Sant’Agata-Fc Messina, cammino accidentato

Pubblicato il 19 Dicembre 2020 in Primo Piano

Tutto complicato. La lunga sosta, qualche assenza e un avversario ostico: per il Football Club Messina di Pino Rigoli ci sono tutti gli ingredienti per una domenica difficile. Tornano in campo Marchetti e compagni, l’ultima volta era solo inizio novembre.

TESTA E GAMBE – La trasferta di Sant’Agata non è certo tra quelle più morbide del campionato, per il Football Club Messina subito uno stress test per capire quanto abbia fatto male una lunghissima sosta. Difficile il lavoro senza una meta, perché la ripartenza non è mai scontata in una situazione del genere. Domenica scorsa rimasti a guardare – visti i problemi del Marina di Ragusa -, ora chiamati a un doppio impegno tra i più in salita che il calendario propone. Tanto lavoro al Despar Stadium per la squadra di Rigoli, anche se non mancano i problemi con le assenze degli infortunati Dambros e Carbonaro. Tra i convocati c’è, invece, Giuffrida che ha smaltito alcuni problemini. Questione fisica e mentale per i giallorossi: da una parte ritrovare in fretta il ritmo, dall’altra la capacità di calarsi, nuovamente, in un campionato che sembrava aver trovato la propria forma. L’arrivo di Rigoli è coinciso con un mutamento tattico e nuove soluzioni di approccio, con una crescita lenta arrestatasi nel momento del passaggio successivo. La vittoria di Rende – senza spettacolo – aveva mostrato una squadra già capace, in poco tempo, di comprendere le soluzioni e i sacrifici che il tecnico richiedeva. Impossibile, adesso, capire da quale punto del racconto ripartirà il Football Club Messina.

IL TREQUARTISTA – Assolutamente non banali le due assenze: Dambros e Carbonaro uomini di qualità e fatica, nel 4-3-3 di Rigoli aveva interpretato il ruolo di esterni senza tralasciare la fase di non possesso. Senza di loro, quindi, sarà interessante capire come Rigoli proseguirà sulla scia di quanto visto in precedenza. Torna Coria, con la curiosità di capire quanta libertà verrà concessa all’argentino in un sistema – per quanto visto – che non sembra ammettere deroghe o troppa libertà. Col tormentone Barcos in fase di risoluzione, poi, potrebbero cominciare i primi passi verso la convivenza di un numero 10 puro e un paio di attaccanti. Soluzioni, alternative, magari a gara in corso oppure escluse in partenza: quel che è chiaro, però, resta il vasto campo di possibilità in cui pescare il volto che Rigoli vorrà per il suo Fc Messina. Come tutte, poi, c’è da gestire il doppio confronto col turno infrasettimanale del 23 dicembre che vedrà la Cittanovese ospite al San Filippo. Non un dettaglio, anzi, perché i calabresi rappresentano la tipica sfida che influenza la stagione. A Sant’Agata, allora, il Football Club si gioca la sfida che condizionerà gli umori in vista di uno scontro diretto. Di fronte l’avversario complicato per eccellenza, con un tecnico capace di lavorare sui particolari e una rosa che conosce la categoria.

IL CITTÀ DI SANT’AGATA – Le premesse di inizio stagione erano promettenti: Abayian e Ficarrotta come fiori all’occhiello del mercato, ambedue deludenti e partiti verso altri lidi. Non un male, forse, per mister Ferrara che cercherà nelle motivazioni di nomi meno altisonanti le giuste forze per l’obiettivo stagionale. Squadra solida, capace di appoggiarsi sugli avversari e con una buona dose di cattiveria agonistica. Se la capolista Acireale – nonostante la vittoria – ha giocato una delle partite più complicate proprio contro il Sant’Agata un motivo deve esserci. Ultimi arrivi quelli degli attaccanti Alagna e Mistretta, con quest’ultimo che eredita da Ficarrotta la palma di calciatore in grado di cambiare le cose in avanti. Il nome affidabile, però, resta quello di Cicirello.

FORMAZIONE – Doppio confronto ravvicinato da pesare, ma a Sant’Agata mister Rigoli non può sbagliare. Fuori Dambros e Carbonaro – come detto -, allora, a supporto di Caballero sono Coria e Bevis gli indiziati maggiori, con Mukiele che scalpita. Probabile panchina per Giuffrida, con la mediana affidata ad Agnelli e Palma più il giovane Garetto. Prima chiamata per il portoghese Da Silva, ma in mezzo Marchetti e Fissore partono in vantaggio. Riparte il campionato del Football Club Messina: due match in 72 ore di pura intensità prima di una nuova sosta, tutto complicato ma per chi vuole stare in alto non esistono momenti facili.

CITTÀ DI SANT’AGATA (4-3-3) Bruno; Franchina, Brugaletta, Dama, Gnicewicz; Costa, Favo, Marcellino; Mistretta, Perkovic, Cicirello. All. Ferrara.

FC MESSINA (4-3-3) Marone; Aita, Marchetti, Fissore, Casella; Palma, Agnelli, Garetto; Bevis, Caballero, Coria. All. Rigoli.

*fonte foto: Football Club Messina – ph. Marco Familiari

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