Fc Messina-Licata, divieto di sosta

Pubblicato il 13 Marzo 2021 in Primo Piano

Fondamentale. Per il Football Club Messina arriva il momento di cancellare il primo dei due asterischi in classifica: al San Filippo c’è il Licata, avversario durissimo ma che la squadra di Costantino ha l’obbligo di battere.

CONCENTRAZIONE – Domenica 21 marzo il giorno dello scontro diretto con il Messina. Una data che potrebbe inclinare il torneo o non dire nulla: una classifica tanto corta, infatti, sembra poter regalare chance di redenzione continue. Per farlo, però, il Football Club non può mancare l’appuntamento con la vittoria nelle sfide di recupero. Domenica particolare per la Serie D, in campo si scende per cancellare le gare in meno e dare alla classifica un volto reale. Al San Filippo arriva il Licata, una di quelle formazioni che non vorrebbe mai incontrare nessuno. La squadra di Campanella ha qualità, esperienza e la leggerezza tipica di chi non ha costrizioni di classifica. Civilleri, Cannavò e Catalano frontman alternati di un avversario che il Football Club dovrà affrontare con prudenza, ma con la consapevolezza di dover battere. Lo vuole una classifica che dice -5 dalla capolista, con le due gare in meno che potrebbero pesare molto se trasformate in vittorie. In caso contrario, infatti, il Messina avrebbe la grande occasione di scrollarsi di dosso la vittoria come unico risultato per difendere il primato. Classifica e condizione mentale, allora, si fondono e trovano la loro essenza in una gara che il Football Club può solo vincere. L’altra faccia della medaglia, poi, racconta che la sfida con i gialloblù rappresenta la “buona distrazione” per non sovraccaricare la prossima gara.

INCASTRI – Che partita attendersi non è facile capirlo: Licata con qualità ma reduce da due sconfitte consecutive dopo aver inanellato quattro successi in fila. Alti e bassi tipici della squadra di Campanella: tecnico furbo, di quelli che sanno come serrarsi e non rischiare. Il suo 4-3-3 sa come restare corto, togliere fiato agli avversari e soffocare le linee. Cannavò e Catalano possono far il resto in avanti. Il Football Club dovrà essere bravo a non risultare scontato e banale: il pallino sarà dei giallorossi, come il ritmo da imporre ma pensare di trascinare il match aumenta il rischio di mancata vittoria. Fuori Palma, squalificato, con Agnelli che potrebbe partire dalla panchina vista la sua diffida (perché la testa al Messina c’è). In mediana Lodi avrà il compito di dettare i tempi di gioco, con Giuffrida e Alessandro Marchetti (favorito su Garetto) a dargli manforte. Tornano Carbonaro e Piccioni, col primo che farà da spalla a Caballero con Arena a suggerire. L’ex Acireale verso una maglia da titolare, gli faranno spazio Bianco e Casella (questione under) con Aita che tornerà in fascia a destra. La solita formazione fatta a incastri, con gli under da piazzare e gli over da sacrificare. Coria il nome più pesante: Costantino – per schierare l’argentino – dovrebbe rilanciare Garetto, come detto, e tenere fuori Arena. Difficile, però, rinunciare al dinamismo tecnico e imprevedibile del giovane numero 30.

FC MESSINA (4-3-1-2) Marone; Aita, Marchetti D., Da Silva, Ricossa; Giuffrida, Lodi, Marchetti A.; Arena; Caballero, Carbonaro. All. Costantino.

LICATA (4-3-3) Moschella; Mazzamuto, Maltese, Cappello, Brunetti; Candiano, Greco, Civilleri; Caronia, Cannavò, Catalano. All. Campanella.

*fonte foto: Football Club Messina – ph. Familiari

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