Messina-Latina, la chiesa al centro del villaggio

Pubblicato il 26 Marzo 2022 in Primo Piano

Una finale. Così definita da Ezio Raciti. Nessuna mezza misura o ricerca di abbassare la pressione da parte del tecnico giallorosso, perché il destino del Messina passa dalla partita contro il Latina. Vincere e basta, un obbligo che non si modificherà mai fino all’ultima gara della stagione.

CON CONVINZIONE – Si gioca a carte scoperte in questo finale di campionato. I calcoli sono finiti, le possibilità di rimediare pure. Vincere diventa verbo obbligato per chi vorrà raggiungere l’obiettivo, in caso contrario ci si dovrà arrendere agli esami di riparazione. Playout che il Messina vuol evitare a tutti i costi, col primo passo da compiere nella sfida interna contro il Latina. Una finale, come saranno tali le successive quattro. Ai giallorossi resta il bisogno di ottenere i 3 punti, il tempo di guardare la classifica arriverà solo dopo. Laziali grande sorpresa stagionale, con due piedi in zona playoff e qualche calo che ha portato ad accuse di appagamento. Daniele Di Donato non pare accettare la tesi, ribadendo come le motivazioni siano importanti. Alla squadra di Raciti il compito di far pesare di più le proprie. Una volontà netta quella che deve accompagnare i giallorossi, con lo stesso tecnico che sembra pretendere dai suoi ragazzi una prestazione fatta di convinzione e determinazione. Non conterà solo la testa, dato che uno dei limiti stagionali del Messina è stata l’incapacità di buttare giù i muri difensivi avversari. Di Donato, però, nel presentare la sfida ha chiarito come la sua sia una squadra dall’identità offensiva. Viso aperto, dunque, come ingrediente aggiuntivo per rendere l’incontro ancora più difficile da prevedere. Messina che dovrà sfruttare le sue armi migliori in attacco e giocare una gara da squadra in fase di non possesso. Si vince insieme, così come si difende e lotta. Latina che non starà a speculare, lasciando al Messina la possibilità di sfruttare la velocità sulle corsie e la profondità dettata dalla prima punta. Che sarà Piovaccari oppure no, con Raciti che – come è giusto che sia – non vuol concedere troppe informazioni sulle scelte. Sarà un Messina bilanciato nello schieramento, propositivo e deciso nel gioco e nell’atteggiamento.

OPZIONI APERTE – Quasi tutti a disposizione di Raciti, out il solo Marginean impegnato con la Romania Under 21. Tornano Morelli e Rizzo dopo la squalifica, due che potrebbero strappare una maglia da titolare. Si parte dalla difesa – sempre guidata da Lewandowski in porta -, con Trasciani che potrebbe finire in panchina per lasciare spazio proprio a Morelli sulla destra, opposto a sinistra ci sarebbe Fazzi. In mezzo Celic ha recuperato dal fastidio al tendine d’Achille e tornerà in coppia con Carillo. Il modulo conterà, perché in caso di doppio centravanti – da non escludere – il sacrificato sarebbe un mediano, nello specifico Damian. Più certi del posto, invece, Fofana e Rizzo. Sugli esterni Russo e Gonçalves partono in vantaggio su Statella, meno probabile l’impiego di Catania. Ultimo capitolo, il centravanti: vero che Piovaccari è una buona arma in corsa, vero anche che dall’inizio potrebbe indirizzare la sfida sin da subito. Adorante prima alternativa, più indietro Busatto. Di fronte ci sarà un Latina col 3-5-2 come marchio di fabbrica, uno schieramento che condiziona nelle scelte visto che una netta inferiorità a centrocampo potrebbe pesare. Avversario scorbutico quello guidato da Di Donato che, come accennavamo, ribadisce la sua volontà di far gioco e attaccare. Non una squadra spenta quella laziale, con il posto nei playoff che deve ancora essere messo al sicuro. Il cammino delle ultime settimane è stato altalenante, a chiarire come il cambio di mire in corso d’opera non sia sempre facile da gestire. Messina chiamato a sfruttare ogni arma, a portare a proprio vantaggio ogni singolo dettaglio. Tutto conterà e farà la differenza tra salvarsi oppure no. Anche la voglia di regalare un piccolo sorriso a Sasà Sullo: il loro ex allenatore, colpito dalla devastante perdita della moglie Rita. Coraggio capitano.

MESSINA (4-3-3) Lewandowski; Morelli, Celic, Carillo, Fazzi; Fofana, Rizzo, Damian; Russo, Piovaccari, Gonçalves. All. Raciti

LATINA (3-5-2) Cardinali; De Santis, Esposito, Giorgini; Ercolano, Tessiore, Amadio, Barberini, Carissoni; Carletti, Sane. All. Di Donato

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale

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