Messina, Modica: “I matrimoni si fanno in due”

Pubblicato il 24 Marzo 2018 in Primo Piano

«Per me Messina non è un semplice passaggio professionale. Rappresenta qualcosa di importantissimo nella mia vita, le parole non servono a nulla se non sono accompagnate dai fatti. Col presidente ci siamo incontrati mercoledì, abbiamo parlato del caso Yeboah. Lui sa benissimo cosa serve per proseguire insieme: staff, organigramma e chiarezza sulla gestione degli stadi. Se tutte le caselle saranno completate non ci sono ostacoli a proseguire insieme, sennò possiamo anche continuare le nostre avventure su strade separate». Passa in secondo piano l’aspetto tecnico, mister Modica non usa mezze misure e parla chiaro sul futuro. Col presidente Sciotto il rapporto è basato sulla chiarezza, per poter trovare un accordo servono passi concreti da parte della proprietà. Stagione lunga e influenzata da troppe dinamiche non competenti ad allenatore, staff o direttore sportivo. La prosecuzione di questi rapporti professionali passa dalla riorganizzazione totale del sistema Messina, indipendentemente dalla categoria che si andrà ad affrontare nelle prossima stagione. Messaggi trasparenti, e adesso pubblici, che il presidente Sciotto riceverà e accetterà come meglio crede. Dalle sue scelte passa il futuro e la credibilità del progetto sportivo, non solo di quello strettamente tecnico. Progetti solidi e pianificazione: queste le due basi con cui affrontare il domani, anche istituzionale date le prossime elezioni di giugno quando una nuova amministrazione dovrà affrontare, anche, il tema calcistico. Magari con attenzione maggiore rispetto a quella uscente.

DERBY – Tre settimane senza campo, si torna a respirare calcio nella sfida del D’Alcontres contro la lanciatissima Igea Virtus di Peppe Raffaele. Nome caldo quello del tecnico dei barcellonesi, tanto che in caso di un post Modica guardare dalle parti del Longano non sarebbe così folle. Due anni di alta classifica per l’Igea, per loro il derby vale la possibilità di rimanere agganciati al treno promozione. “Non sono sorpreso dal loro cammino – continua Modica -, hanno fatto un lavoro esemplare. Purtroppo però c’è qualcuno che crede di aver inventato il calcio, non parlo del tecnico ma di qualche dirigente. Questo è un mondo ciclico, parlare troppo può essere un’arma a doppio taglio. Dire che non stiamo facendo bene non è vero, la presunzione non ha futuro”.

YEBOAH – Capitolo a parte per la delicata vicenda che riguarda l’attaccante ghanese: “Perdiamo un grande uomo prima che giocatore. Doveva partire per il Ghana, il padre è gravemente malato e non sappiamo se lo rivedremo prima della fine della stagione. Gli siamo vicini e umanamente non potevamo impedire il suo viaggio. Ci mancherà anche sul piano tecnico ma ho tanti ragazzi che possono dare tanto”. La lunga sosta è servita, almeno, per recuperare tanti degli acciaccati: Lia ha ritrovato la condizione, mentre Migliorini è pronto per riprendersi il ruolo di regista. Stop per Cocuzza e Misale anche se quest’ultimo non avrebbe avuto chance contro il rientrante Inzoudine. L’assenza di Yeboah apre la strada alla presenza di un under in avanti, nota positiva data l’assenza dello squalificato Bossa.

IGEA VIRTUS (4-3-3) Ingrassia; D’Antonio, Fontana, Ferrante, Santamaria; Biondi, Pitarresi, Kosovan; Markaj, Kacorri, Sarcone. All. Raffaele

MESSINA (4-3-3) Meo; Lia, Bruno, Manetta, Inzoudine; Cozzolino, Migliorini, Lavrendi; Rosafio, Mascari, Ragosta. All. Modica

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