Messina-Latina, vincere aiuta a crescere

Pubblicato il 12 Novembre 2023 in Primo Piano

Non per obbligo, ma per autostima. Tre sconfitte nelle ultime quattro, due interne, e per il Messina avanza spedita la sensazione che il campo sia fin troppo avaro rispetto a quanto mostrato, anche se solo a sprazzi. Latina deve far rima con vittoria, soprattutto per non disperdere energie mentali.

CONCENTRATI – Non ci sono bivi all’orizzonte per Giacomo Modica, ma la gara contro la squadra di Daniele Di Donato pare una di quelle da non sbagliare. Sia nell’approccio e nella prestazione che nel risultato. Gli 11 punti in classifica dei giallorossi sono un conto inferiore rispetto a quanto visto, ma le ultimissime uscite hanno raccontato di una squadra a volte incline a spegnere la luce per larghi tratti. Brindisi e Taranto sopra ogni cosa espressa sul campo, due esempi per comprendere quanto questa squadra necessiti di una fortissima concentrazione per non incappare in giornate nerissime. Contro il Benevento la sconfitta è arrivata, soprattutto, per il valore superiore dell’avversario. Buoni spunti e alcuni difetti endemici, tutto materiale da studiare e lavorare durante le settimane, ora, finalmente tipo. Latina avversario tosto, con una posizione in classifica brillante e una solidità frutto di anni di buona proposta in Serie C. Il Messina arriva alla sfida dopo una forte immersione nei concetti che Modica vuol vedere, con l’attenzione che non si è soffermata su un singolo reparto. Vero che in attacco stanno mancano i numeri – oltre che le prestazioni -, ma anche difesa e centrocampo non stanno lavorando al massimo delle possibilità. Inutile far passare alcuni appunti del passato come alibi, resta evidente che il calendario fitto non abbia pesato sulle gambe ma solo sulle modalità di preparazione di ogni singola sfida. Per questo, allora, diventa lecito attendersi un miglioramento nell’assorbimento dei concetti da parte di tutti. Latina, quindi, primo test per un Messina che cerca una ricompensa a quanto fatto. Come detto, infatti, i blackout sono stati presenti, ma anche le prestazioni da cui meritare qualcosa in più. Non è stato così, per questo una mancata vittoria non inciderebbe – ancora – sulla classifica ma sul morale. Forse no, perché il gruppo è sano e volenteroso, però non trovare il successo pesa su ogni squadra. Anche la più forte e convinta.

QUALCHE DUBBIO – Alla gara ci si arriva senza Ferrara e Luciani – caviglia per il primo, problema muscolare per il secondo -, fuori anche lo squalificato Ortisi. Tema che diventa centrale con Tropea che potrebbe tornare titolare sulla corsia, con Polito e Pacciardi in ballottaggio per un posto accanto a Manetta. Più Polito rispetto al compagno, come in mezzo al campo dove due under ai lati di Franco sembrano favoriti. Modica è stato netto sulla questione Firenze, definendo il calciatore ancora non completo nell’essere un fattore nelle due fasi. Sulla classe non si discute, ma il Messina non può rinunciare a nessuna pedina quando c’è da rincorrere. Anche per questo, quindi, Frisenna e Scafetta potrebbero essere l’energia giusta per coprire Franco e lavorare nelle due fasi. Anche per questioni di minutaggio – stessa cosa che vale per Tropea -, così da liberare lo spazio al trio pesante con Ragusa ed Emmausso ai lati di Plescia. In caso contrario – quindi con Pacciardi per Tropea o Giunta per uno dei due giovani in mediana – tornerebbe attuale la presenza di Cavallo. Di fronte c’è un Latina che, fin qui, ha collezionato punti e mostrato tante idee di calcio propositivo. Un 3-5-2 che sulle corsie presenti quelli che paiono essere degli esterni offensivi più che dei quinti, per una squadra capace di muoversi a fisarmonica per mantenere distanze e compiti tattici. Arma tattica Del Sole che parte largo, ma quando entra dentro il campo ha lucidità e classe per concludere o rifinire. Attacco veloce e, sopratutto, fisico. Insomma, osso durissimo per un Messina che dovrà trasformare gli sprazzi in continuità. La collezione di buone prestazioni che non bastano devono interrompersi, non per obbligo ma per autostima. Anche se, per logico scorrere del tempo, il momento di dare un’occhiata alla classifica sta per arrivare.

MESSINA (4-3-3) Fumagalli; Lia, Polito, Manetta, Tropea; Frisenna, Franco, Scafetta; Ragusa, Plescia, Emmausso. All. Modica

LATINA (3-5-2) Cardinali; De Santis, Rocchi, Cortinovis; Del Sole, Di Livio, Cittadino, Riccardi, Paganini; Mastroianni, Fella. All. Di Donato

*foto copertina: Acr Messina – Facebook ufficiale | ph. Francesco Saya

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