Messina-Cittanovese: lontano dagli occhi, lontano dal cuore

Pubblicato il 26 Gennaio 2019 in Primo Piano

Ennesima sconfitta per il calcio messinese. Il Messina di Pietro Sciotto incassa un nuovo schiaffo organizzativo con la chiusura delle porte in occasione della sfida contro la Cittanovese. Manca la classica autorizzazione ai pubblici spettacoli, un film già visto e che aveva annoiato.

CUORE SPEZZATO – Non esiste più speranza negli amanti del calcio giallorosso: la classifica piange e un paio di risultati discreti non modificano lo stato d’animo, perché la vera distanza è stata presa nei confronti di chi guida questo carrozzone sgangherato. La vera sconfitta per Sciotto è quella di aver perso credibilità agli occhi della gente, tanto da essersi abituato alla parte del torto in ogni circostanza. Il caso Genevier è emblematico: l’ex capitano punta i piedi per questioni che oscillano tra l’economico e il rispetto, una telenovela noiosa nella quale troppo frettolosamente vengono definiti “buoni” e “cattivi”. In una categoria senza contratti professionistici e dove, troppo spesso, vige una scivolosa stretta di mano, pare capzioso fermarsi alla semplice facciata in superficie. Il Messina e Genevier sono protagonisti di una di quelle storie mal scritte e che non vedranno mai la luce, un nero profondo. A 36 anni il francese dovrebbe avere lo spessore per sopportare qualche rimbrotto, soprattutto da capitano di una banda che vale il terzultimo posto dopo ben 20 giornate. Pagine tristi, ridicole facezie sulle quali condannare chi è già affondato, perché adesso sparare sul pianista diventa esercizio di comodo. Prima, quando c’era ancora tempo, era abitudine di pochissimi.

NUOVE RESPONSABILITÀ – Nel marasma del caso Genevier il tecnico Biagioni prepara la sfida contro la Cittanovese, la prima formazione a battere il Bari in questo torneo. Nella desolazione e rassegnazione diventa risibile scorrere la classifica ricercando un futuro migliore, anche se la mediocrità generale consentono a questo Messina di puntare ancora la zona playoff. Una follia se si guarda al campo, una realtà se si pensa ai punti a disposizione. L’addio del francese riscrive il centrocampo dei giallorossi: il primo candidato dovrebbe essere Fabio Bossa che il ruolo lo conosce bene, nella testa di Biagioni c’è però il chiodo fisso Traditi, posizione in campo a parte da questi due difficilmente si prescinderà. Al netto dei mal di pancia il Messina che andrà fino a maggio è già scritto: tra incastri under e over a cui è impossibile rinunciare non ci sono molti ballottaggi aperti, solo casi limite modificheranno una struttura ormai decisa. A cambiare, adesso, è il carico di responsabilità: Genevier assorbiva le magagne tecniche e gestionali, forse in maniera neanche così travolgente visto il mancato lieto fine. Di leader riconoscibili questa rosa ne ha trovati un paio per strada: da Lourencon a Arcidiacono passando per Zappalà, una spina dorsale che adesso avrà bisogno della crescita dei vari Bossa, Catalano e Sambinha (ampiamente ridimensionato da un avversario vero come il Marsala, con buona pace dei tastieristi).

CAMPO – Squalificato Zappalà si apre il ballottaggio per il centro della difesa: in tre per due maglie con la coppia Sambinha-Ferrante che sembra in vantaggio sullo scalpitante Ba. Il pacchetto under sarà composto da Biondi, Barbera, Bossa e Amadio con l’attacco affidato al terzetto over già visto a Marsala. L’ultima maglia sembra andare verso Traditi, più di sostanza rispetto a Cocimano. In un San Filippo deserto arriva la Cittanovese: i calabresi sono tra le sorprese di stagione, anche se basta un’occhiata alla rosa a disposizione di mister Zito per comprendere il buon cammino visto fin qui. Contestazione, porte chiuse, addii e difficoltà non dovranno influenzare il Messina che nel prossimo mese avrà la possibilità di scrivere la prima pagina del libro della speranza.

MESSINA (4-3-3) Lourencon; Biondi, Sambinha, Ferrante, Barbera; Traditi, Bossa, Amadio; Catalano, Marzullo, Arcidiacono. All. Biagioni

CITTANOVESE (3-4-3) Cassalia; Tomas, Alfano, Scoppetta; Barilaro, Crucitti, Trofo, Villa; Cataldi, Abayian, Napolitano. All. Zito

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