Piovaccari salva il Messina: Avellino ripreso nel recupero

Pubblicato il 20 Marzo 2022 in Primo Piano

Una zampata da vero bomber di Federico Piovaccari salva il Messina e regala un punto pesantissimo sul campo dell’Avellino. Primo tempo con la grande occasione sciupata da Adorante e la rete di Aloi, poi una lunga ripresa quasi bloccata fino all’errore degli irpini e il fiuto del numero 99 giallorosso.

SOLITA DORMITA – Novità in ogni reparto per Ezio Raciti: non in porta dove Lewandowski resta titolare nonostante un livello di prestazioni bassissimo. Cambi, invece, in difesa dove Angileri e Camilleri rilevano Trasciani e Celic. In mediana torna titolare Marginean – anche per l’assenza dello squalificato Rizzo -, mentre in attacco ci sono Russo e Adorante, confermato Gonçalves. Nell’Avellino i problemi fisici condizionano le scelte di Gautieri: in difesa non c’è Bove (febbre), ma torna Dossena. In mezzo al campo solo panchina per Carriero, con Aloi e Kragl c’è De Francesco. In avanti Kanoute viene preferito a Murano per far coppia con Maniero. Inizio di gara lento, tanti piccoli falli e gioco spezzettato. Primo squillo che arriva con Maniero, ma il suo destro dalla distanza è largo. Risponde il Messina, l’occasione è clamorosa: lancio lungo di Angileri a cercare la corsa di Russo, il numero 7 brucia Silvestri e tocca per Adorante. Il centravanti giallorosso si trova a tu per tu con Forte, prova a scavalcarlo con un tocco morbido ma il portiere irpino è bravissimo a reagire. Ottima la scelta di tempo di Forte, ma evidente come Adorante avrebbe potuto far meglio nell’occasione. Il calcio è spietato, a gol sbagliato segue quello subito: corner per l’Avellino, mette fuori Russo col pallone che torna a De Francesco vicino all’out sinistro. Su di lui si fiondano Fofana e Gonçalves non preoccupandosi di Kragl alle loro spalle, il tocco immediato di De Francesco – che taglia fuori i due giallorossi – serve il tedesco (completamente solo) che può alzare la testa per vedere la difesa del Messina schiacciata nella propria area piccola e Aloi tutto solo al limite dell’area. Servizio comodo, come comodissimo è il piatto destro che Aloi piazza nell’angolino basso alla sinistra di Lewandowski. Vantaggio Avellino, ma che errori per il Messina. La reazione della squadra di Raciti non c’è, con gli irpini che tengono palla e affidano a Kragl la manovra offensiva. Il numero 69 crea e preoccupa, col Messina che contiene a fatica. Dalle parti di Forte non succede nulla, in una partita che sembra condizionata dall’ennesimo sliding doors stagionale: l’occasione sprecata da Adorante seguita dalla rete di Aloi. Vittima dei suoi errori, quindi, il Messina visto che quello del centravanti non è più o meno grave di quelli commessi dall’intera fase difensiva nell’azione del gol del subito. Non c’è traccia di trama offensiva del Messina, partita che resta stagnante nel possesso dell’Avellino che, però, non ci mette troppa cattiveria nell’affondare una volta superata la trequarti. Non irresistibile la squadra di Gautieri. Quanto basta, però, per approfittare della leggerezza difensiva di Carillo e compagni. Rompe la noia una bella punizione mancina di Kragl – dai 18 metri – su cui Lewandowski è reattivo nel deviare in corner. Primo tempo che non racconta altro, squadre al riposo.

IL BOMBER VERO – Non ci sono sostituzioni a inizio ripresa per Raciti, non cambia neanche Gautieri che può accontentarsi di quanto fatto dai suoi ragazzi nella prima frazione. Atteggiamento più propositivo quello del Messina che ci prova subito con Marginean che cerca in area Russo, buono l’anticipo della difesa di casa. Avellino meno intenso, giallorossi che collezionano corner e irpini che devono lottare per anticipare Carillo. Primi cambi per Raciti con Piovaccari e Trasciani che prendono il posto di Marginean e Camilleri per un Messina col 4-4-2. Ci provano, sicuramente, di più i giallorossi – rispetto al loro primo tempo -, ma dalle parti di Forte non accade moltissimo. Avellino che ci prova solo da fermo: sempre Kragl col sinistro, prima poco preciso e poi fermato da Lewandowski. Fuori anche Gonçalves, dentro Statella. Cambio forzato per i padroni di casa con Gautieri che perde Riccardo Maniero – sfortunato nel ricadere male sul ginocchio sinistro dopo un semplice contrasto -, al suo posto c’è Murano. Fuori anche De Francesco e dentro Carriero. Dopo l’ora di gioco il Messina perde ritmo, con l’Avellino che torna ad addormentare la sfida mantenendo un sereno possesso palla. Occasioni nessuna, anche se Statella prova a mettere vivacità. Costruzione che non convince, quasi improvvisata nell’allargare sulle corsie nella speranza del cross giusto per Piovaccari o Busatto, perché il classe 2002 rileva Adorante nell’ultimo quarto d’ora di gara. Campo anche per Rondinella al posto di Angileri. Giallorossi che devono alzare i ritmi, anche provare a sfruttare qualche palla inattiva che, invece, non diventa opzione. Trasciani avrebbe la palla del pari, ma il suo destro da dentro l’area di rigore è altissimo e larghissimo. Una parentesi, poi torna il possesso dell’Avellino che gira palla ma non affonda. Tentativo che arriva da corner, ma il colpo di testa di Rondinella è largo. Sembra finita, ma l’Avellino rovina tutto: Silvestri si addormenta col pallone tra i piedi, bravo Busatto a rubarlo e servire Piovaccari che controlla, resiste alla carica dei difensori avversari e piazza un destro chirurgico all’angolino. Pareggio insperato, ma letale Piovaccari nello sfruttare la prima palla utile. Dagli altri campi arrivano notizie in chiaroscuro: vince la Fidelis Andria con la Paganese, ma il Potenza si fa rimontare un doppio vantaggio dal Palermo. Il punto che il Messina strappa al Partenio, allora, è vitale per la corsa salvezza.

AVELLINO 1

MESSINA 1

MARCATORI Aloi (A) al 13′ p.t.; Piovaccari (M) al 47′ s.t.

AVELLINO (3-5-2) Forte; Dossena, Scognamiglio, Silvestri; Rizzo (dal 41′ s.t. Ciancio), Aloi, De Francesco (dal 19′ s.t. Carriero), Kragl (dal 33′ s.t. Mastalli), Mignanelli; Maniero (dal 19′ s.t. Murano), Kanoute (dal 33′ s.t. Micovschi). (Pane, Pizzella, Plescia, Tarcinale, Stanzione). All. Gautieri

MESSINA (4-3-3) Lewandowski; Angileri (dal 31′ s.t. Rondinella), Camilleri (dall’8′ s.t. Trasciani), Carillo, Fazzi; Fofana, Damian, Marginean (dall’8′ s.t. Piovaccari); Russo, Adorante (dal 31′ s.t. Busatto), Gonçalves (dal 14′ s.t. Statella). (Caruso, Simonetti, Baldé, Konate, Celic, Catania, Trasciani). All. Raciti

ARBITRO Collu di Cagliari

NOTE Spettatori 2000 circa. Ammoniti Camilleri, Maniero, Adorante, Gonçalves, Trasciani, Aloi, Mignanelli, Statella. Corner 5-6. Recupero 1′ e 5′.

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