Messina, brutto e sprecone: con l’Andria è solo pari

Pubblicato il 19 Febbraio 2023 in Primo Piano

Pochissimo Messina. Finisce con un pari che non può far altro che deludere la delicata sfida contro una Fidelis Andria che è ben poca roba. Sul risultato pesano come macigni i clamorosi errori sotto porta di Curiale e Perez.

TROPPO POCO – Novità nell’undici iniziale scelto da Ezio Raciti: confermata la difesa con Berto e Celesia larghi, mentre in mezzo c’è Trasciani con Ferrara. In mediana torna Mallamo con Fofana, più avanzato Marino che agirà da trequartista tattico sulle tracce del regista avversario Arrigoni. A destra stringe i denti Kragl, a sinistra Ragusa per completare un tridente che vede Curiale preferito a Perez. Nella Fidelis Andria torna Dalmazzi in difesa, esordio dal primo minuto per Costa Ferreira a centrocampo. In attacco Micovschi e Bolsius ai lati di Pastorini. Il tatticismo prende il sopravvento al San Filippo, così le prime battute non raccontano altro che qualche duello individuale e un paio di ripartenze bloccate sul nascere. Proteste del Messina quando Curiale si vede annullare una rete – dopo una bella assistenza di Ragusa – per un fuorigioco che pare millimetrico. Primo sussulto di una prima parte di gara in cui accade, davvero, pochissimo. Ci prova Kragl da fermo: pallone alto sopra la traversa. Soluzione da non sottovalutare quella delle palle inattive in una partita che, dalle battute iniziale, pare complicata da sbloccare per entrambe le squadre. Il tedesco ci riprova – sempre su una punizione trovata da uno scattante Ragusa -, ma è ancora impreciso. Partita sporca, lottata in mezzo al campo e che si svuota dei contenuti tecnici per riempirsi, esclusivamente, di quelli agonistici. Intensità troppo bassa, Messina che accetta il tipo di partita voluto dalla Fidelis e pugliesi che sfiorano il vantaggio quando Micovschi – dopo una palla persa dai giallorossi – può scappare sulla destra, accentrarsi e scheggiare la traversa con un bel sinistro a giro. Ancora proteste giallorosse per un contatto in area di rigore tra Borg e Curiale, per Kumara non c’è nulla e si gioca. Il primo è tutto qui, davvero troppo poco per un Messina costretto a vincere.

ERRORI CLAMOROSI – Ripresa che parte con l’ingresso di Delvino per l’ammonito Finizio. Tutto uguale nel Messina che prova a scuotersi rispetto a un primo tempo fin troppo legato. L’occasione – ben costruita – arriva ed è di quelle clamorose: Berto affonda a destra, triangolo con Marino e cross dalla linea di fondo che supera anche Savini e trova Curiale a pochi metri dalla porta. Il numero 11 deve solo appoggiare in rete, ma mastica col sinistro e riesce nell’impresa di mettere sul fondo. Incredibile errore quello di Curiale. È un Messina diverso quello della ripresa, che non si fa abbattere dallo spreco e insiste. Ragusa prova a coinvolgersi sempre di più e dalla panchina arrivano le prime mosse: dentro Perez e Versienti, fuori Marino e Celesia per un Messina col doppio centravanti. Copione chiaro: Messina sbilanciato in avanti e Andria serrato. Il più vivace è Berto, ancora lui a ispirare una bella azione corale che si chiude con il servizio per Ragusa che, però, da buona posizione spara largo. Fuori Costa Ferreira e Pastorini tra gli ospiti, campo per Salandria ed Ekuban. Sfuriata giallorossa che si conclude presto, match che torna sui ritmi ideali alla Fidelis Andria e Messina che torna a sbattere sul muro. Doppio cambio per Raciti che inserisce Fiorani e Ortisi per Mallamo e Curiale. Il ritmo che si abbassa sempre più è il peggior nemico di un Messina che continua ad avere la vittoria come obbligo. Prestazione bruttissima, partita finita nelle corde degli avversari ed episodio non sfruttato. Quadro amaro per la squadra di Raciti che, però, deve trovare la chiave per sfondare e trovare un successo fondamentale. L’occasione arriva ed è, ancora una volta, clamorosa: Fiorani cerca Perez con un pallone corto che, però, viene bucato da Borg e il numero 31 può involarsi verso la porta avversaria. Entrato in area pecca di freddezza e calcia su Savini in uscita bassa. Altro grandissimo spreco dei giallorossi. I minuti sul cronometro sono già pochissimi, allungati da cinque di recupero che non servono al Messina per sfondare. Finisce con un pari fortemente deludente.

MESSINA 0

FIDELIS ANDRIA 0

MESSINA (4-2-3-1) Fumagalli; Berto, Trasciani, Ferrara, Celesia (dal 12′ s.t. Perez); Fofana, Mallamo (dal 30′ s.t. Ortisi); Kragl, Marino (dal 12′ s.t. Versienti), Ragusa (dal 38′ s.t. Zuppel); Curiale (dal 30′ s.t. Fiorani). (Lewandowski, Baldé, Grillo, Iannone, Konate, Ferrini, Salvo). All. Raciti

FIDELIS ANDRIA (4-3-3) Savini; Finizio (dal 1′ s.t. Delvino), Dalmazzi, De Franco, Borg; Candellori, Arrigoni, Costa Ferreira (dal 18′ s.t. Salandria); Micovschi (dal 45′ s.t. Pavone), Pastorini (dal 18′ s.t. Ekuban), Bolsius (dal 41′ s.t. Paolini). (Polverino, Castellano, Orfei, Ventola, Djibril, Grosso, Alba). All. Trocini

ARBITRO Kumara di Verona

NOTE Paganti 892, abbonati 995, incasso non comunicato. Ammoniti Finizio, Kragl, Micovschi, Fumagalli. Corner 2-1. Recupero 1′ e 5′.

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