Messina, pari di rimonta a Latina: Zunno risponde a Mastroianni

Pubblicato il 16 Marzo 2024 in Primo Piano

Ci pensa a Zunno a riprendere il Latina e per il Messina arriva il secondo pari consecutivo in trasferta. Vantaggio laziale con Mastroianni che approfitta di una difesa distratta, poi la classica giocata del numero 11 che fissa il risultato. Nel finale Dumbravanu salva sulla linea un tentativo di Fabrizi.

SEMPRE LUI – L’approccio? Confuso. Stato emotivo che sembra accompagnare il Messina per buona parte di un primo tempo che brilla – in casa giallorossa – solo quando Marco Zunno scrive un’altra pagina del suo momento di grazia. Modica rimescola le carte con Dumbravanu dirottato a sinistra e Polito in coppia con Manetta. L’esclusione di Ortisi apre la caccia al terzo under: Luciani. Fuori Ragusa, ma il Messina sembra soffrire di inferiorità numerica vista la prestazione trasparente del numero 9 scuola Frosinone. Non l’unico a ciccare la prima frazione, perché la linea difensiva non pare in giornata dritta e fatica tremendamente sin dall’inizio. Capanni mastica un destro ambizioso, non può farlo Mastroianni quando è chiamato solo ad appoggiare in rete un pallone che Ercolano mette dentro e che Polito e Manetta bucano. Vantaggio Latina. Che viene seguito da una reazione solo abbozzata, anzi il pallino resta nei piedi della squadra di Fontana che capisce di poter allungare. Non ci riesce e, allora, il Messina gioca il jolly: Marco Zunno. Basta un pallone – anche sporco – per pareggiare: controllo nel cuore dell’area sugli sviluppi di un’azione partita dalla sinistra, a cui segue il classico appoggio mirato (stavolta di mancino) sul palo lungo. Giocata tipica e tutto in equilibrio. Rete che pare rilanciare il Messina, ma è sempre il Latina a colpire e ci vuole un super Fumagalli sul colpo di testa ravvicinato di Marino. La squadra di Modica fatica e andare al riposo in parità è già tantissimo. Baricentro troppo basso, pochissimo possesso ragionato ed esterni d’attacco quasi mai coinvolti. Frisenna deve lavorare più in fase difensiva, Giunta si appiattisce e spesso pesta i piedi di Franco. Il vero limite è quello offensivo: Luciani non lavora mai in maniera utile, così la difesa del Latina non ha necessità di rompere la linea e aspetta i giallorossi abbassandosi di conseguenza. Il risultato è una manovra che rallenta e che non viene accompagnata da movimenti senza palla. L’intervallo torna utile per riflettere sulle mosse da mettere in pratica.

MIRACOLO DUMBRAVANU – La ripresa vede il Messina alzare il ritmo e sembrare molto più dentro la partita rispetto al primo tempo. Peccato, però, che per larghi tratti non accada quasi nulla. Colpa di entrambe, perché il Latina è molto fumo e niente arrosto. La squadra di Fontana subisce il contraccolpo della rete subita al primo vero affondo, così le giuste distanze tra i reparti vanno a farsi benedire e non c’è una vera manovra offensiva. Messina che prova a pressare in avanti e cucire il gioco con una mediana meno timida, ma dalle parti di Guadagno non si arriva praticamente mai. Se non nei primissimi istanti, anche se il tentativo di Polito viene respinto dall’unico difensore sulla traiettoria. Modica pesca Ragusa per un Rosafio che non si è mai visto, col capitano che sgasa un paio di volte provando a coinvolgere i compagni. Urla nel deserto, perché Luciani gioca a nascondino dietro i centrali laziali e Zunno viene tagliato fuori il più possibile dai movimento di Paganini e De Santis. Messina a metà, quindi, visto un attacco che fatica a farsi coinvolgere. Fuori Frisenna e Giunta per Scafetta e Firenze, con Fontana che rivoluziona il suo attacco cercando energia con D’Orazio e Fabrizi. E ci riesce, perché l’elettricità è diversa e il Messina si schiaccia e rischia. La sensazione è quella che i giallorossi vogliano tornare a casa, almeno, con il punto e che non intendano rischiare nulla. Parte, questa, che non riesce perché la difesa schiacciata invita D’Orazio ed Ercolano a entrare in area e puntare. Polito si fa saltare con regolarità e ci vuole un super Dumbravanu a salvare tutto quando Fabrizi calcia a botta sicura. Azione più pericolosa dell’intera frazione, con Ercolano che lascia sul posto Polito prima di servire Fabrizi che ruota su Manetta e calcia da pochi passi. La testa del difensore moldavo vale un punto. Quello che il Messina porta a casa e che fa raggiungere quota 41 punti in classifica.

LATINA – MESSINA 1-1

MARCATORI Mastroianni (L) al 10′, Zunno (M) al 29′ p.t.

LATINA (3-5-2) Guadagno; De Santis, Marino, Cortinovis; Paganini, Di Livio (dal 40′ s.t. Crecco), Riccardi, Mazzocco (dal 13′ s.t D’Orazio), Ercolano; Mastroianni (dal 31′ s.t. Fabrizi), Capanni (dal 13′ s.t. Del Sole). (Vona, Fasolino, Perseu, Fella, Sorrentino, Di Renzo). All. Fontana

MESSINA (4-3-3) E. Fumagalli; Lia, Polito (dal 43′ s.t. Zona), Manetta, Dumbravanu; Frisenna (dal 31′ s.t. Scafetta), Franco, Giunta (dal 31′ s.t. Firenze); Rosafio (dal 23′ s.t. Ragusa), Luciani (dal 43′ s.t. Signorile), Zunno. (Piana, Salvo, Pacciardi, Ortisi, Cavallo, J. Fumagalli). All. Modica

ARBITRO Sacchi di Macerata

NOTE Spettatori 2000 circa. Ammoniti Cortinovis, D’Orazio, Scafetta e Ragusa. Corner 5-3. Recupero 2′ e 5′.

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