Il Messina si aggrappa alla qualità: Rosafio ed Emmausso riprendono la Turris

Pubblicato il 27 Gennaio 2024 in Primo Piano

Finale assurdo. Il Messina impatta in casa della Turris grazie a una rete di Emmausso a pochi attimi dal triplice fischio. Campani avanti con Nocerino, poi il lampo di Rosafio che sembrava lanciare i giallorossi, beffati però dall’autorete di Frisenna a inizio recupero. Ci pensa, come detto, Emmausso a mettere tutto in parità.

LEGGEREZZA FATALE – Beffardo fu Nocerino. Come all’andata e sempre di testa. Stavolta sugli sviluppi di una palla inattiva – discutibile – su cui il Messina difende molle, con Plescia che perde il contatto con l’avversario. Una manciata di minuti per rasserenare il Liguori, una rete che fa crescere l’aggressività – comunque sterile – della Turris e complica i piani di un Messina che sembrava aver in testa tutta un’altra partita. Menichini cancella Caneo ripartendo da una difesa a quattro più bloccata e accorta, lasciando al tridente il compito di offendere con i suggerimenti di Scaccabarozzi e Daniele Franco. Squadra corta e tenace nel primo pressing, col Messina che soffre a creare quando passa da una mediana orfana di Firenze, in permesso per la nascita del figlio Tommaso. Meglio quando si innescano i trequartisti, anche se Zunno resta fumoso e Rosafio può giocare solo palloni sporchi. Giannone chiama in causa Fumagalli in un lampo corallino, poi il pallino torna ai giallorossi che si mangiano le mani per il destro dal cuore dell’area che Emmausso spara alto. Narrazione scarna, perché la Turris non si azzarda a scoprirsi e il Messina è troppo lento nell’esecuzione per muovere le linee campane. Plescia incide poco, forse anche turbato dal netto errore di leggerezza con cui ha favorito lo sfioro vincente di Nocerino. Finale con i giallorossi che si spengono e innervosiscono per un paio di chiamate dubbie, come quella che consente a Scaccabarozzi di calciare verso la porta ma senza trovare lo specchio. Quello che trovano, invece, prima Salvo con un colpo di testa ravvicinato che, però, è meno che debole; e poi Frisenna con un destro secco dalla distanza che Marcone blocca senza problemi. Recupero che pare scorrere via senza regalare nulla di eccezionale, ma un altro lampo di Giannone – servito da Nocerino – fa tremare traversa e Fumagalli. Primo tempo in archivio e Messina che – più che pensare a riprendere fiato – dovrà capire come cambiare lo spartito di una sfida che pare esaltare l’andamento lento voluto da Menichini.

CLAMOROSO FINALE – Un tiro che non è un tiro, un rimpallo che coinvolge Manetta e Frisenna con la deviazione del numero 8 che fa impennare la sfera tanto da diventare imparabile per Fumagalli. Il finale del Liguori inizia così. Con Jallow che si leva la maglia e corre verso i suoi tifosi, la rete non è tecnicamente la sua ma il merito di averci messo la tenacia di provarci resta. In un finale che stava raccontando di un Messina in grado di poter vincere dopo il pari di Rosafio. A proposito, “i campioni sono così”, disse Alexis Sanchez nella sera in cui decideva la Supercoppa Italiana a favore dell’Inter contro la Juve. Sono proprio così, gli basta un attimo. Marco Rosafio, per la Serie C, resta un campione a cui un lampo serve per incidere. Il suo sinistro da una ventina di metri bacia il palo e batte Marcone per un pari che, in fin dei conti, il Messina merita per la caparbietà con cui è tornato in campo. Più aggressivo ma sempre poco pulito dal punto di vista tecnico, con Plescia che dura un quarto d’ora prima di lasciare spazio a Luciani. Che non incide neanche lui, aprendo il dibattito sul tema “attaccante” in questi ultimi giorni di mercato. Quello che conta è l’impatto di Rosafio su questa squadra: qualità e mentalità vincente. Turris che nella ripresa si siede sul vantaggio, non crea nulla di veramente pericoloso ed entra in modalità gestione con largo anticipo. Menichini non viene aiutato dai cambi perché D’Auria e Jallow non hanno la cattiveria agonistica di Giannone e De Felice. Anche per questo, quindi, il Messina alza il suo baricentro e spinge sull’asse Salvo-Rosafio. Già prima del pari, infatti, è proprio l’out destro quello su cui i giallorossi sono più pericolosi. Peccato, però, che in mezzo all’area ci sia il deserto. Zunno spreca una quantità abnorme di palloni, ma Modica non richiama nessuno dalla panchina. Emmausso non è in una delle sue serate di grazia, ma entra nell’azione del pari con un pallone che ripulisce e lascia per il taglio con sinistro secco di Rosafio. Una rete che tramortisce una Turris già in fase di spegnimento, tanto che Menichini capisce l’antifona e butta in campo il difensore centrale Panelli per l’esterno d’attacco Nocerino. Sensazione giusta quella dell’esperto tecnico dei campani, perché il Messina è cresciuto tanto da sfiorarlo il raddoppio: discesa di Ortisi, cross a giro per trovare Luciani sul secondo palo, da dove può calciare a botta sicura trovando, però, solo l’esterno del palo e della rete. Partita che pare voler sorridere al Messina, anche perché D’Auria si vede annullare il vantaggio per fuorigioco poco dopo. In quello che pare essere, comunque, l’ultimo flash. Invece no, perché arriva lo spunto di Jallow con la deviazione sfortunata dei difensori del Messina che accende il recupero. Lo accende proprio, perché il Messina ci crede e trova il pari con Emmausso che calcia di controbalzo un pallone vagante in area e buca Marcone. Ultimi tre minuti di follia calcistica, a cui segue la follia della protesta del pubblico di casa che si abbandona a un lancio di oggetti che finiscono per colpire in testa il giovane Jacopo Fumagalli in panchina. Tutto fermo per cinque minuti, poi si torna per giocare gli ultimi trenta secondi rimasti sul cronometro di Nicolini. Triplice fischio e parità per un Messina che trova il terzo risultato utile consecutivo e una bella ripresa dopo un primo tempo scialbo.

TURRIS – MESSINA 2-2

MARCATORI Nocerino (T) all’8′ p.t.; Rosafio (M) al 29′, aut. Frisenna (T) al 47′, Emmausso (M) al 50′ s.t.

TURRIS (4-3-3) Marcone; Esempio (dal 28′ s.t. Saccani), Cocetta (dal 23′ s.t. Serpe), Maestrelli, Contessa; Pugliese, Da. Franco, Scaccabarozzi; Giannone (dal 23′ s.t. D’Auria), De Felice (dal 28′ s.t. Jallow), Nocerino (dal 39′ s.t. Panelli). (Pagno, Guadagno, Burgio, Nicolao, Pavone, Rizzo, Cum, Dalbon, Matera, Guida). All. Menichini

MESSINA (4-2-3-1) E. Fumagalli; Salvo, Manetta, Pacciardi, Ortisi; Do. Franco, Frisenna; Rosafio (dal 56′ s.t. Civilleri), Emmausso, Zunno (dal 56′ s.t. Polito); Plescia (dal 15′ s.t. Luciani). (Piana, Lia, Zona, Giunta, J. Fumagalli, Cavallo, Signorile, Civilleri, Ragusa). All. Modica

ARBITRO Nicolini di Brescia

NOTE Ammoniti Pugliese, Frisenna, Emmausso, Do. Franco, Contessa, Cocetta, Fumagalli, Jallow e Ortisi. Corner 0-4. Recupero 3′ e 12′.

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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