in ritardo su tutto il fronte: Tropea è fuori posizione e fatica nel tornare in linea arrivando con un pizzico di ritardo su Tascone, Frisenna ha accorciato dentro il campo ed Emmausso prova a seguire Russo ma la scarsa attitudine difensiva lo frena. Russo trova la linea di fondo e può crossare rasoterra, ecco il secondo grave errore: Pacciardi è rimasto nella terra di nessuno non arrivando a tamponare Russo, alle sue spalle Polito la fa grossa. Il numero 33 è attratto dal pallone e non si preoccupa del movimento di Malcore. Nella fase finale potete vedere come Polito corri verso il pallone, mentre Malcore deve solo attendere per appoggiare in rete senza nessun ostacolo. Croce su Polito? Assolutamente no, perché abbiamo visto come la fase generale sia in totale ritardo, ma l’ultima lettura avrebbe potuto mettere una toppa al grande buco creato. A Polito, però, manca la totale percezione di cosa sia pericoloso e cosa no. Scarsa abitudine nel ruolo, ma maggiore attenzione diventa necessaria.

SORPRESI E BRUCIATI – Passiamo alla seconda rete, situazione che palese un gravissimo errore di sistema. Pecche individuali presenti, ma questa rete può già essere manifesto di quali siano le conseguenze quando un gioco tanto offensivo non riesce a trovare sbocco. Nell’immagine non è presente, ma il Messina perde palla in alto con Scafetta che pressato va giù troppo facilmente e per Gauzolino non c’è nulla.

Il Cerignola riparte e il Messina è sbilanciato: Lia è altissimo e si trova in posizione abbastanza centrale, come visto con Tropea in occasione del suo gol. Piccola parentesi offensiva: sullo sviluppo in corsia, quindi, Modica chiede ai suoi terzini opposti di stringere per fare maggiore densità in mezzo. Torniamo alla rete subita: il Cerignola parte in contropiede, pallone a D’Ausilio con D’Andrea in appoggio. Messina che stringe con un triangolo formato da Giunta, Frisenna e Pacciardi. Tutti in ritardo e tutti che pensano al pallone e non dove il pallone potrebbe andare. Polito viene attaccato alle spalle da Malcore che approfitta, anche, dell’assenza di Lia. L’errore è totale: D’Ausilio avanza e brucia Giunta e prende in controtempo Pacciardi. Frisenna rincorre ma sempre in zona palla, con Polito che resta nell’indecisione se stringere su D’Andrea o accorciare su Malcore. Il numero 33 non fa nessuna delle due cose, però, dato che anche lui si precipita su chi è in possesso palla. Nelle foto in sequenza potete notare come tutti si muovano verso il pallone e nessuno scelga di accoppiarsi con un avversario. Il finale dice che Giunta, Frisenna e Polito hanno tutti rincorso o corso incontro a D’Ausilio, ma sono tutti in totale ritardo. Il numero 10 apre per Malcore che controlla, si prende il lusso di rientrare per evitare il tentativo affannato e disperato di Lia, prende la mira e batte Fumagalli. Nell’occasione il Messina si fa sorprendere in ripartenza e sbaglia tutti i movimenti seguenti. Polito, ancora una volta, è l’ultimo anello ma il suo errore è nuovamente concettuale e palese scarsa attitudine al ruolo nell’esercizio specifico della marcatura. In conclusione, la prima rete subita arriva a difesa schierata ed è abbastanza fastidiosa da digerire. Ci sono un paio di errori individuali, ma c’è lentezza nel reagire da parte di tutti. La seconda è più legata alla filosofia: possesso in alto, Lia accompagna e Tropea accorcia. Così, i due centrali devono tenere la linea altissima e chi resta in mediana – Giunta e Frisenna nel caso – devono essere pronti ad aiutare. Tutti si fanno attrarre dal pallone, nessuno pensa agli avversari. Ovvio, infine, che alcuni rientri (Manetta su tutti) miglioreranno le situazioni viste, ma alcuni rischi sono messi in preventivo.

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