Fc Messina, riecco Caballero: steso il Marina di Ragusa

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Pubblicato il 10 Febbraio 2021 in Primo Piano

La questione più dibattuta, il tallone d’Achille che ha in parte condizionato il cammino dell’Fc Messina: l’assenza del centravanti. Ruolo che oggi trova nel rientro di Caballero l’interprete perfetto. Due gol, una traversa, un paio di buone occasioni. L’argentino stravolge i livelli di incisività offensiva dei giallorossi. Che dominano la sfida, chiudendo i giochi in quarantacinque minuti.

IL PESO DEL CENTRAVANTI – Tre novità, in casa Fc Messina, nello scacchiere titolare rispetto alla sfida di tre giorni prima contro il Paternò. Aita, intanto, a cui viene affidata la corsia destra bassa, con Ricossa sull’altra fascia e la coppia di centrali Marchetti-Fissore. Centrocampo confermato in blocco: Giuffrida in versione play basso, Agnelli e Palma interni. Davanti, a sorpresa, si rivede dal 1′ minuto Caballero, che ritrova il campo dopo oltre 50 giorni ai box. Non è l’unica novità in avanti, dove spicca l’under Arena, lanciato dal 1′ in versione esterno offensivo. Dall’altro lato Carbonaro, galvanizzato dal super gol di domenica scorsa. Il primo brivido arriva prestissimo, con gli ospiti che si avvicinano pericolosamente dalle parti di Marone. Ma è un’indicazione incenerita a stretto giro dal piglio dell’Fc Messina, subito padrone della gara. E così il gol è già realtà prima del quarto d’ora di gioco. E la firma è proprio di Caballero, che traduce in oro il corner di Agnelli. Eccolo, il centravanti che serviva come il pane. Prova ne è che 5 minuti più tardi, da un lancio senza troppe pretese di Marchetti, l’argentino approfitta di un svarione difensivo e piazza la seconda stoccata, stavolta incrociando di destro. L’indirizzo della sfida è chiaro, anche perché i giallorossi concedono poco o nulla e attaccano bene gli spazi. Soprattutto da destra, dove Arena trova da subito la giusta alchimia tra qualità e corsa. E sfiora il tris, staccando sulla bella palla di Carbonaro, che a sua volta manifesta di essere chiaramente a suo agio, schierato da esterno. Gli ospiti, sia chiaro, non stanno a guardare. Anzi: giocano a viso aperto e sfruttano, in fase di proposizione, tutta l’ampiezza del campo. Solo che Fissore e compagni non a caso possono vantare la miglior difesa del torneo. E il campo lo certifica. Oggi però funziona anche il gioco: fluido, incessante. E così, dopo un tentativo pericolosissimo di Agnelli, arriva il tris di Fissore, che di testa corregge la precedente incornata di Caballero che si era stampata sulla traversa. 3-0 e tutti negli spogliatoi.

Si riprende dallo stesso spartito. Il Marina di Ragusa gioca a viso aperto, l’Fc punge senza sosta. E così la nuova chance arriva presto, con Carbonaro che calcia di poco alto, appena dentro l’area di rigore. Mani ai capelli, per il 7 giallorosso che cerca continuità dopo il gol partita col Paternò, primo squillo stagionale. Di lì a poco ci riprova l‘hombre del partido, Caballero, che sfiora la traversa col sinistro, calciando praticamente da fermo e da fuori area. Arriva il break degli ospiti: Baldeh scalda i guantoni di Marone, ma l’occasione, vera, arriva poco dopo con l’ex Acr Manfré Cataldi, che centra in pieno la traversa da fuori area, con il compagno Schisciano che prova la ribattuta vincente e che però calcia a lato. A sfoderare il poker ci prova Bevis, entrato poco prima al posto di Carbonaro: sinistro esorcizzato da Pellegrino. A metà ripresa, poi, l’Fc Messina recrimina per l’atterramento in area di Arena. Legittimamente, perché il fallo, dal vivo, pare solare. Da questo momento la sfida non ha più nulla da offrire. Si va dietro solo allo scorrere del cronometro, fino al triplice fischio. Che arriva per sancire la seconda vittoria in tre giorni, senza subire gol, per il Football Club Messina. Un messaggio per le concorrenti.

FC MESSINA 3

MARINA DI RAGUSA 0

MARCATORI Caballero al 14′ e al 19′, Fissore al 46′ p.t.

FC MESSINA (4-3-3) Marone; Aita, Marchetti D., Fissore, Ricossa (dal 45′ s.t. Panebianco); Palma (dal 24′ s.t. Marchetti A.), Giuffrida, Agnelli (dal 40′ s.t. Garetto); Arena, Caballero (dal 24′ s.t. Mukiele), Carbonaro (dal 18′ s.t. Bevis). (Strino, Quitadamo, Casella, Bianco). All. Criaco (Rigoli indisponibile).

MARINA DI RAGUSA (4-4-2) Pellegrino; Dibari (dal 23′ s.t. Cinquemani), Puglisi, Monteleone (dal 12′ s.t. La Vardera), Cervillera; Baldeh, Mannoni, Schisciano (dal 23′ s.t. Brunetti), Manfrè; Tripoli (dal 1′ s.t. Pietrangeli), Agudiak (dal 13′ s.t. Diéme). (Alvani, Cannia, Castellino, Bellomo, La Larderà). All. Utro.

ARBITRO Vacca di Saronno

NOTE Ammoniti Aita, Arena. Corner 6-5. Recupero 2′ e 4′.

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