Sconfitta brutta e che mette in pericolo una salvezza che sembrava già raggiunta. Messina che crolla in casa Juve Stabia, analizza la sfida il tecnico Giacomo Modica.

COLPA MIA – «Oggi abbiamo fatto la partita peggiore degli ultimi due mesi. Una squadra che deve raggiungere l’obiettivo deve avere un approccio diverso, anche se poi sono pesati i due infortuni nei primi minuti. Complimenti alla Juve Stabia che è prima con tanto merito. Demerito nostro, invece, e mi assumo la responsabilità della sconfitta. Non sono stato bravo a far capire l’importanza. Venivamo da risultati negativi ma con prestazioni di alto livello. Non siamo la squadra che deve giocare in questo modo, anche se incontriamo la capolista. Mi dispiace per la gente che ci ha seguito fin qui. Il campionato non è finito, dobbiamo essere cinici e capire che servono i punti. E basta. Chi è dentro la situazione e pronto a combattere bene, chi pensa agli obiettivi personali probabilmente starà fuori. Vero che sono il responsabile, però ogni tanto anche i calciatori devono farlo. Io mi assumo le mie. Abbiamo due partite in casa e due fuori, dobbiamo prendere i punti per chiudere un bel campionato. Non mi interessano le assenze, quando prepariamo la partita tutti sanno cosa devono fare. Ma contro una squadra così forte se non c’è l’applicazione giusta, se non c’è corsa quando non si è in possesso palla si fa fatica. Non ci sono alibi, solo consapevolezza di aver fatto una brutta prestazione. Non è il momento di buttare tutto a mare, siamo sempre con +5 sulla quintultima ed è tutto nelle nostre mani. Non in quelle degli altri. La Juve Stabia? Qualità, tempi di gioco e un allenatore che ha trasmesso le proprie idee».

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