Crotone-Messina, per dirti ciao

Pubblicato il 22 Dicembre 2022 in Primo Piano

Capolinea. Il Messina che viaggia alla volta di Crotone per l’ultima del 2022 è accompagnato dalla sensazione che lo Scida possa diventare destinazione finale per Pitino e Auteri, ormai sfiduciati da ambiente, critica e proprietà. Inganno o realtà? A pesare sono, come sempre, le questioni economiche.

NEL DOMANI NON C’È CERTEZZA – Il vero protagonista di queste ultime settimane è stato il silenzio. Quello di una società caduta in un mutismo antipatico e che lascia spazio a troppe chiacchiere e ipotesi. Quello del ds Pitino è stato vizio di una stagione intera, quello di Auteri è diventato abitudine. Un silenzio non sgradito. Migliore, senza alcun dubbio, delle solite dichiarazioni di circostanza o di certi insegnamenti non richiesti. Un silenzio prima di dire ciao? La partita di Crotone, infatti, pare essere quella giusta per salutare e chiudere la propria avventura in riva allo Stretto. Un solo punto nelle ultime sette giornate, cinque sconfitte consecutive e un ultimo posto che non pare guaribile. La permanenza di Pitino e Auteri a Messina è durata fin troppo, con il paradossale stallo del mancato esonero per mere questioni di soldi. Le stesse che pesano sulla firma da apporre in calce alle proprie dimissioni. Se un doppio addio dovesse arrivare, allora, potrebbe dover finire nella casella: risoluzione consensuale. E con buonuscita. Sennò non sarebbe tale. Opzione sul tavolo, come le altre. Chiarirle tutte, però, serve sempre. Anche per evitare confusione o sovrapposizioni. Conteranno (o conterebbero, a rigor di condizionale) le dichiarazioni ufficiali, a cui attenersi senza troppe cavillose indagini. Qualunque sia il contenuto. I piani estivi – anche quelli personali – sono andati a rotoli, così insistere su questo progetto sportivo non sembra essere la strategia migliore. Evidente il livello mediocre della rosa giallorossa, come è evidente che a costruirla siano stati i due indiziati all’addio. Pensare, allora, di affidargli il mercato di riparazione non avrebbe senso. Anche se ricercare logicità in questa stagione potrebbe far scoppiare parecchie emicranie. Oltre ai demeriti tecnici, poi, ci sono le questioni legate al rapporto consumato tra allenatore e squadra, ancora meno solido – per non dire distrutto – quello con l’ambiente. La contestazione totale farebbe da sottofondo alla loro permanenza. A chi gioverebbe proseguire? Impasse generale, con le due parti ferme ad attendere la non mossa dell’altro. Passivi nel far scorrere un tempo e attivi nel cercare di limare. Centesimo più, centesimo meno. Il conto lo ha pagato una squadra – non esente da colpe proprie – finita in un’agonia lenta e dolorosa. Ultimo posto figlio di tutti, con colpe da dividere e senza assoluzioni all’orizzonte. Una grazia che qualcuno proverà a invocare, risultando patetico tanto quanto chi penserà a qualche sassolino da cacciar fuori dalla scarpa. Un consiglio: continuare col silenzio, da interrompere – solo brevemente – con la comunicazione dell’azzeramento del comparto tecnico. Se nulla dovesse accadere? Un bel tacer non fu mai scritto.

IN CAMPO I REDUCI – Allo Scida, però, si gioca una partita e anche tra le più difficili della stagione. Pronostico strachiuso, ma permettersi di affrontare superficialmente l’impegno non dovrebbe rientrare tra le cose possibili. Maglia già calpestata ripetutamente, ma un nuovo episodio non sarebbe gradito. Impegno e volontà alla base, poi resta il valore assoluto di un Crotone non alla portata di questo Messina. Assenti gli infortunati cronici Camilleri e Fazzi – in odor di addio -, più Angileri fermato dal problema accusato a Castellammare. Out anche Trasciani che deve scontare un turno di squalifica. Non convocato per la seconda settimana di fila Curiale, fuori per motivi più disciplinari che tecnici. Anche per la sua avventura è vicina la parola “fine”. In porta ci sarà Lewandowski, in difesa Konate e Versienti confermati sulle corsie con in mezzo Berto e Ferrini. Mediana con Mallamo centrale, ai suoi lati Fiorani e Fofana. In avanti Zuppel favorito su Ngombo per il ruolo di punta centrale, a destra ci sarà Grillo mentre sulla parte opposta Catania sembra poterla spuntare su Balde. In panchina, a guidare la squadra, ci sarà Daniele Cinelli vista la squalifica di Auteri. Nel Crotone pesa l’assenza del centrale difensivo Cuomo, al suo posto ci sarà Bove a far coppia con Golemic. Per il resto non dovrebbero esserci grossi dubbi per mister Lerda che confermerà il suo 4-3-3 tutto sostanza e pragmatismo. Per Kargbo, Chiricò e Gomez parlano i numeri stagionali. Crotone che scenderà in campo con un orecchio teso ad ascoltare gli aggiornamenti provenienti dal difficile campo del Picerno dove sarà impegnato il Catanzaro capolista. Pitagorici a -6 dalla squadra di Vivarini e con lo scontro diretto da giocare allo Scida. Scalata quasi impossibile, ma bisogna sempre tentare. Capito Messina?

CROTONE (4-3-3) Dini; Calapai, Golemic, Bove, Crialese; Awua, Petriccione, Tribuzzi; Chiricò, Gomez, Kargbo. All. Lerda

MESSINA (4-3-3) Lewandowski; Konate, Berto, Ferrini, Versienti; Fiorani, Mallamo, Fofana; Grillo, Zuppel, Catania. All. Cinelli (Auteri squalificato)

*foto copertina: Acr Messina – sito ufficiale | ph. Francesco Saya

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