Cosa ci ha insegnato Messina-Juve Stabia

Pubblicato il 27 Novembre 2023 in Primo Piano

Ancora a secco di punti il Messina di Giacomo Modica che colleziona la quinta sconfitta consecutiva, tutte con un comune denominatore: non segnare e subire. Ecco 5 considerazioni sulla sconfitta interna con la Juve Stabia.

SBALZI DI UMORE – Sesto cartellino rosso rimediato dagli uomini di Modica, tutti tra le mura del San Filippo. Un dato che comincia a far storcere il naso parecchio visto che continua a professare rispetto verso la gente che sostiene la squadra. Un espulsione ancora una volta frutto di enorme ingenuità da parte di un giocatore che di esperienza ne ha da vendere. Il cartellino rosso a Domenico Franco spegne una partita che già si trovava sul viale del tramonto e incide anche sul prossimo importante impegno con il Monterosi in cui chiaramente Modica dovrà far a meno del centrocampista giallorosso. Quello della personalità un tema troppo spesso ricorrente che oramai coinvolge diversi giocatori poco lucidi nei momenti decisivi della partita. Una squadra spesso soggetta a sbalzi d’umore che compromettono partite intere e gettano nello sconforto l’intero ambiente. 

STESSA SPIAGGIA, STESSO MARE – “Per quest’anno non cambiare. Stessa spiaggia stesso mare”. Riprendiamo i celebri versi di Mina che sintetizzano alla perfezione la situazione in casa Messina. I giallorossi non cambiano, non svoltano una stagione dai tratti sempre più disastrosi e si ritrovano sempre nello stesso mare. Un mare di incertezza e delusione che partita dopo partita cresce sempre più senza che si intraveda una luce in fondo al tunnel. Il gol subito è un copione visto e rivisto, le ultime 3 reti subite dal Messina derivano tutte da palle inattive, difese male dai ragazzi di Modica che sembrano quasi impreparati al momento della battuta. L’uomo più pericoloso, Marco Bellich, diventa onere di Giulio Frisenna che a pochi istanti dalla battuta si ritrova a dover attraversare tutta l’area per arrivare sul secondo palo. Nel tragitto si scontra con un impacciato Polito, il risultato è che Bellich colpisce liberamente infilando facilmente Fumagalli. Le modalità possono variare ma ciò che ne deriva non cambia. Riprendendo Mina ci auguriamo che per quest’anno il Messina cambi rotta.

PIOGGIA DI ERRORI – Il pomeriggio al San Filippo regala condizioni atmosferiche per nulla entusiasmanti che mettono più volte in difficoltà entrambe le squadre. Emblematico l’episodio in cui una folata di vento sposta improvvisamente la sfera diretta tra le braccia di Fumagalli. Ciò detto, non c’è alcuna intenzione di creare alibi visto che le condizioni di gioco erano le stesse per entrambe le compagini. Alla pioggia scesa sul manto del rettangolo di gioco si accompagna una pioggia di errori più o meno evitabili che portano all’ennesima prestazione inconcludente. Il Messina registra un 65% di possesso palla totalmente sterile, i pericoli alla porta di Thiam sono pochi e superficiali. La Juve Stabia concede di far la partita ai giallorossi, ma come è accaduto nelle ultime uscite manca cinismo e concretezza che consentono ai campani di portare a casa i tre punti senza troppe difficoltà.

FRISENNA, DOVE SEI? – L’unica ragione per cui oggi l’unico giocatore esplicitamente citato è Giulio Frissena è costituita dalle aspettative che lui stesso ha creato nelle prime brillanti uscite. Il centrocampista delle ultime partite è la cattiva copia di quello di inizio stagione. Un’incredibile involuzione che si accompagna a quella di tutta la squadra, ma che risulta ancor più evidente nei suoi confronti. Frisenna era stato rivestito da una leadership che non gli può appartenere, essendo un 2002, e che nel tempo avrebbe dovuto lasciare ai centrocampisti di esperienza di questo Messina. Un Firenze molto spesso assente e un Franco con un rendimento sotto la media hanno trascinato nel vortice della mediocrità anche il giovane centrocampista che sembra aver perso sé stesso in tutto e per tutto.

IN ATTESA – Più che lecito a questo punto domandarsi cosa ci si debba aspettare da questa situazione e come riuscire a uscirne per non compromettere l’intera stagione. Il presidente Sciotto pare aver messo staff e ambiente in generale in attesa, la fiducia a tecnico e dirigenza è stata confermata in settimana, ma come spesso accade nel calcio tutto è strettamente collegato ai risultati che se non arriveranno difficilmente potranno concedere altro tempo a Modica e dirigenza. La rivoluzione è, praticamente, già stata annunciata per la finestra invernale, sarà da capire chi avrà la responsabilità di guidare una situazione così delicata che ancora una volta si ripresenta in casa Messina.

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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